DI MIGUEL MARTINEZ
kelebeklerblog.com
Come certamente saprete, a Lecco, una signora ha ucciso le proprie tre figlie e ha cercato di suicidarsi.
Diciamo che è una notizia difficile da commentare.
Ma non se sei il ministro dell’interno nel governo di centrodestrasinistra:
“Sulla vivenda è intervenuto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, rispondendo a Maria Latella nel corso dell’Intervista su Sky Tg24 “Noi non daremo scampo a chi ha compiuto questo gesto efferato, inseguiremo l’assassino fino a quando non l’avremo preso e lo faremo stare in carcere fino alla fine dei suoi giorni. Convocherò tra poco i vertici della polizia. Troveremo chiunque sia stato. Ci riusciremo”.”
Ora, presumo che abbia dato questa straordinaria risposta, quando ancora non si sapeva nulla. E quando non si sa nulla, e ti fanno la domanda, “cosa ne pensi?”, l’unica risposta seria è, “non ne so ancora nulla, sto cercando di informarmi”.
Ma i tempi li dettano i media, come insegna Régis Debray nel suo libro Lo Stato seduttore. Compito dei politici è solo quello di rincorrere i media il più velocemente possibile, nella speranza di non essere battuti sui tempi dai propri concorrenti.
Per cui Alfano deve fare la figura di quello che sa tutto, anche del futuro (“ci riusciremo”); e deve esprimere un concetto il più possibile estremista, perché non c’è nulla che i moderati amino più dell’estremismo. E in effetti, i tempi e i modi dei media attuali si adattano solo ad affermazioni nette e forti.
Soprattutto, fedele al programma virtuale del nuovo governo, il ministro racconta balle.
Primo, perché non spetta al Ministero degli Interni decidere le condanne che deciderà invece la magistratura (“lo faremo stare in carcere fino alla fine dei suoi giorni”); secondo, perché dubito che la madre omicida sarà condannata all’ergastolo, probabilmente finirà nell’istituto psichiatrico di Castiglione delle Stiviere, nel tristemente noto “reparto Medea”.
Ma il bello delle balle è che vengono dimenticate presto. Basta raccontarle con decisione.