DI ELLEN BROWN
“LA SENTENZA PRIMA, IL VERDETTO DOPO”: IL MONDO DEGLI ACCORDI COMMERCIALI SEGRETI E’ COME QUELLO DI “ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE”
Ellen Brown propone una sintetica ed appassionata panoramica sui Trattati Commerciali che sono in fase di trattativa. Il TPP, il TiSA e il TTIP rischiano di compromettere il futuro di gran parte del mondo, ma non dei paesi BRICS, consegnando gran parte della popolazione mondiale alle multinazionali. Avverte dei pericoli del fast-track, per ora respinto, ma solo per ora, e chiarisce alcuni aspetti dei Trattati, ridicolizzando in particolare i “Tribunali di Arbitraggio” privati, paragonati a quello di “Alice nel Paese delle Merviglie” – prima la sentenza (ovvero la pena), poi il verdetto (a quel punto di sola colpevolezza). I membri del Congresso accusati di “cospirazione RICO”? (Ndt)
Tratto da “Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carrol:
Che i giurati emettano il loro verdetto — disse il Re, forse per la ventesima volta in quel giorno.
— No, disse la Regina — Prima la sentenza, poi il verdetto.
— È una stupidaggine — esclamò Alice — Che idea aver prima la sentenza!
— Taci! — gridò la Regina, diventando rossa in viso.
— No, non tacerò! — rispose Alice.
— Tagliatele la testa! Urlò la Regina con tutta la voce che aveva.
Questa settimana è stato chiesto al Senato il fast-track per il “Trans-Pacific Partnership” [TPP], per il “Trade in Services Agreement” [TiSA] e per gli eventuali ulteriori accordi che dovessero discenderne nei successivi sei anni [la richiesta è stata comunque rigettata].
I termini del TPP e del TiSA sarebbero a tal punto segreti, che le bozze dei negoziati resterebbero segrete rispettivamente per quattro e cinque anni, a partire dalla data in cui le trattative dovessero essere trasformate in Legge [http://www.newrepublic.com/article/121967/whats-really-going-trade-services-agreement].
Come può una Legge essere imposta a persone e a Governi che non sono autorizzati a conoscere ciò che è stato negoziato?
Il TPP, il TiSA e il TTIP [Transatlantic Trade and Investment Partnership, che copre l’Europa], messi insieme, comprendono i 3/4 del PIL mondiale – ma cercheranno di arrivare a quasi il 90% [http://www.weeklystandard.com/blogs/sessions-fast-track-would-lead-3-pacts-encompassing-90-world-gdp_973310.html].
Nonostante l’enorme impatto globale, il fast-track permetterebbe al Presidente di firmare i Trattati prima che le loro condizioni siano rese pubbliche, e di inviare le “norme di attuazione” al Congresso senza che queste possano essere modificate o essere oggetto di ostruzionismo. I Trattati, inoltre, non sarebbero soggetti all’obbligo costituzionale di essere votati [approvati] con la maggioranza dei 2/3.
Durante la fase di negoziazione i legislatori potrebbero prendere visione dei termini delle trattative, ma solo nel più stretto riserbo, sotto pena di essere sottoposti a procedimento penale se dovessero rivelarli.
Quello che sappiamo di questi Trattati è dovuto solo a WikiLeaks. Gli accordi sono comunque considerati [anche senza fast-track] come se fossero una questione di grave sicurezza nazionale, anche se non riguardano movimenti di truppe o questioni di strategia militare. C’è dell’altro in gioco, ovviamente.
La natura bizzarra, incostituzionale e palesemente illegale di questa forzata segretezza è stata evidenziata da Jon Rappoport in un articolo del 15 Maggio, dal titolo “What Law Says the Text of the TPP Must Remain Secret?“. Egli ha scritto:
Sembra un caso di ipnosi di massa …..
I membri del Congresso si muovono freneticamente come se fossero delle donnole, sostenendo che non possono rivelare cosa c’è scritto in quest’imponente Trattato sul Commercio, che coinvolge 12 paesi.
Possono recarsi in una stanza sigillata e leggere la bozza, ma non possono copiarne le pagine e non possono rivelare al pubblico ciò che hanno appena letto.
Perché no?
Se c’è una legge statunitense che ne vieta la divulgazione, mi dite qual è?
Ricordate qualcosa, nella Costituzione, che istituisce i Trattati segreti?
Esiste forse un Trattato preliminare che stabilisce che tutti quelli successivi possono essere nascosti al popolo?
Ai membri del Congresso che sostengono di non poter rivelare ciò che sta scritto in un Trattato che potrebbe pregiudicare la vita di centinaia di milioni di persone, Rappoport dice:
Sbagliate. State mentendo. È possibile rivelare il testo segreto. E’ un vostro dovere, in realtà, altrimenti sarete colpevoli di aver contribuito ad una criminale cospirazione RICO [Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act].
UN COLPO DI STATO DELLE MULTINAZIONALI
Quello che sta succedendo era stato previsto da David Korten nel suo blockbuster [libro di grande successo] del 1995, “When Corporations Rule The World”. Catherine Austin Fitts l’ha definito un “colpo di stato delle multinazionali”.
Questo “colpo di stato” comprende la privatizzazione e la delocalizzazione di quella “funzione” che la Costituzione ha delegato al sistema giudiziario degli Stati Uniti, attraverso le disposizioni dello “Investor-State Dispute Settlement” [ISDS], che rafforzano le procedure ISDS esistenti.
Com’è stato ben spiegato nel “The Economist”, lo ISDS dà alle imprese straniere lo speciale diritto di potersi rivolgere ad un “Tribunale segreto” di ben pagati avvocati aziendali, per essere risarciti ogni qualvolta un Governo dovesse emanare una Legge che compromette i profitti aziendali – questioni come, ad esempio, scoraggiare il fumo, tutelare l’ambiente o prevenire una catastrofe nucleare.
Gli arbitri sono pagati 600-700 dollari l’ora, e questo dà loro uno scarso incentivo a respingere i casi [che vengono loro sottoposti]. La natura segreta dell’arbitrato, unita alla mancanza di qualsivoglia esigenza di dover prendere in considerazione i “precedenti”, danno ampio spazio a sentenze creative – lo stesso tipo di editto arbitrario oggetto della satira di Lewis Carroll nel suo “Alice nel Paese delle Meraviglie”.
Fino ad oggi il più alto riconoscimento fatto dallo ISDS è stato per un ammontare di 2,3 miliardi di dollari, relativo al caso ”Occidental Oil Company” Vs. “Governo dell’Ecuador”, relativo alla risoluzione di un “contratto di concessione petrolifera”, anche se quella risoluzione sembrava che fosse decisamente legale.
Sotto al TPP, tuttavia, possiamo senz’altro anticipare che ci saranno giudizi ancora più imprevedibili su questioni ancora più grandi, perché il tipo di “investimento” che esso protegge comprende non solo “l’impegno di capitali e di altre risorse”, ma anche “l’aspettativa di guadagno o di profitto” [http://www.nakedcapitalism.com/2015/04/tpp-toward-absolutist-capitalism.html].
La sola minaccia di dover pagare un importante risarcimento per aver compromesso “i profitti attesi dalle imprese”, potrebbe essere sufficiente a scoraggiare il legislatore dall’emanare eventuali Leggi.
Il TiSA [http://ellenbrown.com/2015/06/11/fast-tracking-tisa-stealth-block-to-monetary-reform/] aggiunge ulteriori ostacoli. Questo Trattato coinvolge 51 paesi, tra i quali tutti quelli dall’economia avanzata, ad eccezione dei BRICS [Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa].
L’accordo – che comprende i servizi finanziari, la sanità, l’istruzione, l’ingegneria, le telecomunicazioni, e molto altro ancora – liberalizzerebbe il commercio mondiale dei servizi, che coprono quasi l’80% dell’economia statunitense, e limiterebbe l’autonomia dei Governi nella gestione delle loro Leggi pubbliche, contribuendo a smontare e a privatizzare le imprese di proprietà statale, dirottando i servizi verso il “settore privato”.
Servirebbe anche a bloccare l’evidente tendenza verso un ritorno al “settore pubblico” dei servizi che erano stati privatizzati, limitando o vietando ai Governi la possibilità di creare, o re-istituire, servizi di proprietà pubblica e altre forme “non competitive” di erogazione del servizio.
Il TPP, il TTIP e il TiSA non riguardano affatto quel “libero scambio” che avrebbe consentito alle imprese locali di poter vendere all’estero. Riguardano, invece, la liberazione delle multinazionali dalle Leggi emanate dai Governi, necessarie a proteggere l’economia, le persone e l’ambiente.
Servono per conservare i monopoli privati e per impedire la concorrenza del “settore pubblico”, per spostare il contenzioso nel mare aperto dei “Tribunali di Arbitraggio” privati – un tipo di Tribunale che potrebbe aver deciso il taglio della testa ad Alice, se questa non si fosse risvegliata dal suo sogno.
Ellen Brown
Fonte: http://ellenbrown.com
21.06.2015
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da FRANCO
Fra parentesi quadra [ … ] le note del traduttore