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La Redazione

 

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TEORIE COSPIRATIVE, MITI, SCETTICISMO E 11 SETTEMBRE (PARTE II)

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A cura di Truman
Il 9 Ottobre 2007
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blankL’IMPATTO SULLA DEMOCRAZIA

DI FRANK LEGGE

[NdT: Nella prima parte, l’autore ha presentato un cospicuo numero di evidenze che contraddicono la versione ufficiale sull’11 settembre 2001. Le relazioni, redatte da organismi governativi, su cui questa si basa, sfidano infatti il “senso comune”, sono sconfessate dall’applicazione del metodo del “rasoio di Occam”, e contengono spiegazioni inconsistenti e gravi deficienze. Per non parlare di chi ne avrebbe potuto trarre un beneficio.
In questa seconda parte l’autore critica la versione ufficiale sottoponendola al vaglio del metodo scientifico
]

Keywords: cospirazione, mito, scetticismo, metodo scientifico, WTC, 11 settembre, crollo, demolizione, NIST, FEMA, Commissione, termite, esplosivi, temperatura, incendio, acciaio, zolfo, false flag.
Il metodo scientifico

Il modo di definire il metodo scientifico è vario e talora complesso. Una definizione di minima potrebbe essere così espressa: tecnica tesa ad acquisire nuove conoscenze attraverso la formulazione di ipotesi per spiegare le osservazioni, e che prevede l’esecuzione di una prova al fine di dimostrare se le ipotesi sono sbagliate e che conserva temporaneamente solo quelle ipotesi che superano le prove.

La componente essenziale di ogni definizione valida è che il processo debba includere la verifica e che qualunque ipotesi ritenuta errata venga scartata. Andiamo a vedere alcune delle ipotesi che sono state proposte per l’11 settembre.

Come già detto, Gordon Ross ci ha fornito una tesi interessante. Ha proposto che le torri non sarebbero potuto crollare neppure se un intero piano fosse improvvisamente scomparso e l’intera parte superiore fosse caduta liberamente sopra la parte inferiore ferma.
Ross fornisce calcoli per dimostrare che la deformazione elastica e plastica della struttura avrebbe assorbito l’energia di impatto, non avrebbe sovraccaricato la struttura sottostante e il crollo non avrebbe proceduto oltre.

Fu contestato dal Dr Frank Greening secondo cui Ross aveva lavorato sulla base di alcune stime sbagliate, la più seria delle quali era il numero dei piani su cui si sarebbe distribuito l’assorbimento dell’energia di impatto.

Ross ha scelto un interessante modo di rispondere. Invece di mettersi a discutere con Greening circa il numero dei piani necessari a sopportare l’impatto, egli ha scelto semplicemente la più bassa stima di Greening, e altri suoi aggiustamenti, e ha ripetuto i calcoli. Dimostrò nuovamente che il collasso non sarebbe potuto continuare, così la sua affermazione diveniva robusta. Finora nessuno ha più dimostrato che i calcoli di Ross sono sbagliati. Il suo lavoro è rimasto visibile a tutti per più di un anno e la sua ipotesi deve essere considerata come provvisoriamente valida.
http://journalof911studies.com/articles/Article_3_RossReply.pdf

Il professor Kenneth Kuttler, matematico, ha fornito un approccio diverso in cui ha ignorato la forza complessiva dell’acciaio strutturale, così da permettere all’edificio di cadere semplicemente per gravità, rallentato solo dall’inerzia offerta da ciascun piano. I piani vengono ipotizzati come sospesi nello spazio finché non venivano colpiti dal piano soprastante. La sua ipotesi è che, anche con questa bizzarra debolezza, il collasso avrebbe impiegato più tempo di quello osservato e che quindi qualcosa doveva aver agito per togliere di mezzo il materiale.

Queste previsioni si basano su una delle immutabili leggi della fisica, la conservazione della quantità di moto, e al contrario delle congetture di Gordon Ross sono relativamente semplici. Sarebbe chiaramente facile per chiunque con una ragionevole conoscenza della matematica delle scuole secondarie rifiutare questa ipotesi se sbagliata.

Kuttler calcola i tempi di caduta facendo varie assunzioni circa la massa di materiale che cadeva fuori dalla struttura, o che poteva essere andato perso nell’impatto, o ridotto in polvere. I più bassi tempi di caduta del suo modello erano 12,2 secondi o 13,1 secondi, a seconda dell’ordine in cui si ipotizzavano crollare. Questi sono tempi significativamente più lunghi del tempo di caduta ottenuto per estrapolazione della iniziale accelerazione osservata, 10,5 secondi.
Per ottenere questi brevi tempi di caduta Kuttler ha dovuto assumere che nessuna massa cadeva fuori dalla base della torre e che il cemento non fosse andato incontro a polverizzazione, il che ovviamente non è stato il caso – i video mostrano che una sostanziale quantità dell’acciaio e quasi tutto il cemento era già polverizzato quando fu espulso. L’energia per la polverizzazione sarebbe dovuta venire dall’energia potenziale dell’edificio, che si converte in energia cinetica mentre la massa cade. L’energia di polverizzazione sarebbe derivata dall’energia cinetica, che sarebbe allora divenuta insufficiente a produrre l’osservata accelerazione verso il basso e la risultante rapidità di caduta. Con ragionevoli tolleranze per la perdita di massa e il consumo di energia i tempi di caduta ottenuti da Kutter erano da 2 a 3 volte più lunghi. Se uno poi prende in considerazione l’aggiuntivo tempo di caduta che sarebbe necessario se si permette alle colonne di acciaio di fornire una qualche resistenza, si renderà conto che l’ipotesi ufficiale, secondo cui la sola gravità può sospingere la parte superiore attraverso la parte inferiore solida in 10-11 secondi, è chiaramente assurda. Nessuno ha provato che i calcoli di Kutter siano errati e altri hanno ottenuti risultati simili, così questa ipotesi rimane ancora in piedi.
http://journalof911studies.com/letters/ProfKuttlerWTC1CollapseTimeCalculations.pdf

C’è anche il problema di quale temperatura sia stata raggiunta dall’acciaio strutturale.
L’incendio è stato visto divampare in precisi luoghi per poi smorzarsi e riprendere da altre fonti man mano che il carburante si consumava. Questo porta ad una salita e una diminuzione della temperatura nel tempo. La spiegazione ufficiale si affida criticamente alla presunta alta temperatura raggiunta dall’acciaio nonostante la loro osservazione secondo cui solo pochi campioni di acciaio avevano superato i 250°C. Nello sviluppare il loro modello di simulazione il NIST [National Institute of Standards and Technology] afferma che la progressione e l’intensità del fuoco simulato corrisponde bene con quanto visto nei video e nelle fotografie.

Usando gli stessi dati del NIST, ho scritto un lavoro sulla torre nord che chiaramente dimostra che la massima temperatura nell’area centrale veniva raggiunta dopo 30-45 minuti, dopo cui aveva inizio il raffreddamento. L’ipotesi è che al momento del crollo, che avvenne dopo 102 minuti, l’acciaio era ormai troppo freddo da consentire l’inizio del crollo. Questo lavoro è stato reso pubblico da un anno e nessuno lo ha contestato come sbagliato.

Forse il NIST ha risolto la difficoltà che avrebbe causato alla loro simulazione il raffreddamento dell’acciaio semplicemente ignorandola. In una sessione domanda-risposta si trova: “.. si è ipotizzato che sopra i 700°C, la colonna perda la sua capacità di sopportare il peso, e che non la riguadagni più quando si raffredda” [35]

Dove sono gli esperimenti fatti dal NIST per confermare questa assunzione? Sì. Hanno effettuato alcune prove di incendio in ufficio che dimostravano che il periodo di intenso fuoco durava da 10 a 20 minuti. [36]

Ciò sembra troppo breve per essere consistente con la necessità che l’intera area dove ha inizio il crollo raggiunga la giusta temperatura simultaneamente. Il NIST non ha dato alcuna spiegazione per dimostrare perché era giusto ignorare questo risultato negativo. Questa non è una procedura scientifica responsabile.

Prendendo questi 3 lavori insieme abbiamo la prova che il crollo:
– non poteva avvenire:
– se fosse iniziato non poteva continuare
– se fosse continuato non sarebbe stato veloce come quello osservato.

Avere 3 studi sostanziosi, nessuno provato errato, che contraddicono la versione ufficiale in tre modi differenti e indipendenti, dovrebbe far salire lo scetticismo a livelli intollerabili.

Altri hanno analizzato le discrepanze fra i fatti osservati e la versione ufficiale.

Kevin Ryan ha fornito una dettagliata analisi della sequenza di tappe richieste per produrre il crollo secondo la maniera ufficiale e come ciò non combaci con i fatti. Descrive inoltre un test espletato dal NIST sulla travatura reticolare del pavimento, un campo in cui è esperto. Il test mostrava che le travature avrebbero ceduto molto meno di quanto ipotizzato nella versione ufficiale. Uno si sarebbe aspettato di vedere il NIST fornire una spiegazione alternativa per il crollo o almeno una spiegazione dettagliata del perché era lecito ignorare questo risultato, e invece non hanno fatto nessuna delle due cose. Questo è una deficienza estremamente grave e, come le altre, fonte di estremo scetticismo.
http://journalof911studies.com/articles/Article_1_Ryan5.pdf

Le ipotesi alternative

Logicamente, anche se esistesse una sola solida prova scientifica secondo cui la teoria ufficiale del collasso per gravità è errata, l’argomentazione diventerebbe incontrovertibile. Sopra sono elencate non una ma tre prove solide, e ce ne sono numerose altre. La storia ufficiale deve essere vista per quello che è: una pessima teoria del complotto. E come tale deve essere scartata.

Dobbiamo comunque accettare la necessità di andare avanti. E’ necessario considerare la psicologia della creazione e distruzione del mito. Il costo del rapporto NIST è stato di 24 milioni di dollari. Da solo avrebbe rappresentato un vero e proprio mito. C’è inoltre il rapporto della Commissione sull’11/9, il rapporto FEMA [Federal Emergency Management Agency] e numerose altre attività finanziate. Non c’è modo di conoscere quanto denaro è stato speso giornalmente per le spie per monitorare i siti web e coinvolgere lettori in pseudo-scienze per sostenere la versione ufficiale.
Ci sono poi i grandi mezzi di informazione, che ridicolizzano la verità sull’11/9 sostenendo una teoria vergognosa. E’ stata spesa una fortuna per mettere in piedi e mantenere questo mito. Quante difficoltà dovranno essere superate, e quanto tempo occorrerà ancora, per avere un sufficientemente vasto consenso popolare capace di smuovere i politici?

Finora questo lavoro si è occupato solo di stabilire le prove che dimostrano che la teoria ufficiale è sbagliata e di asserire, in linea generale, che erano necessari esplosivi per tirar giù tutti e tre gli edifici nella maniera osservata.

Il presentare una coerente teoria alternativa aiuterà a superare le barriere psicologiche che impediscono di abbandonare il mito ufficiale, e accettare la verità. Come possiamo farlo?
Ci furono immediati sospetti sulla teoria ufficiale subito dopo il crollo delle torri, e con il tempo i problemi sono sempre più diventati evidenti.
Questi avevano a che fare con la velocità del collasso, come già detto, con le alte temperature osservate e con i materiali nei detriti.

Alte temperature

Subito dopo alcuni affermarono di aver visto metallo fuso nelle fondamenta. [37]

E’ impossibile che il carburante del jet e le fiamme negli uffici siano state in grado di produrre temperature sufficientemente alte da fondere l’acciaio. I sostenitori della teoria ufficiale quindi sostennero che se vi era metallo fuso doveva trattarsi di alluminio, che può raggiungere il punto di fusione in un ordinario incendio se le condizioni sono adeguate.

Appariva comunque improbabile che le condizioni fossero state così perfette e praticamente impossibile che il metallo potesse ancora presentarsi fuso dopo giorni, e dopo essere rimasto a contatto con una quantità molto superiore di acciaio freddo.

C’era comunque molta incertezza, con i sostenitori della teoria ufficiale che ritenevano ingiusto dubitare delle testimonianze oculari.

Le alte temperature vennero poi confermate dai dati forniti da una verifica aerea dell’USGS [US Geological Survey], che evidenziò zone con temperatura di superficie che raggiungevano i 747°C. [38]

Poiché erano passati 5 giorni dal crollo questa temperatura è straordinariamente alta. Al di sotto le temperature dovevano essere ancora più alte. Dunque le temperature ottenute erano ben sopra il punto di fusione dell’alluminio e di gran lunga troppo alte per essere il risultato delle fiamme del carburante e degli oggetti negli uffici.

La natura del metallo non è ancora nota.

Venne fornita un’ulteriore conferma delle alte temperature che fornisce interessanti informazioni.

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Venne trovato un video che mostrava lavoratori intenti a rimuovere i detriti circa 5 settimane dopo il crollo (“E’ come un forno… un colore rosso-arancione brillante“). [39]

Fotografie effettuate in sede mostravano metallo solido caldo di color arancio-giallastro estratto dai detriti settimane dopo il crollo. Il giallo indica una temperatura di circa 1000°C.
L’alluminio non può essere solido a quella temperatura.

Se il metallo non è alluminio cos’è?

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Il successivo indizio venne dal rapporto FEMA. Nell’appendice C si trovano fotografie e una descrizione di alcuni campioni di travi d’acciaio trovate sotto l’Edificio 7. [40]

Il metallo appariva assottigliato al punto di mostrare fori. Gli autori erano disorientati da questo fenomeno che non avevano mai visto prima in altri detriti di edifici incendiati. Secondo la loro analisi si poteva ipotizzare un processo di sulforazione del metallo. Essi stimarono che per far questo era necessario raggiungere una temperatura di circa 1000°C. L’acciaio fonde a circa 1500°C ma se è presente zolfo il punto di fusione può abbassarsi ben sotto i 1000°C.

Era acciaio il metallo fuso?

Poiché l’acciaio si è assottigliato la sua fusione deve essere sicuramente avvenuta.

A quel punto vi erano tre tipi di indiscutibili indizi che le temperature raggiunte
erano di gran lunga più alte di quelle prodotte da un normale incendio – i rilevamenti aerei, il metallo caldo giallastro, e l’acciaio assottigliato. Due dei 3 si ritrovavano nei rapporti governativi.

Se le fiamme non possono essere la causa di quanto osservato, allora cosa è stato?

L’unica risposta ragionevole è una reazione chimica. Molte reazioni chimiche producono calore e alcune a livelli elevati. Se è impiegato un reagente ossidante si può produrre una quantità di calore molto grande senza che sia richiesto un adeguato apporto di aria. Tali reazioni possono quindi produrre temperature molto alte in tempi brevissimi e in uno spazio confinato.

La prima segnalazione che ho sentito di una reazione chimica come fonte di calore l’11 settembre è quella di Mike Rivero sul suo sito “What Really Happened” dove menzionò la termite. Il Dr Derrick Grimmer rispose con un lavoro sullo stesso sito il 26 novembre 2003. Questo lavoro sembra scomparso ma una sua versione che l’autore sostiene lievemente migliorata, datata 20 giugno 2004, si può trovare a “Physics 911”:
http://www.physics911.net/thermite

La termite è un materiale ben conosciuto, inventato nel 1893 e usato per saldare le linee ferroviarie. E’ stato anche impiegato per tagliare l’acciaio, come arma e dai piromani. E’ usato come equipaggiamento dai militari incursori. [41]

Grimmer sembra essere stato il primo a fornire i calcoli relativamente a quanta termite era necessaria per sciogliere le enormi colonne d’acciaio delle torri del WTC. Sovrastimò la quantità richiesta perché era inconsapevole che erano già stati brevettati dispositivi capaci di concentrare il materiale e determinare riscaldamento su una limitata porzione di una colonna. Qui si trova un recente studio di J Lobdill.
http://journalof911studies.com/volume/200704/JLobdillThermiteChemistryWTC.pdf

La reazione da termite avviene tra un agente ossidante, di solito polvere di ossido di ferro, e un agente riducente, di solito fini particelle di alluminio. All’accensione l’ossigeno si trasferisce dal ferro all’alluminio generando una notevole quantità di calore. Viene rilasciato ossido di allumino come polvere bianca e si produce ferro fuso a circa 2500°C. Questo è molto caldo, circa 1300°C più caldo del calor bianco (incandescenza), e una considerevole quantità delle radiazioni sarà ultravioletta. La termite può essere modificata aggiungendo altri chimici per ottenere vari effetti. L’aggiunta di zolfo abbassa il punto di fusione del ferro e dell’acciaio e così rende più facile il taglio dell’acciaio. Poiché nessun gas è prodotto dalla termite la reazione non è esplosiva ma incendiaria. Se avviene con particelle “nano” molto fini di alluminio, e con un additivo che produce gas, può divenire esplosiva. [42]

Avrebbe allora più energia per chilogrammo dei convenzionali esplosivi ad alto potenziale. La termite è un materiale molto stabile e richiede temperature molto alte per incendiarsi, quali quelle fornite dalla combustione del magnesio. E’ chiaro che nella termite troviamo un candidato da considerare. Produce temperature di gran lunga superiori al punto di fusione dell’acciaio. Genera una polvere bianca e produce anche ferro fuso. La variante contenente zolfo, conosciuta come termate, appare più probabile, considerata la sulforazione della trave di acciaio riportata dal FEMA.

Quello che venne osservato alla base era una miscela di ferro e acciaio fusi?

Vediamo quindi emergere un’ipotesi, che la termite fu usata nella demolizione dei 3 edifici l’11/9. Se impiegata da sola doveva trattarsi in parte di nano termate o nano termite per spiegare l’osservato potere esplosivo. Quali altre osservazioni ci sono che potrebbero gettare luce su quanto accaduto? Ancora più importante di tutto, possiamo ritenere questa ipotesi sbagliata?

Osservazioni che sostengono l’ipotesi termite.

Una volta che si inizia a sospettare l’uso di esplosivi, si ha la sensazione di aver visto qualcosa che non ha a che vedere con un crollo, spinto dalla gravità, se si riguardano le foto e le riprese delle torri, con quelle nitide espulsioni di polvere, quelle nuvole di polvere, enormi e in rapida espansione, e quell’acciaio in caduta libera.

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E’ necessario comunque trovare qualcosa di più specifico per sostenere la tesi degli esplosivi.

Nel rapporto NIST si trova una fotografia della Torre Sud che mostra un’area luminosa che appare essere una zona incandescente [white hot: calore bianco]. Sappiamo che né il carburante né l’incendio dei materiali di un ufficio producono temperature tanto alte ma la termite o i suoi derivati sì. Da notare anche l’espulsione di polvere dalla zona incandescente.

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Il NIST afferma: “Un’inusuale fiammata è visibile all’interno dell’incendio. Nella foto superiore è evidente una fiamma molto brillante, diversa dalle circostanti e tipiche fiamme giallo-arancioni, che sta generando un pennacchio di fumo bianco… La luminosità della fiamma, insieme al fumo bianco, suggerisce che stia bruciando un qualche tipo di metallo“.
Fonte: NCSTAR 1-5A Capitolo 9 Appendice C Fig. 9-44. p. 345 43

Noi tutti sappiamo che né l’acciaio né l’alluminio possono prendere fuoco in una atmosfera normale, quindi qualcosa di diverso da un “metallo che brucia” è ciò che sta accadendo.

Si è trattato di un qualche membro dello staff etico che ha inserito di soppiatto un così prezioso indizio nel rapporto?

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Subito dopo, fuoriuscì da una finestra vicina un getto di qualcosa di caldo tra l’arancione e il giallo [orange e yellow hot], con lampi incandescenti [white hot].

Può questo getto rappresentare ferro o acciaio fuso? Sì. Se è presente zolfo il punto di fusione può ridursi a valori sotto i 1000°C, e in questo caso avrebbe il colore osservato. E’ possibile anche che la superficie delle gocce di acciaio o ferro fuso che cadevano raffreddandosi producessero una crosta del colore osservato, anche se non vi fosse stato sufficiente zolfo tale da mantenere le gocce pienamente liquide. I bagliori bianchi rappresentano naturalmente aree più calde. L’aspetto di questo getto è una reminescenza del flusso di materiale e dello spargimento di scintille visto nelle conosciute reazioni con la termite.

L’edificio crollò pochi minuti dopo.

Il NIST ha affermato che si trattava di un getto di alluminio. Essi convengono che l’alluminio puro fuso appare argentato alla luce del giorno perché l’alluminio è un debole emettitore di radiazioni e molto riflettente, mentre sostengono che il colore arancione poteva derivare dal materiale organico che si trovava mescolato con l’alluminio. Il Professor Steven Jones, fisico, ha effettuato esperimenti che mostrano che ciò non accade. Se il metallo è arancione alla luce del giorno non può essere alluminio. 44

Recentemente Jones ha pubblicato i risultati di un’analisi di un campione di polvere che aveva ricevuto dall’occupante di un edificio vicino. La polvere era entrata nell’edifico durante il crollo del WTC2 attraverso i vetri rotti delle finestre. La maggior parte delle finestre di questo edificio erano frantumate, presumibilmente da una grandine di materiale proiettato, il che fornisce un’ulteriore prova dell’esistenza di esplosivi.

Fra la polvere, che era principalmente cemento e altro materiale edile polverizzati, Jones trovò particelle che fu capace di separare usando una calamita.

Le particelle magnetiche si dimostrarono essere principalmente ferro ma in parte erano altri elementi, noti per essere impiegati in varianti della termite. Fra questi elementi c’erano zolfo e alluminio.
Avevamo già raggiunto la prova che nel produrre le alte temperature era coinvolta una reazione chimica. Adesso possiamo renderci conto che questa deve essere la reazione termite/termate in quanto nessun altra reazione conosciuta produce questo tipo di materiale.
http://journalof911studies.com/volume/200704/JonesWTC911SciMethod.pdf

Osservazioni che sostengono l’ipotesi dell’esplosivo.

Un aspetto particolarmente significativo del lavoro del Professor Jones era che le particelle magnetiche erano piccole e sferiche. Questa è prova che il metallo è stato prima fuso, poi spaccato da esplosivi e quindi solidificato in aria nel suo cammino insieme alla nuvola di polvere.
Possiamo quindi concludere che non solo fu usata termite/termate ma che erano presenti anche esplosivi.

Tuttora non c’è alcun modo di dire se l’esplosivo era nano-termite, o qualche altro esplosivo ad alto potenziale.
Tutte queste osservazioni sono in accordo con l’ipotesi originale secondo cui esplosivi furono impiegati nella demolizione delle torri e che vi era coinvolta la termite/termate.
Prima di questo, il movimento 11/9 poteva dedurre che erano stati usati esplosivi esaminando i video, una evidenza disponibile a tutti. Vedere il Journal of 9/11 Studies per molti lavori sull’argomento. 45
Ora il movimento può contare anche su una prova scientifica basata sull’analisi del residuo.
L’occultamento delle prove non è stato del tutto completo!

Osservazioni che rifiutano l’ipotesi dell’esplosivo.

Ho speso molto del mio tempo su questa questione ma senza successo.

Argomenti contro l’ipotesi degli esplosivi

Esiste un argomento contro gli esplosivi che non è basato sull’osservazione ma sulla percezione, che non è possibile che esseri umani siano coinvolti in tale efferato crimine.
In risposta molte persone hanno elencato fatti cui è stato dato il nome di
false flag” [operazioni sotto falsa bandiera]. Molti di questi risultarono nella morte di concittadini.
http://www.911truthualbany.org/falseflag.html

E’ chiaramente possibile per gli esseri umani uccidere la propria gente per fini politici. Si sostiene però che mentre gli stranieri lo possono fare gli statunitensi e i loro alleati no. Sfortunamente per questa argomentazione esistono numerosi casi. Che ne facciamo del saggio sull’Operazione Gladio in cui si sostiene che la CIA era coinvolta in omicidi in Europa?

Dovevi attaccare i civili, il popolo, donne, bambini, persone innocenti, persone sconosciute lontane da qualsiasi gioco politico. La ragione era estremamente semplice: forzare… le persone a rivolgersi alla stato per chiedere più sicurezza.
http://context.themoscowtimes.com/stories/2005/02/18/120.html

Che dire delle morti da antrace negli USA? L’antrace era il ceppo Ames, cioè originato negli USA. [46]

I due senatori cui fu mandato l’antrace si opponevano entrambi al Patriot Act o almeno richiedevano una più lenta e profonda analisi di questa legislazione gravemente restrittiva, parte della quale era chiaramente anticostituzionale. Dopo gli attentati i senatori ammorbidirono la loro opposizione permettendo il passaggio della legge. Perché qualcuno fuori dagli USA si sarebbe dovuto preoccupare se passava il Patriot Act? I senatori non si infettarono ma molti lavoratori ne rimasero uccisi, il che indica la gravità dell’attentato, e niente è uscito fuori dalle indagini. Che cosa dovremmo pensare riguardo al fatto che prima dell’attentato lo staff della Casa Bianca aveva ricevuto il Cipro, un antibiotico che protegge contro l’antrace?
http://www.newsgarden.org/columns/anthrax/anthraxterrorist.shtml

Che dobbiamo concludere pensando all’azione di Israele durante la Guerra dei 6 giorni quando tentò di affondare la USS Liberty, uccidendo 34 membri dell’equipaggio e ferendone molti altri? Sembra che Israele temesse che la Liberty potesse intercettare i segnali radio che avrebbero dimostrato il tentativo di conquistare le alture del Golan prima dell’entrata in azione di un cessate il fuoco dell’ONU. Le frequenze radio della Liberty vennero disturbate e la nave attaccata da aerei e torpediniere. La Liberty riuscì a mandare un segnale e la flotta USA rispose. Si presume che Israele intendesse scaricare le colpe del tentato affondamento della Liberty sull’Egitto, e che essendo stati scoperti durante l’azione, furono costretti ad ammettere le colpe. Poi si corressero, dicendo che avevano scambiato la Liberty con una nave egiziana. Questo non può essere creduto perché prima dell’attacco fecero un’attenta ricognizione. Chiaramente gli israeliani volevano uccidere statunitensi per raggiungere uno scopo politico. Fu fatto in un modo codardo, cannoneggiando i feriti e le scialuppe di salvataggio. Con amici come questi…
http://www.totse.com/en/politics/us_military/librtspy.html

Nella maggior parte dei casi si deduce dopo l’evento, talora anni dopo, che un’azione è una false flag ma il documento dell’Operation Northwards è peculiare in quanto fornisce in anticipo la prova delle intenzioni degli USA di creare un’azione false flag. Lo scopo era di preparare l’opinione pubblica all’invasione di Cuba. Questo piano non fu messo in atto, probabilmente perché respinto dal presidente Kennedy. Forse per questo venne assassinato.
http://www.gwu.edu/%7Ensarchiv/news/20010430/

L’incidente del Golfo del Tonchino, che dette inizio alla Guerra del Vietnam, è un esempio classico di come viene falsificata l’informazione con lo scopo di incutere terrore, aumentare la tensione e il senso di possesso in tutte le decisione per fare rappresaglia. Il Congresso approvò rapidamente il bombardamento del Vietnam del Nord. Questa semplice falsificazione cambiò il mondo in modo drammatico. Milioni di persone morirono.
http://www.gwu.edu/%7Ensarchiv/NSAEBB/NSAEBB132/essay.htm

Ci sono altri casi che il lettore può trovare ma quelli detti possono essere sufficienti a provare che la percezione che statunitensi non possono avere complicità nell’11/9 è senza fondamento.
Anche se questa percezione non è completamente abbandonata si deve ammettere che in qualsiasi dibattito razionale le osservazioni battono le percezioni. Scartare tutte le prove accumulate sugli esplosivi a causa della percezione deve essere considerato un atto insano.

Conclusioni: Opportunità di una nuova indagine sull’11/9

Un sostanzioso corpo di prove è stato presentato secondo cui le relazioni ufficiali sull’11/9, che prese insieme originano la “spiegazione ufficiale”, non sono corrette. Esse sfidano il senso comune e sono ridicolizzate dal rasoio di Occam. Sono sospette riguardo a chi ne ha tratto beneficio. Contengono gravi nconsistenze e deficienze. Infine sono state dimostrate errate in modo critico grazie al metodo scientifico. Sembra inevitabile ritenere che la spiegazione ufficiale sia un mito attentamente costruito e creato allo scopo di manipolare l’opinione pubblica; questa in gran parte appare presa da questo mito senza aver notato che la rabbia degli USA è stata sviata, come in un gioco di prestigio, da bin Laden e compagni alla nazione dell’Afghanistan. Come ha potuto la ricerca di criminali divenire una guerra e un’invasione di uno stato sovrano?

Questo lavoro è stato scritto assumendo tacitamente che il governo degli USA abbia afferrato le opportunità fornite dalle segnalazioni dell’imminente attentato dell’11/9 e che abbia messo in atto certe azioni come risposta: invece facilitò l’attentato interferendo con la normale sorveglianza e con le procedure delle Forze Aeree, aumentò gli esiti dell’attentato usando esplosivi, e fece tutto questo per perseguire obbiettivi pre-esistenti.

Sarà una considerevole sorpresa per molti venire a sapere che l’FBI nel 2006 ha detto che non vi sono sostanziosi indizi che legano bin Laden all’11/9. Il loro manifesto “Wanted!” per bin Laden non elenca l’attentato dell’11/9. 47
A dir poco ciò significa che l’informazione rilasciata immediatamente dopo l’attentato era intenzionalmente falsa. Si rafforza l’idea che dobbiamo guardare altrove per cercare la direzione e l’istigatore dell’attentato.
http://www.teamliberty.net/id267.html

I mezzi di informazione, immediatamente dopo il crollo, imbottirono l’opinione pubblica della teoria dell’incendio e della gravità.

Il rapporto FEMA seguì questa teoria e passò sopra ai problemi. In quanto sorsero dubbi, vennero alla luce i rapporti della Commissione sull’11/9 e quello del NIST, entrambi manipolati per rafforzare in modo disonesto la teoria ufficiale e mettere i ritocchi finali al mito. La conseguenza della creazione del mito fu che la maggioranza dei cittadini statunitensi rimase all’oscuro sull’impiego di esplosivi, non arrivando a pensare che era necessaria un’inchiesta su chi era coinvolto nel crollo. Dopo lo shock iniziale furono facilmente persuasi che l’invasione dell’Afghanistan era una cosa appropriata, mentre i comunicati ufficiali mantenevano l’inganno. Una simile frode ha portato all’invasione dell’Iraq nel 2003. Altre nazioni sono state trascinate da questa frode in entrambe le guerre.
La mortalità in queste guerre è immensa. [48]

L’attuale uso di armi con uranio depleto causerà morti e deformità per migliaia di anni, fatto che da solo merita di essere considerato un crimine di guerra. [49]

L’esito dell’invasione dell’Iraq e dell’Afghanistan sarà complesso in quanto nel loro interno vi sono gruppi che possono reagire in modo diverso. E’ comunque assurdo l’aver suggerito che l’invasione di queste nazioni musulmane nella “guerra contro il terrorismo” risolverà il problema terrorismo perché ci saranno gruppi che desidereranno cacciare gli invasori ad ogni costo. Se il nostri paese fosse invaso non cercheremmo noi di sabotare gli invasori? Una continua attività imperialistica degli USA porterà come risultato una continuazione degli attacchi terroristici.

Se non si cambia l’odio che il mondo musulmano sente verso l’occidente sarà intenso e persisterà per generazioni. E’ ragionevole affermare che il solo modo per placare questo odio è per il popolo statunitense dire chiaramente al mondo che non fu a causa sua, ma dei loro leader, che iniziarono le guerre, e che lo hanno fatto ingannando il popolo. Il solo modo per ottenere questo è richiedere una nuova indagine indipendente sui fatti dell’11/9 con completo accesso a tutto il materiale tenuto nascosto, e con i poteri di notificare mandati di comparizione, così che i perpetratori possano essere esposti a pagare i conti. Finché non si fa questo non possiamo sapere quali leader erano complici e quali furono onestamente ingannati.

Non è solo una questione di fare la cosa giusta, sebbene questo possa rappresentare un motivo sufficiente, è anche una questione di sicurezza. Sotto la minaccia di un attacco contro l’Iran che porterà ad una nuova guerra, e al possibile impiego di armi nucleari, la posta in gioco è troppo alta.
Dovremmo considerare anche il problema della libertà personale e dovremmo vedere l’esposizione della verità come capace di procurare una forza politica in grado di abrogare la legislazione repressiva passata dall’11/9, molta della quale incostituzionale.

Anche se il lettore giunge alla conclusione, considerate tutte le prove, che esista solo una piccola possibilità che la teoria degli esplosivi sia corretta, non dovrebbe reclamare una nuova indagine indipendente nella vaga possibilità che essa potrebbe porre fine ai sogni di Cheney e Bush, o di chiunque li controlli, per la sua sicurezza, di quella della sua famiglia e di tutto il mondo?

Note finali

1. Storia dei grassi trans: http://www.enig.com/transupdate.html
2. Repressione: http://www.drpasswater.com/nutrition_library/enig2_interview.html
3. Mortalità e regolamenti, Harvard University:
http://www.hsph.harvard.edu/reviews/transfats.html
4. Colesterolo: http://www.westonaprice.org/moderndiseases/benefits_cholest.html
5. Effetti collaterali statine: http://medicine.ucsd.edu/ses/adverse_effects.htm
6. Frode: http://www.freerepublic.com/focus/f-news/559885/posts
7. The International Network of Cholesterol Skeptics: http://thincs.org/public.htm
8. Ampi avvertimenti ricevuti ma apparentemente ignorati o bloccati:
http://www.wsws.org/articles/2002/jan2002/mous-j05.shtml
http://archive.democrats.com/elandslide/petition.cfm?campaign=911
9. Esercitazioni militari simulanti dirottamenti e attentati ad edifici:
http://www.fromthewilderness.com/free/ww3/011805_simplify_case.shtml
10. NTSB: http://www.pilotsfor911truth.org/
11. Acciaio venduto a basso costo all’estero: http://www.china.org.cn/english/2002/Jan/25776.htm
12. Insider trading intorno all’11/9: http://www.hereinreality.com/insidertrading.html
13. Securacom: http://www.commondreams.org/views03/0204-06.htm
14. Rapporto FEMA, sezione 5.7: http://www.fema.gov/pdf/library/fema403_ch5.pdf
15. NIST commissiona un contratto all’ARA per stabilire come le fiamme hanno causato il crollo del WTC7. E’ curioso che il loro studio sia ristretto ai piani 8-46. Questo edificio crollò alla rovescia, come nella demolizione controllata, così è chiaro che il crollo iniziò sotto il piano 8. Questo contratto non riuscì a produrre un risultato comprensibile e deve essere visto semplicemente come un sistema per guadagnare tempo.
http://wtc.nist.gov/solicitations/wtc_awardQ0186.htm
16. Studio dell’accelerazione del tetto del WTC7:
http://journalof911studies.com/volume/200611/911-Acceleration-Study-Proves-
Explosive-Demolition.pdf
17. Testimoni oculari delle esplosioni: WTC7:
http://www.prisonplanet.com/articles/june2007/190607interview.htm
Le Torri:
http://www.journalof911studies.com/articles/Article_5_118Witnesses_WorldTrade
Center.pdf
18. FOI: http://www.rcfp.org/news/2005/0328-foi-firefi.html
19. Robin Cook discute la “Guerra al terrore”, al Qaeda:
http://www.guardian.co.uk/terrorism/story/0,12780,1523838,00.html
20. Morti civili: http://www.theage.com.au/news/world/british-officers-blameus-
for-afghan-deaths/2007/08/09/1186530530524.html?page=2
21. Protezione dei Sauditi: http://www.truthout.org/cgi-bin/artman/exec/view.cgi/37/9920
http://www.footnote.tv/f911chap3-3.html
22. Incontro del 10 Sett 2001: http://en.wikipedia.org/wiki/Bin_Laden_family
23. Offerta dei Talebani: http://answers.google.com/answers/threadview?id=582916
24. CNN, Osama nega un suo coinvolgimento:
http://archives.cnn.com/2001/US/09/16/inv.binladen.denial/
25. Osama prende posizione sull’attentato (video):
http://www.youtube.com/watch?v=dls5JTD-uG0
Lunga intervista, 28 Sett: http://www.public-action.com/911/oblintrv.html
26. Video falso del 2001: http://www.whatreallyhappened.com/osamatape.html
http://911research.wtc7.net/disinfo/deceptions/binladinvideo.html
http://www.infowars.net/articles/february2007/190207Osama_tape.htm
27. Inganni alla CNN: http://archives.cnn.com/2001/US/12/13/ret.bin.laden.videotape/
28. Un tappeto di bombe: http://www.atimes.com/c-asia/CK20Ag01.html
29. Ruppert sull’esito delle elezioni di medio-termine del 2002:
http://www.fromthewilderness.com/free/ww3/110602_elections.html
30. NIST NCSTAR 1-3, temperatura acciaio, vedi pag. xli:
http://wtc.nist.gov/NISTNCSTAR1-3.pdf
31. Scarsa identificazione del DNA: http://http-server.carleton.ca/~gcarmody/sci054e.htm
http://911research.wtc7.net/cache/wtc/evidence/newsau_1000neverided.html
32. Alta identificazione del DNA (100%) in uno schianto aereo:
http://www.springerlink.com/content/16yc0cjkqtlb3x6k/
33. Deutsche Bank Building. “Nel 2002, più di un anno dopo gli attentati, una quantità di resti umani mummificati furono ritrovati all’interno dell’edificio. I resti furono proiettati dalle esplosioni attraverso la Liberty Street.”:
http://en.wikipedia.org/wiki/Deutsche_Bank_Building
34. NIST NCSTAR1. Pag. 90, stabilisce che 10 colonne centrali furono danneggiate, come se la cosa fosse stata osservata. Tale osservazione era impossibile, ciò rappresenta chiaramente solo una necessità per forzare la simulazione e ottenere il crollo (argomento circolare):
http://wtc.nist.gov/NISTNCSTAR1CollapseofTowers.pdf
35. Errori nella simulazione NIST: l’acciaio riguadagna forza:
http://www.nist.gov/public_affairs/ncstmin_oct19-20.htm
36. NISTNCSTAR 1-5E, picco di calore a 10-20 minuti:
http://wtc.nist.gov/NISTNCSTAR1-5E.pdf
37. Metallo fuso: http://georgewashington.blogspot.com/2005/12/why-was-theremolten-
metal-under.html http://www.youtube.com/watch?v=8X5F5PttzJY
38. Immagini aeree dell’USGS sulla temperatura al suolo:
http://pubs.usgs.gov/of/2001/ofr-01-0429/thermal.r09.html
39. Come un forno…: http://video.google.com/videoplay?docid=2501925614149874222
http://www.youtube.com/watch?v=3U_GISl3aAA&mode=related&search=
40. FEMA Appendice C: http://www.fema.gov/pdf/library/fema403_apc.pdf
41. Termite: http://en.wikipedia.org/wiki/Thermite
42. Nano termite

43. NCSTAR 1-5A Cap. 9: http://wtc.nist.gov/NISTNCSTAR1-5A_chap_9-
AppxC.pdf
44. L’alluminio fuso è argenteo alla luce del giorno:
http://www.stj911.org/jones/experiments_NIST_orange_glow_hypothesis.html
45. Journal of 9/11 Studies: http://journalof911studies.com/letters.html
46. Attacchi all’antrace: http://www.freefromterror.net/other_articles/gov_anthrax.html
47. Poster “Wanted!”: http://www.fbi.gov/wanted/terrorists/terbinladen.htm
48. Morti: http://mwcnews.net/content/view/13296/42/
49. Uranio depleto: http://www.greenleft.org.au/2003/546/29939
http://www.commondreams.org/headlines03/0330-02.htm

25 agosto 2007
Fonte: journal911studies.com
Link: www.journalof911studies.com/volume/2007/LeggeConspiracy&Myth7.pdf
Traduzione di www.comedonchisciotte.org

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