Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato di Sana e Robusta Costituzione.
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Ottime notizie per chi ha scelto di non vaccinarsi e rifiuta la trasfusione di sangue da un vaccinato: ricevere sangue da donatore scelto non vaccinato (con gruppo sanguigno compatibile), da oggi è fattibile e possibile.
Un uomo, in attesa di un intervento chirurgico, è riuscito a far valere il suo diritto a ricevere esclusivamente trasfusioni di sangue da donatori non vaccinati contro il Sars-coV 2; 8 mesi di battaglie legali, ma alla fine ha vinto l’autodeterminazione rispetto ai trattamenti sanitari in materia trasfusionale (1).
Il caso pilota a Milano, trattato dall’associazione Arbitrium e dall’avvocato Manola Bozzelli.
La trasfusione dedicata è una grande vittoria per la comunità dissidente che ha resistito all’ obbligo vaccinale, ottenuta grazie alla nostra pressione sulle istituzioni e grazie al fatto che la verità sta venendo sempre più a galla.
Il comitato “Di Sana e Robusta Costituzione” con il pronto intervento del difensore clinico, ha replicato il successo per un altra persona che rifiutava il sangue proveniente da donatori vaccinati, tramite il modulo di dissenso informato e il patto di alleanza terapeutica tra paziente ed equipe curante e adesso vogliamo estendere questa possibilità a tutti coloro che intendono autodeterminare le proprie scelte in materia trasfusionale: la liberta’ prima di tutto.
Sembra proprio che il sistema sanitario stia correndo ai ripari: nelle ultime ore, colleghi sanitari ci comunicano essere stata emanata una circolare di coordinamento nazionale dei servizi trasfusionali e destinata a tutti gli ospedali d’Italia; la circolare riguarda gli unici casi in cui è consentita la donazione dedicata prevista dal DM 2 novembre 2015.
Perche’ si tratta di liberta’: favorire la trasfusione dedicata tra soggetti non vaccinati, alla luce di quanto è emerso e sta emergendo sulla campagna vaccinale covid19, è il primo passo per recuperare il già compromesso rapporto di fiducia curanti-cittadini.
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