TURCHIA ED ISRAELE, LA PROSSIMA QUESTIONE UE

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DI VUK ZLATAN

Non so se abbiate mai studiato teoria del giochi, o se giochiate a scacchi. Nella visione normale di una scacchiera, ogni pezzo occupa una sola casella, ed ha una certa capacita’ di movimento. Il gioco consiste nel minacciare il re avversario di poter muovere sulla sua casella.
Questo e’ solo uno dei modi di vedere una partita a scacchi.
La teoria dei giochi insegna che una partita a scacchi possa essere vista in modi diversi. Possiamo vederla cosi’: anziche’ vedere i pezzi, vediamo semplicemente le caselle che potrebbero occupare alla prossima mossa.
In questo modo, la torre e’ al centro di una croce orizzontale “+” l’alfiere e’ al centro di una croce obliqua, “X” , la regina sta al centro di una stella ad otto braccia, il re e’ al centro di un quadrato di 3×3 caselle, e cosi’ via. Queste zone potremmo chiamarle “aree di influenza” , perche’ sono l’analogo delle zone di influenza delle nazioni , sullo scacchiere internazionale.
Visto in questo modo, il gioco degli scacchi consiste nel ricoprire con le proprie aree di influenza tutta l’area di influenza del re avversario. Bisogna fare in modo che tutte le caselle libere del quadrato 3×3 , area di influenza del re avversario, siano ricoperte da aree di influenza dei nostri pezzi.Il cambio di visione e’ il seguente: mentre nella visione classica degli scacchi la partita e’ fatta di relazioni tra i pezzi, nella visione piu’ moderna essa e’ una relazione tra aree di influenza. La vittoria alla mossa n puo’ essere scritta come “l’unione delle aree coperte della mossa n+1 include l’area coperta dalla mossa n+1 del re avversario”.
Questa visione puo’ essere applicata anche alla politica internazionale. Il fatto che una nazione domini un’altra nazione non e’ piu’ quindi una relazione tra nazioni, ma una relazione tra aree di influenza.
A questo punto, possiamo applicare questa cosa alla situazione Ue-Turchia-Israele-USA. Qual’e’ la situazione? La situazione e’ che il pedone americano si trova in medio oriente, e ha un’area di influenza militare che include egitto, giordania, siria, libano.

La Turchia, sinora alfiere americano (per una questione di dimensione) ha una zona di influenza militare ed economica enorme. Essa copre sia l’est del Mediterraneo, che la Siria, l’ Iran, il Libano, Israele stessa. Dico Israele stessa perche’ la Turchia e’ uno dei principali partners economici di Israele. Si calcola che nonostante l’aiuto statunitense, l’economia israeliana (gia’ provata dal terrorismo) abbia poche chances di rimanere in piedi senza l’apporto dei commerci con la Turchia.

Adesso, esaminiamo la UE senza Turchia. Il medio oriente non e’ affatto sotto l’influenza europea, perche’ a parte la Siria (che e’ vagamente influenzata dalla politica UE, ma pochissimo) nessun paese UE estende una forte influenza geopolitica sul medio oriente.

Poi, esaminiamo la UE con la Turchia. Improvvisamente, la zona di influenza dell’unione si e’ estesa a tutto il medio oriente. Lo stesso Israele si trova sotto l’area di influenza UE, per mezzo dei turchi.
Tradotto in soldoni, questo significa una cosa: una volta entrata la turchia nella UE, la UE potrebbe decidere di applicare sanzioni contro Israele. Ma questa volta, se anche la Turchia seguisse le direttive UE, l’economia israeliana si accartoccerebbe su se’ stessa.

Inoltre, il potenziale militare Israeliano non avrebbe come bilanciamento solo il potenziale militare degli stati vicini, ma quello turco, nell’ipotesi di contrasti tra UE e Israele. Per chi non lo sapesse, la Turchia potrebbe competere con la somma degli eserciti UE. Con 800.000 uomini in servizio attivo e una casta di riservisti sconfinata, e una demografia positiva, la UE verrebbe a raddoppiare, quasi , il suo potenziale tattico.
Come se non bastasse, in questo modo non ci saranno piu’ paesi NATO fuori dal continente americano ad essere fuori dalla UE. Per quante pressioni possa fare la NATO su un paese, esse saranno comunque inferiori, mano a mano che la UE cresce, di quelle che potra’ fare la UE stessa. Anche perche’ con il tempo (e con buona pace di francesi e tedeschi) gli interessi UE finiranno col convergere con interessi di area, molto piu’ complessi dei semplici interessi di singole nazioni.
In questo senso, un ipotetico conflitto USA-UE sulla gestione della crisi medio-orientale non sara’ piu’ quella composta da un binomio onnipotente USA-Israele e di un attore impotente UE, ma si trattera’ di due attori entrambi molto potenti. Una UE che tagliasse i rapporti commerciali tra Israele e Turchia avrebbe di fatto il potere di schiacciare Israele dall’oggi al domani. E a nulla varrebbe la minaccia militare, visto il potenziale militare turco. Sarebbe perdipiu’ inutile minacciare l’uso della nato, perche’ tutte le basi nato si troverebbero in territorio UE.
Di fatto, uno scacco al re.

Credo che in generale soltanto un cretino come Bush possa considerare positivo per gli USA l’assorbimento completo della NATO da parte della UE, e ancora meno l’espansione della zona di influenza UE al medio oriente. Come se non bastasse, la posizione della Turchia potrebbe essere quella di impedire il facile movimento della flotta russa nel mediterraneo, oltre ad inglobare l’ Ukraina nella zona di influenza UE. (Ma che strani i fatti in Ukraina, eh?).

Ovviamente, tutto questo parte dall’ipotesi di un reale contrasto politico tra UE e USA, e di un contrasto tra la posizione NATO e quella UE. Quanto e’ probabile un evento simile?

A questo riguardo, vorrei far notare una cosa che e’ passata in secondo piano. Qualche giorno fa il presidente Putin ha esplicitamente dichiarato che la Russia e’ “assolutamente ostile” all’ingresso dell’ Ukraina nella NATO. Tuttavia, ha aggiunto Putin, la RUssia e’ “favorevole se non entusiasta” circa l’ avvicinamento dell’ Ukraina alla UE, che precluderebbe alla sua entrata.

Cosa significa questo? Si potrebbe dire che Putin stia facendo buon viso a cattivo gioco, dopo l’esito delle elezioni in Ukraina. Ma non basta: la base elettorale russa e’ troppo nazionalista e panslavista per accettare di buon occhio un’ulteriore disgregazione dell’impero russo. E allora perche’ una simile dichiarazione? Non si e’ limitato a dire che la Russia “accetterebbe” l’ingresso nella zona UE dell’ Ukrania. Putin ha detto che la Russia sia “entusiasta e favorevole” all’ingresso. Come se non bastasse, ha permesso a Xavier Solana di essere mediatore in qualcosa che e’ a tutti gli effetti un “affare interno” della Russia. MAI si sarebbe potuta pensare una cosa simile, in passato!

In altre parole? Significa che secondo le informazioni o le valutazioni di Putin, NATO e UE saranno su posizioni completamente opposte nel breve termine. Solo in questo modo si spiega una nazione OSTILE all’entrata nella Nato e FAVOREVOLE all’entrata nella UE dell’ Ukraina.
E’ evidente che se le due posizioni sono opposte, si considerino opposte le finalita’ dei due blocchi. Ovviamente, Putin potrebbe sbagliare, ma difficilmente si metterebbe contro il nazionalismo panslavo per un consiglio di dubbia validita’. Se arriva a fare una dichiarazione del genere, e’ perche’ c’e’ molta carne al fuoco, ed e’ molto sicuro.
In pratica Putin pensa che nei tempi di un’eventuale ingresso dell’ Ukraina nella UE, diciamo 20 anni, NATO e UE saranno due fronti opposti, almeno nei confronti della Russia.

Adesso torniamo al punto di prima: entro 10 anni la Turchia potrebbe entrare nella UE. E’ ragionevole pensare che succedera’, nonostante i perplessi. In questo modo la UE ricoprira’ per intero la NATO in questa zona del mondo. Dopodiche’, entro altri dieci anni NATO e UE sarebbero in conflitto politico.

Spero che Israele riesca a risolvere il conflitto coi palestinesi entro quella data. Perche’ la UE non lasciera’ un conflitto aperto DENTRO la propria area di influenza, e perdipiu’ un’embargo UE coinvolgerebbe la Turchia cioe’ sarebbe risolutivo. Nonche’, sarebbe una bella minaccia per gli americani.

Il guaio e’ che a farne le spese sarebbero gli israeliani.

Mala tempora currunt.

Vuk Zlatan

Fonte:http://www.wolfstep.cc/
19.12.04

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