DI TITO PULSINELLI
Carmilla on line
L’Unione Europea ha una nuova Costituzione, alleluia! Fiato alle trombe, inni, giubilo, gaudio e… facciatosta.
Finalmente è stato trovato l’inghippo per aggirare l’ostacolo rapresentato dalla bocciatura sonora dei cittadini francesi e degli olandesi. La Francia e l’Olanda, infatti, rimangono gli unici due Paesi in cui fu concesso respingere alle urne l’oltranzismo liberista della élite tecnocratica continentale. Poi sospesero democraticamente tutte le consultazioni, anche quelle dei parlamenti nazionali.
Dunque… una settimana fa, eravamo rimasti agli schiamazzi dei funzionari vitalizi che han messo radici a Bruxelles contro il referendum popolare in Venezuela. In questo Paese, si chiamarono alle urne i cittadini per modificare -sì, modificare – una Costituzione, che era stata approvata nove anni prima, con un altro referendum.
I notabili vitalizi dell’UE hanno trovato il modo di aggirare l’opinione pubblica e la volontà popolare, e tra pochi addetti ai lavori hanno varato un documento che fungerà da Costituzione. Il tutto, a porte quasi chiuse. Non c’è stata nemmeno la votazione dei Parlamenti nazionali.
Hanno nominato una ennesima conventicola di “saggi” – capitanata dallo spagnolo Felipe Gonzalez – e avanti tutta verso il futuro radioso!
L’UE è una costruzione diretta da un’oligarchia finanziaria (Banca Centrale Europea), con un governo (“commissione”) designato unilateralmente nelle capitali, e con un Parlamento espresso dai voti, ma con competenze di secondo piano.
La cupola decisionale reale, quella che pianifica l’economia dei 27 con i “cinque parametri” macroeconomici – novelle tavole della legge – sfugge al controllo della cittadinanza, che non ha il potere di eleggerla.
La mediocrità di un Frattini, l’inamovibilità cardinalizia di un Solanas, l’ignoranza multilingue esibita da un Barroso… non sono responsabilità degli elettori europei.
OK, ma come fanno questi svergognati, che stanno al di sopra della sovranità popolare, a salire sul pulpito e dare lezioni di democrazia agli altri? Putin, bene o male, è stato eletto, ma loro da dove sbucano? Ahmedinejad è stato eletto, loro no.
Come fanno questi ipocriti e spudorati boiardi a vomitare veleni contro il Venezuela? Come fanno a insultare i venezuelani che esercitano un diritto che loro non si sognano di concedere agli europei?
L’eurocentrismo cinico ha raggiunto la sua massima espressione, cioè lo stadio supremo dello spettacolo che si nutre di apparenza e incoerenza. Un bel tacer non è ancora stato scritto.
Tito Pulsinelli
Fonte www.carmillaonline.com
Link: http://www.carmillaonline.com/archives/2007/12/002471.html#002471
15.12.07
[Sullo stesso tema, si consiglia di leggere le critiche al trattato espresse dall’organizzazione Attac. Un altro passo indietro della democrazia rappresentativa, e una conferma della sua crisi forse definitiva.] (V.E.)