La connotazione della meditazione di Nietzsche sta tutta qui: ciò che è stato vero per millenni era falso e nessun’altra verità assoluta può essere costruita, se non come prospettiva e come imposizione di una volontà di potenza. Ma il vero in quanto tale non può più sussistere.
Tutte le attività artistiche sembrano ormai prodotte da un colorificio, o da fabbriche di rumori assordanti, o peggio ancora da una discarica di rifiuti: tutto è insensato e caotico; il brutto domina.
Scrive Anders che le musiche di oggi danno il via a balli ripetitivi che replicano il ritmo delle macchine: “La loro sincope è elevata a principio”. Il corpo si oggettiva nel movimento proprio degli automi.