La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

TROPPE COSE COMUNQUE NON TORNANO

blank
A cura di Davide
Il 10 Gennaio 2015
100 Views
100 Views
blank

DI GABRIELE ADINOLFI

noreporter.org

[…] L’assalto a Charlie Hebdo può essere anche il frutto di una disattenzione. Possiamo ipotizzare tutto, anche che gli autori siano stati effettivamente i due fratelli Kouachi e che i servizi siano stati così incapaci e disattenti da perdere le loro tracce malgrado gli avvertimenti di varie intelligences.

Troppe cose comunque non tornano.

Iniziamo dal film. Visto ingrandito si nota che l’esecuzione del poliziotto avviene senza raffica; con la testa che, con un colpo a bruciapelo di kalashnihov avrebbe dovuto esplodere, resta intera; che non c’è neppure uno schizzo di sangue.

Poi dal suolo abbiamo l’impressione dell’effetto di una pallottola sul marciapiede, ma in netto ritardo sullo sparo. Che dobbiamo pensare? Semplicemente che il video è stato montato, probabilmente non perché dovesse nascondere quanto accaduto ma perché è giunto l’ordine di far circolare qualcosa di rapido e di visivo che desse all’opinione pubblica la sensazione di essere presente, per coinvolgerla, mobilizzarla. Un escamotage della strategia della tensione abbastanza evidente.

Professionisti o arruffoni?

Se il film fosse autentico sarebbe difficile credere che gente così fredda in un frangente simile abbia potuto poi dimenticare i propri documenti in macchina, e in una macchina simile a quella del video ma non la stessa, come attestano i retrovisori. Gente del genere, professionista della guerra, non si sarebbe fatta identificare e prendere così né poi sarebbe morta senza uccidere nessuno.
Dunque delle due l’una: o i fratelli Kouachi sono jihadisti ma non gli esecutori di Charlie Hebdo, oppure il video è un elemento estraneo al massacro. O magari ambo le cose ma non quello che ci vogliono far credere.
Fatto sta che la loro eliminazione ferma le indagini e non consente di andare oltre, a meno che non sia previsto l’utilizzo di qualche falso “pentito” per ulteriori depistaggi.
Il suicidio del commissario incaricato delle indagini e il fatto che il gesto sia stato silenziato non fanno che confermare che siamo in presenza di un ritrito format orwelliano.

Arrivano

Poi c’è l’avvento del settimo cavalleggeri, cioè il Mossad, che s’impone sulla scena con tanto di allarme anti-semitismo (come se poi i fratelli Kouachi non fossero semiti…) e di crociata a difesa di Israele che diventa, ovviamente, l’occidente e quindi la “nostra civiltà”.
All’indomani del riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del Parlamento francese la coincidenza pare significativa. Coloro che sostengono dal primo giorno che dietro tutto c’è la mano israeliana cominciano a sentirsi confortati nella loro opinione.

Players e dilettanti

Noi che avevamo previsto l’avvento di questa strategia della tensione restiamo delle nostre opinioni. Ovvero che gli jihadisti hanno preso il posto dei trozkisti e dei brigatisti rossi: sono sì infiltrati e sostenuti nel logistico ma fanno da soli. Però lo fanno controllati e accompagnati. Non è necessario che siano agenti speciali a commettere le stragi; quando queste fanno comodo è sufficiente lasciarle accadere. Prima e dopo si gioca dietro le quinte e prevale chi è più attrezzato con l’intelligence, i satelliti, le relazioni, le influenze. Per questo il Mossad fa la parte del leone e non ci sono altri players ad alto livello se non gli americani e gli inglesi.
I francesi, più o meno come gli italiani, improvvisano, fanno gli apprendisti stregoni e alla fine obbediscono, subiscono o sono spinti al suicidio.

Il kingmaker

Avevamo detto che diversi erano gli interessi e i livelli della strategia della tensione in Francia, era così e la partita forse è ancora aperta. Oggi però all’incasso va Israele e nell’unità repubblicana si ripresenta come mentore Bernard Henri-Lévy che chiama tutti ad un fronte contro l’estremismo.

Il nuovo kingmaker dell’Eliseo ritiene che i francesi abbiano dimenticato che è stato proprio lui a fare da guerrafondaio ovunque (Serbia, Iraq, Libia, Siria, Ucraìna) e che ha benedetto l’utilizzo della Jihad contro i governi legittimi del mondo arabo?

Se pensa così ha ragione: i francesi hanno già dimenticato.

Gabriele Adinolfi

Fonte: www.noreporter.org

Link

10.01.2015

Estratto da: “Charlie Hebdo 5 “

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
20 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti



blank