Elon Musk la scorsa settimana, in occasione di una giornata di festeggiamenti organizzata dalla Tesla Gigafactory Berlin per la consegna della prima Model Y realizzata in fabbrica, ha annunciato che la sua azienda sta portando avanti degli studi per sviluppare delle batterie a base di manganese.
Alla frase pronunciata dal CEO di Tesla “penso che ci sia un potenziale interessante per il manganese” non ha fatto seguito infatti alcun tipo di stupore tra gli addetti ai lavori, segno che qualcosa già bolle in pentola da tempo.
Non a caso già due anni fa Musk affermava:
È facile costruire un catodo con due terzi di nichel e un terzo di manganese, il che ci permetterà di aumentare il volume delle nostre celle del 50% a parità di nichel.
La necessità di esplorare nuovi materiali per la produzione di batterie deriva dalla crescente domanda che di esse viene fatta, con le stime di Tesla che parlano di una necessità mondiale di 300 terawattora (TW/h) per la completa conversione “green”.
Per raggiungere tale obiettivo, secondo il visionario multimilionario, un materiale così facilmente reperibile come il manganese, di cui l’Australia è seconda produttrice mondiale dopo il Sudafrica, è fondamentale.
Su larga scala avremo bisogno di decine, forse centinaia di milioni di tonnellate di minerali. Per questo i materiali utilizzati per produrre queste batterie devono essere comuni.
Massimo A. Cascone, 29.03.2022
Fonte:
https://www.futuroprossimo.it/2022/03/tesla-nuova-batteria-manganese/
https://www.metallirari.com/manganese-mappa-paesi-produttori/