Una corte d’appello della città greca di Halkida ha annullato la sentenza che consentiva agli Stati Uniti di confiscare il petrolio iraniano, hanno confermato l’ambasciata iraniana e funzionari greci, anche se la decisione non è stata ancora annunciata ufficialmente.
Le autorità greche hanno sequestrato la petroliera Lana, che trasportava petrolio iraniano, ad aprile, perché sospettavano che avesse legami con la Russia e che stesse violando le sanzioni imposte a Mosca per il conflitto in Ucraina.
A maggio, gli Stati Uniti hanno confiscato parte del petrolio della nave e lo hanno trasferito in America, sulla base della decisione iniziale della giustizia greca che aveva legittimato l’azione del governo.
L’Iran ha denunciato la mossa come un atto di “pirateria” e ha reagito catturando due petroliere battenti bandiera greca nel Golfo Persico, aggravando ulteriormente la situazione.
“Per grazia di Dio, l’intero carico di petrolio sarà restituito”, ha annunciato ieri, giovedì 9 giugno, su Twitter l’ambasciata iraniana in Grecia.
“Il tribunale ha deciso di rilasciare il carico”, ha dichiarato un funzionario del governo greco, sottolineando che le autorità di Atene non hanno nulla a che fare con la decisione americana. In queste ore sono infatti in corso “intense consultazioni” tra Teheran e Atene per assicurarsi che la decisione della corte d’appello relativa al carico della petroliera sia pienamente applicata, ha aggiunto.
Ha inoltre dichiarato che il governo greco è “molto fiducioso” che la sentenza porti al rilascio delle petroliere battenti bandiera greca che l’Iran ha trattenuto a fine maggio.
Massimo A. Cascone, 10.06.2022
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