www.byoblu.com
Giorgio Agamben, Massimo Cacciari, Alessandro Barbero, Diego Fusaro, Enrico Montesano, Enrico Ruggeri: sono alcuni tra i più noti personaggi pubblici che hanno dichiarato la loro contrarietà al green pass, il lasciapassare digitale dal 15 ottobre richiesto per accedere ai luoghi di lavoro in Italia, unico Paese europeo ad aver introdotto questa imposizione.
Trieste è l’ultimo baluardo dei lavoratori che resistono contro il regime fondato sulla tessera verde.
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, recita così il primo articolo della Costituzione. Il diritto al lavoro è enunciato tra i principi fondamentali della nostra Carta e non può essere compresso e limitato, a meno che non vi sia un sovvertimento dell’ordine costituzionale e democratico. Ne sono consapevoli i portuali che hanno, sin da subito, incentrato la loro protesta proprio contro la tessera verde.
La manifestazione serena e pacifica, che si è svolta ieri presso il porto triestino, ha bisogno dell’appoggio di tutti i lavoratori italiani e della visibilità che possono garantire personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo come quelli citati.
Insieme ai portuali, dinanzi al varco 4 del molo VII del porto, erano presenti circa diecimila manifestanti: moltissimi i cittadini triestini, ma anche quelli provenienti da tutta Italia. È stata commovente la solidarietà dei triestini che hanno portato vivande ai portuali.
Al varco 4 i lavori di carico e scarico sono rimasti fermi, nessuna gru si è alzata durante la giornata.
Stefano Puzzer, il portavoce del Coordinamento dei portuali triestini, ha dichiarato ai nostri microfoni che in assemblea hanno deciso di lasciare libertà di scelta ai lavoratori sull’adesione allo sciopero. “La nostra è una battaglia per la libertà e quindi è giusto che tutti siano liberi”, ha detto Puzzer, “hanno però aderito alla protesta l’ottanta per cento di noi e con questi numeri i lavori al porto non si possono fare”.
Secondo Zeno D’Agostino, il presidente dell’Autorità portuale del Mare Adriatico orientale, invece i numeri per garantire il normale lavoro ci sono. Il varco 1 sarebbe rimasto perso. D’Agostino aveva dichiarato che se il porto si fosse bloccato, lui avrebbe rassegnato le dimissioni. Al sito Open ha comunque dichiarato che prenderà una decisione tra sabato e domenica.
Nonostante l’ottimismo del presidente dell’Autorità portuale, Msc, a causa della protesta dei portuali, ha dovuto cancellare gli scali previsti nel fine settimana per due navi da crociera e le guide turistiche hanno comunicato un danno incalcolabile a seguito di questo annullamento.
Sembra che le prossime ore saranno decisive per capire se la protesta dei portuali di Trieste per fare annullare il green pass a tutti i lavoratori italiani possa proseguire con successo.
Intanto il presidio dinanzi il varco 4 è rimasto attivo durante tutta la notte e nella prima mattinata di oggi sono presenti circa duemila manifestanti. All’una è prevista una conferenza stampa del coordinamento dei lavoratori dei portuali.
Pubblicato il 15.10.2021