Durante gli anni di allucinazione pandemica il quotidiano LaVerità ha espresso una preziosa voce dissonante rispetto al coro di servi del regime. Oggi tuttavia si ostina a mantenere una linea editoriale di politica estera vergognosamente mistificatoria, sempre più appiattita su posizioni filo-atlantistiche/governative. Tra i suoi redattori ci sono firme di valore che si sono distinte per aver raccontato la realtà con equilibrio e onestà intellettuale. Perché tacciono?