Di JOE DeRAYMOND
“Voglio dire, santo cielo, El Salvador ebbe elezioni quando si sparava alla gente e c’era una guerra civile in corso, ed è andato tutto bene”, questo ha dichiarato il Segretario alla Difesa Donald Rumsfeld il mese scorso in un’intervista.
(Come citato in un articolo sul Wall Street Journal pubblicato il 10 Gennaio, “Gli Ufficiali Americani Affermano Che il Passato Della Nazione Latina Promette Bene per le Elezioni”, by John Lyons.)
Mentre si avvicina la data delle elezioni in Iraq, e la guerra diventa sempre piu’ sanguinosa ed incontrollabile, coloro che fanno politica in America, nella loro disperazione di dimostrare un frammento di legittimita’ del processo fallito, stanno cercando di rispolverare vecchie bugie per giustificare il loro piano ottenebrato. Essi parlano di una “Alternativa Salvador” come se le elezioni di 25 anni fa in questa nazione oppressa dell’America Latina fossero state un successo, un esempio che puo’ essere seguito nel Medio Oriente.
Le elezioni in El Salvador non sono state condotte in un periodo di democrazia. La fine della guerra civile nel 1992 porto’ agli Accordi di Pace, la cui promessa e’ stata largamente deludente. La maggioranza della gente vive in povertà, Maquilas (fabbriche di subappalto straniere) e l’economia non ufficiale sono le basi della sopravvivenza. Il ricco controlla i politici e l’economia del paese. Molti sperano in una vita nel El Norte, negli Stati Uniti, dove il 25% dei Salvadoregni vive e lavora, e supporta l’economia della nazione con i loro remesas (denaro spedito a casa dagli Usa – 2 miliardi di dollari l’anno).L’occupazione in Iraq sta usando terrore, torture e violenza contro la popolazione civile, proprio come gli squadroni della morte fanno in El Salvador (come testimonia l’assassinio del sindacalista Gilberto Soto lo scorso 5 Novembre 2004 ). Adesso, come specificato nell’articolo del Wall Street Journal, ed in un articolo attuale del Newsweek, l’occupazione provera’ a guidare gli iracheni per infliggere terrore contro altri iracheni mediante la creazione degli squadroni della morte che si infiltreranno nella popolazione sunnita e assassineranno e rapiranno quei civili che supportano la ribellione. Questo e’ esattamente il modello usato in America Latina e se ci sono elezioni allo stesso tempo, possiamo chiamarla Democrazia.
Naturalmente, la politica potrebbe essere chiamata “Alternativa del Guatemala” da quando in Guatemala gli Stati Uniti rimossero dal potere il governo eletto di Jacobo Arbenz, che creo’ le condizioni per un guerra civile lunga anni e che porto’ alla morte di 200.000 civili per mano degli squadroni della morte supportati dalla CIA e per mano dell’esercito il quale attuò le mostruose politiche di genocidio del fondamentalista Rios Montt. Questo periodo vide una serie di governi militari che portarono l’economia direttamente nelle mani delle multinazionali. Le truppe Usa non erano richieste, solo addestramento. Di certo, questo e’ il modello preferito di dominazione, richiede solo delle conoscenze acquisite (know-how) e nessun impiego di soldati sul campo.
Il Guatemala e’ anche un modello che gli iracheni possono aspettarsi nella loro nuova democrazia, nella quale le risorse saranno rubate e le persone oppresse. In Guatemala, la maggioranza della popolazione Maya indigena, a cui non interessa la repressione del conflitto, continua a vivere in poverta’, senza una rappresentanza significativa nel governo. Essa lotta per la sopravvivenza in un piccolo margine di terra del paese, mentre gli enormi interessi economici dominano l’economia. Un esempio attuale e’ il conflitto derivato dal tentativo della Glamis Gold Limited (industria mineraria canadese) di sviluppare la miniera Marlin nel dipartimento occidentale di San Marcos.
Supportato da un prestito di 45 milioni di dollari della Banca Mondiale, questo progetto minerario dovrebbe provocare seri effetti sull’ambiente locale e sulla popolazione. La Glamis Gold Limited progetta di utilizzare un processo di filtraggio del cianuro che avvelenerebbe l’ambiente. Sia la compagnia che il governo del Guatemala e del Canada si sono consultati con le comunita’ locali. Questo progetto non e’ stato approvato dal governo locale, ed adesso la popolazione locale e’ al 42esimo giorno di protesta che ha bloccato l’accesso dei camion all’interno dello stabilimento in costruzione. La Banca Mondiale, la Glaims ed il governo canadese stanno minacciando di chiamare l’esercito del Guatemala per scortare l’equipaggiamento minerario e sopprimere la ribellione.
Così appare la democrazia a chi fa politica. Potrebbe essere chiamata L’alternativa del Salvador, L’alternativa del Guatemala, L’alternativa dell’Indonesia, L’alternativa della Colombia, L’alternativa del Cile.
Dove ci sono elezioni c’e’ Democrazia, a condizione che le elezioni supportino i piani degli Stati Uniti, altrimenti il governo prescelto e’ pronto per la destabilizzazione e rimozione per ogni altra necessita’.
Le elezioni in Iraq di questo mese avranno luogo sotto il controllo ed il potere degli occupanti. Essi non rappresenteranno la democrazia diversamente da come hanno fatto le elezioni del El Salvador e Guatemala.
Quando il governo degli Stati Uniti e l’esercito apertamente avallano queste posizioni che supportano la tortura, come accaduto con il generale Alberto Gonzalez, o gli squadroni della morte, a cui accondiscende Rumsfeld e altri nell’esercito, noi ci dobbiamo confrontare con la criminalita’ palese. L’America dovrebbe essere messa in condizione di sapere che gli Stati Uniti sono una nazione criminale ed imbrogliona che vaga furtivamente sulla terra alla ricerca di risorse e conquiste. Come reagirebbe la popolazione di questa “terra di liberta’, dimora del coraggio”? Quale alternativa sceglierebbe?
Joe DeRaymond
Ex osservatore elettorale nel El Salvador nel 2003 e 2004 con il Centro di Interscambio e Solidarietà, CIS
Fonte:www.counterpunch.org/deraymond01132005.html
12.01.05
Traduzione per Comedonchisciotte a cura di Manrico Toschi