E, tuttavia, l’immigrazione deve essere combattuta e non favorita, contro la tendenza dominante delle sinistre che hanno abbandonato la lotta per la difesa dei lavoratori e degli oppressi per aderire al mito del sans-papiérisme favorito dalle stesse logiche deterritorializzanti del Nomos dell’economia.
Nella sua logica generale, l’immigrazione è oggi promossa strutturalmente dal capitale e difesa sovrastrutturalmente dalla “retorica del migrante” propria delle sinistre antiborghesi e ultracapitalistiche. L’odierno regno animale dello spirito necessita dell’esercito industriale di riserva dei migranti per poter distruggere i diritti sociali ancora sussistenti, annientare la residua forza organizzativa dei lavoratori e abbassare drasticamente i costi del lavoro. Il capitale non mira a integrare i migranti: aspira, invece, a disintegrare, tramite i migranti, i non-migranti, riducendo anche questi ultimi al rango dei primi.
Di più, l’esaltazione acritica dei migranti, in stile lacrimevole e compassionevole e non più rivendicativo e insurrezionale, serve a legittimare la deterritorializzazione, ossia – ancora una volta – la rimozione di ogni limite al dominio absolutus del capitale. L’inconfessabile obiettivo del monoteismo del mercato – occorre insistervi – non consiste nel portare i migranti al rango dei cittadini, ma nell’abbassare al livello dei migranti i cittadini degli Stati nazionali, privi dei diritti, della coscienza oppositiva e di una lingua con cui articolare le loro richieste di integrazione e riconoscimento. Figura pienamente inscrivibile nel registro dell’egemonia padronale, l’immigrazione si pone, pertanto, come uno strumento dei dominanti nella lotta di classe. Alimentando traffici di esseri umani ridotti a merci e biechi interessi padronali, l’esercito industriale di riserva dei migranti rappresenta un immenso bacino di manodopera a buon mercato, peraltro estranea alla tradizione della lotta di classe: permette di esercitare una radicale pressione al ribasso sui salari dei lavoratori, spezza l’unità – ove essa ancora sussista – nel movimento operaio e, ancora, consente ai padroni di sottrarsi ai crescenti obblighi di diritto al lavoro.
Cosapevole del brillante successo del pensiero debole di Vattimo, Fusaro tenta di propinarci un nuovo orizzonte filosofico: il pensiero confuso.
Marx usava la figura dell’esercito industriale di riserva per abbattere l’ordine
borghese perchè i proletari non hanno patria .
I rossobruni al contrario
usano la figura dell’esercito industriale di riserva per difendere l’ordine
borghese e respingere i negher
Come sempre fuori dal coro e ineccepibile, l’analisi è pressochè perfetta.
Sono considerazioni banalotte, è una cosa chiara da tempo che i migranti servono al turbocapitalismo, e che il politicamente corretto è l’arma finale del pensiero unico padronale.
Sono comunque tutte chiacchere a vuoto, l’unica soluzione al problema non è combattere l’immigrazione, che è un concetto senza senso alcuno, oltre che storicamente dimostrato impossibile sul piano pratico*, ma combattere il lavoro nero.
L’unica soluzione al problema è eliminare l’illegalità sul lavoro, se non esistesse il lavoro nero non esisterebbe nemmeno l’immigrazione clandestina, ma sono concetti elementari, troppo terra terra per essere al centro dell’analisi dei filosofi.
Un altro discorso sono i profughi, ma il Nostro non li distingue, allo stesso modo di un Salvini, questi profughi ci tocca accoglierli, visto che li generiamo a milioni con le guerre ad minchiam, magari costringendo i nostri amici europei ed i fratelli USA a farsene carico: visto che sono cosi solerti a bombardare assieme a noi, che raccolgano i cocci dopo che sfasciano le nazioni.
*che deterrente può fermare un ragazzo che si imbarca su un canotto verso l’ignoto ? di cosa potrebbe avere paura ? La disperazione attiva forze incomprimibili.
Non c’è niente di più ridicolo che cercare di ridicolizzare chi descrive la realtà. Specialmente quando fa male. Peraltro senza nemmeno dimostrarne l’infondatezza
Ma che pensiero confuso? Fusaro è stato chiarissimo e ti dirò, ciò che ha scritto, coincide al 100% col mio pensiero, formatosi compiutamente tra l’altro anni prima dell’articolo stesso. La tua malafede si fede da anni luce di distanza.
"l’unica soluzione al problema non è combattere l’immigrazione, che è un concetto senza senso alcuno, oltre che storicamente dimostrato impossibile sul piano pratico*,"
coincide al 100% col mio pensiero
Il modo più efficace di risolvere un problema è eliminarne la causa.
"Esisteranno pure tecniche e tecnologie militari per far tornare indietro sti barconi". La miglior tecnica militare per ottenere questo è la ritirata.
Non c’è alcun esempio al mondo di contrasto all’immigrazione di successo realizzato con muri e frontiere "fisiche" o respingimenti, e poi il grosso dell’immigrazione clandestina non arriva dai barconi.
L’unica soluzione è la legalità del lavoro, anche se ormai lo svuotamento dei diritti del lavoro è costante, una legione di immigrati sono fuori anche dalle leggi sfruttatorie attuali.
Sui raccoglitori di pummarola a 2000 euri, hai aperto un vasto fronte, che prevede una ridiscussione a 360° del valore delle cose, non solo del lavoro, altrimenti non può funzionare in alcun caso, ad iniziare dal tuo esempio gli immigati resterebbero senza lavoro, ma molti non potrebbero farsi lo spaghetto al pomodoro perchè troppo caro, anche se ci sarebbero margini per tutelare i consumatori, ad esempio eliminando la mafia dai mercati agricoli e dai trasporti.
Ogni volta che si affronta uno dei grandi problemi che attanagliano il presente ed il futuro prima o poi si arriva al problema della redistribuzione delle risorse e dei redditi, alla fin fine 😉 ad esempio l’estrazione di valore operata sul settore primario dalla distribuzione è vergognosa almeno quanto quella delle banche sul fronte finanziario, sono parassitismi endemici, operati da una esigua minoranza sul tessuto dell’economia, quanto questa era in espansione queste zecche non facevano troppi danni, ma ora che abbiamo sbattuto il muso sui limiti della "crescita" orizzontale dei consumi diventano esiziali.
Bisogna cercare di essere profondi, di muovere il nostro pigro pensare, per comprendere il pensiero automatico del Fusaro, che e’ piu’ pericoloso delle sue tesi in se’ stesse.
Bravo Tonguessy, sprazzi luminosi i suoi, della vera mitica sinistra.
Ma piu importante della "sinistra" e’, prima, difendere il vero spirito delll’uomo, solo allora possiamo dargli il colore e il nome che vorremo.
Ma quale ignoto. Evitiamo la retorica stupida. Si imbarca verso le unita’ della marina italiana che gli fanno comodamente da taxi spesato.
Finchè ci sono filosofi e politici che cavalcano l’onda postmodernista la vedo dura. Bisognerebbe almeno decifrare cos’è sinistra e cosa non lo è. Cos’è capitalismo e cosa non lo è. La postmodernità si fonda sulla ploriferazione dei concetti aderenti ad un solo indentificativo (ridondanza di significati). Fusaro con i suoi "borghesi anticapitalisti" e "sinistre che abbandonano lavoratori ed oppressi" sta dando manforte a questa deriva neoliberista, sta cioè favorendo il disegno postmodernista, legato alla trasformazione del capitalismo.
Che c’entra l’internazionalismo marxista con i problemi dovuti all’immigrazione? Non vedo nessuna incoerenza nella posizione del Fusaro. Al contrario, c’e’ molta confusione nella testa di questi che si crogiolano in cuor loro per l’immigrazione di massa. Nel retro della loro testa pensano ancora che favorisca la futura rivoluzione proletaria, per cui tanto peggio, tanto meglio. Inutile spendere parole per ridicolizzare tali idozie.
I rossorossi usano l’esercito dei negher per abbattere l’ordine borghese. (Nella loro testa, pero’)
Per me e’ troppo profondo
Se consideri Banale il discorso di Fusaro, sta bene in un contesto universale dove tutto diventa banale, anche il tuo di discorso. Estirpare il lavoro nero e illegalità non e’ meno banale del discorso di Fusaro. Come a dire se il mondo fosse un paradiso non ci sarebbe l’inferno, perchè presuppone una buona fede nell’autorità che non esiste, e fondamentalmente e’ esistita poco, come a dire, basterebbe che i ladri non rubino, vedi allora la banalità quanto e’ relativa come concetto.
Di sicuro la confusione è utile nel senso che hai inteso tu.
Richard Coudenhove Kalergi
PanEuropa – 1923
Nuova edizione
PanEuropa
Un grande progetto per l’Europa unita
il cerchio – 2006
"L’uomo del futuro sarà di sangue misto. La razza futura
eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani,
sostituirà la molteplicità dei popoli, con una molteplicità di
personalità."
Coudenhove Kalergi è uno dei padri fondatori dell’EU
ha ricevuto il premio Carlo Magno (l’elenco dei vincitori è illuminante)
http://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Carlo_Magno [it.wikipedia.org]
Direi che il suop piano procede alla grande .
Questo non è lo scopo che si prefigge Fusaro, nè tale scopo interessa alle elites. La postmodernità si fonda sull’equivoco che vuole i popoli altrettanto interessati alla confusione che le elites, mentre è fin troppo ovvio che gli interessi siano contrapposti.
Non mi basta il commento che ho scritto prima, ne voglio scrivere un altro, sulla difformità interpretativa di Fusaro.
Lo so, è per questo che non ti rispondo, non capiresti.
Non è retorica è la realtà, in migliaia muoiono in questi tentativi disperati, la marina per salvarli deve prima vederli e anche quando li vede deve averne la possibilità, ed anche quando li ripesca il destino è comunque quello di una detenzione a tempi indeterminato in campi sempre più simili a prigioni.
Ormai in certi fondali non pescano nemmeno più a strascico per evitare di imbarcare resti umani.
La vera retorica è pensare che si possano reprimere questi flussi senza estinguerne i motori principali.
Il moore principale e’ che sanno che saranno comunque accolti. Se sapessero che vengono rimandati indietro non butterebbero migliaia di dollari per un viaggio inutile.
Non so quale siano i motori che ha in mente. Inferendo ipoteticamente, sottolineo che e’ completamente inutile tirare in ballo problemi planetari che non sono ne’ di competenza ne’ alla portata dello Stato italiano.
Banale rapportato al calibro di Un Fusaro, dal quale uno si aspetta qualcosa, vista l’aura del personaggio, ma hai ragione, più che banali sono considerazioni ininfluenti o errate.
Fusaro intanto sembra non aver compreso che la compressione dei diritti del lavoro è un portato automatico della globalizzazione della finanza e del commercio*, l’immigrazione in questo quadro è una conseguenza necessaria, un flusso che non trova ostacoli opponibili dalle legislazioni dei singoli paesi, tantomeno è favorita o sfavorita da un "clima" o da una "retorica" come quello denunciato nello scritto.
Quando parla di legittimazioni ed agevolazioni di una certa "sinistra" parla di cose che sono del tutto ininfluenti sull’immigrazione, non alterano di uno iota i flussi.
Anche se si costruissero muri alla Salvini dappertutto e si iniziasse a sparare sui barconi perdurando la mancanza di controlli sulle condizioni del lavoro ci sarebbe immigrazione clandestina.
Non è un mio pensiero, ma la semplice analisi di quanto è accaduto ed accade, pensiamo alla frontiera USA Messico, costruiscono un muro e aumenta l’immigrazione, come mai ?
E comunque mi sembra che Fusaro utilizzi gli argomenti per fini tutti suoi, senza il rispetto dovuto alle varie tematiche che tocca.
Non ho antipatie per FUsaro, men che mai per la Filosofia, tantomeno per le "semplificazioni" sono abbastanza ignorante ormai da sapere che la realtà delle cose è spesso controituitiva e lontana dal "buon senso" 🙂
Era da qualche tempo che non sentivo più parlare dei fantomatici rossobruni da parte di qualche sinistronzolo. Mi cominciavo a preoccupare!
eccezionale Fusaro
Mi permetto d’intrufolarmi.
Sostenere che l’immigrazione sia effetto collaterale della globalizzazione finanziaria e commerciale e’ corretto quanto sostenere il contrario dal momento in cui in epoche passate pur in assenza di dette globalizzazioni il fenomeno di transumanza fu altrettanto presente.
Si confronti al fenomeno immigrazione quello delle delocalizzazioni della produzione al fine di introdurre un ulteriore paradigma. Caso, questo, in cui ad immigrare non e’ il lavoratore ma bensi’ il lavoro, fermo restando che l’attribuzione di causa, o in un ipotesi maggiormente plausibile: con-causa, del fenomeno delocalizzazione sia ascrivibile alla globalizzazione.
Il tutto per sottolineare come vi sia il forte rischio che la radice della questione, si’, si manifesti attraverso fenomeni quali quelli descritti ma non esclusivamente e non necessariamente.
Mi chiedo quindi se sia cosi’ errato ipotizzare un fenomeno globalizzante, gestito politicamente, capace di contenere fenomeni quali l’immigrazione-emigrazione, l’impauperimento salariale, l’imbarbarimento sociale. Qualcosa mi dice che non lo sia e mi spinge quindi ad attribuire la causa di tutto cio’ all’avidita’, carattere, questo, capace di sedere in qualsivoglia scenario.
"capace di sedere in qualsivoglia scenario"
nel senso proprio che a prescindere da tutto ‘sti cornuti ci hanno sempre culo, o comunque se lo comprano facile.
Infatti, lo stato italiano è prmai su Marte 🙂
Mi duole dirlo Tong perchè hai la mia stima, ma questa volta ad essere un po’ confuso sei tu. Ti hanno toccato mamma sinistra e sei partito…
ridicolizzare Fusaro … mi sembra indiscutibile … poi va bè non tutti
purtroppo riescono ad apprezzare l’ironia , soprattutto quando è intelligente
… tu ad esempio mi sembri in difficoltà , visto che sostieni che
Tonguessy non spiega "l’errore argomentativo dell’autore, a parte aver
offeso mamma sinistra" … eppure Tonguessy si è espresso in
italiano…
"1) Fusaro parla a lettori che o erano, o sono ancora di
sinistra. Gli altri non sanno manco chi sia"
Fusaro ha una rubrica
fissa su RadioPadania …
Mi è molto chiaro ciò che Fusaro dice. Che faccia riferimento ai lettori di sinistra non ne sarei così sicuro, visto che parla di "sinistre che hanno abbandonato la lotta per la difesa dei lavoratori e degli oppressi". Non mi pare che il suo sia un invito a compattare le fila con l’auspicio che prendano le difese di lavoratori e oppressi, quando a romperle (il tuo punto 1), visto che comunque ormai le vecchi distinzioni politiche sono demodé.
Non ha nessuna rubrica fissa.
Forse non una rubrica fissa , ma viene molto pubblicitato e ospitato da
LaPadania e da RadioPadania :
https://it-it.facebook.com/salviniofficial/posts/10152251456348155
http://www.lapadania.net/Detail_News_Display?ID=5022 [www.lapadania.net]
come
da tanti altri organi d’informazioni dell’estrema destra … cerca in rete… ed
è giusto che sia così : esalta l’ordine borghese , i valori
della famiglia tradizinale , della religione , dell’autorità ,
dell’identità nazionale , della tradizione e via via
fascisteggiando…. Dio , Patria e Famiglia …
http://www.west-info.eu/it/dove-il-mare-non-e-nostrum/
Il primo link che hai postato è un annuncio di Salvini che risale al 10 luglio. C’è poi stata quell’intervista? Forse sì o forse no. In rete non ve n’è traccia, m anche se ci fosse, è un episodio, non una "rubrica fissa".
A spadaccí ma Fusaro non é "levista" ?
"il pensiero unico è stato partorito nelle sedi dei think tank neocon, ovvero della destra conservatrice americana"
http://www.treccani.it/enciclopedia/neocon/
http://pecorarossa.tumblr.com/post/100414032464/e-ora-che-la-lega-ha-riempito-piazza-duomo-che-si-fa
Bene, accetto la critica ma credo che il tuo secondo commento un po’ smentisca il primo. Nel caso: potresti mettere il link sui neocon trozkisti?
:-DDDDDDDD
Ho scritto peggio del solito evidentemente, vediamo se riesco a peggiorarmi.
il punto principale è confutare Fusaro, il quale pensa che i flussi migratori siano utilizzati per comprimere i diritti residui dei lavoratori, ma questo non è semplicemente vero, la reale comparazione al ribasso è stata operata con la globalizzazione finanziaria ed economica, senza uno standard comune di valutazione delle economie "esterne", concetto che comprende ma non si risolve nella tutela ambientale. Giustamente tu ricordi che con la delocalizzazione il capitale per prima è "emigrato", proprio per dare subito sostanza a questo vantaggio competitivo che ha sempre avuto sul lavoro, ovvero quello di essere per sua natura globale.
La finanza, infatti, ha iniziato a ragionare globale con i satelliti nei 60, mentre il resto dell’economia reale ha dovuto attendere la rivoluzione digitale vent’anni dopo, per avere una vera dimensione globale, con l’abbattimento sostanziale di barriere all’entrata tecnologiche e logistiche.
L’emigrazione, in senso lato, è tipica degli ominini da almeno 1.800.000 anni su scala mondiale, quindi restringiamo il campo ai flussi attuali clandestini, anche se qui c’è un artifizio legislativo, che trasforma in clandestina gente che in realtà non avrebbe in effetti tale condizione, visto che lavora e produce come tutti gli altri.
La globalizzazione ha aperto nuove strade, con esiti alterni, l’abbattimento di tante barriere e l’indiscusso sviluppo di tante realtà regionali, in Asia ed in Africa ha portato alla possibilità di emigrare masse che prima erano del tutto avulse da questi movimenti, in meno di una generazione è stato un po come dare un calcio ad un formicaio.
Oggi Fusaro vede l’immigrazione come un problema, ma in realtà è una enorme risorsa, anche oggi ai tempi della crisi, per una serie infinita di motivi le problematiche negative dell’immigrazione, anche quella clandestina, viste sul piano economico e allungando l’orizzonte oltre un palmo dalla pancia, sono inferiori di gran lunga a quelle positive.
E poi mi piacerebbe che oggi un filosofo si interrogasse sul perchè nel Sud i morti hanno superato i nati, che forse aiuterebbe lui e noi a capire anche altre cose.
🙂
E io ti controinvito al mio paese, ci sono forse piu’ immigrati che locali.
Spadacci’, dalle parti mie si mangia benissimo!
Sui neocon trotskisti c’era un articolo di Bifo di anni fa, ne ho traccia qui (nel senso che lo cito): http://trumanb.blogspot.it/2007/10/rivoluzionari-di-destra-e-conservatori.html
però rekombinant non è più attivo. Da qualche parte comunque dovrei riuscire a rimediarlo se vuoi.
Che tristezza…
Guardate che la luce che si intravede in fondo al tunnel non e’ l’uscita. E’ il rapido che ci viene addosso. Il binario e’ unico e non esistono marciapiedi.
Il Capitalismo? E quale capitalismo? Il Capitalismo ha 2 secoli, l’immigrazione di massa 20 anni. Come si fa a fare discorsi cosi’ generici al limite della inconsistenza? Tanto vale prendersela coi fabbricanti dei mezzi di locomozione.
Come sempre mi trovo basito nel vedere come Fusaro riprende posizioni che cerco di trasmettere anni, senza molto successo.
Come sempre mi trovo basito nel vedere come condivida la stessa difficoltà nel farsi comprendere.
Eppure non dice cose straordinarie: qualcuno mi può spiegare cosa c’è di straordinario nel partire a chiedersi come difendere quei diritti che dovrebbero essere dell’uomo e non "ad personam"?
I padri della costituzione non si facevano tante pippe mentali, avevano ben chiaro che i diritti umani potevano SOLO essere universali, anche se in verità mantennero escluse molte categorie più fragili (come le donne al voto).
Come riuscire ad accettare l’indignazione perché B. si è fatto leggi su misura, però non indignarsi per leggi su misura a seconda dello stato di provenienza? Come non vedere la difficoltà di difendere (giustamente) i confini da un assalto di disperati e allo stesso tempo arginare la demolizione dello stato di diritto? Come è possibile tenere mentalmente separare la responsabilità dell’impatto che noi come cittadini di questo paese abbiamo sulla condizione dei disperati che ci invadono? Non abbiamo forse appoggiato noi la distruzione della Libia per volere della Francia?
In ultimo, come evitare di ipotizzare una connessione diretta e manipolatoria precisa e studiata a tavolino, tra la condizione del lavoro, l’informazione e la gestione della politica dell’immigrazione?
Per me tutto questo rimane davvero incomprensibile. Ma come ripeto ormai da tempo, non si può ragionare con gli asini, si può solo imparare a ragliare.
"Il compito di Fusaro è proprio quello: creare conformità."
Scusa, qual è secondo te la causa?
Ottime argomentazioni Cataldo.
Prova ulterore del fatto che se ci spoglia di qualsivoglia sovrastruttura preconcetta camuffata da "problematica evidente" (in italiano i "negher") si ravvisano le reali motivazioni alla base di determinati fenomeni.
Nel calderone ci butto le lugubrazioni del fusaro concernenti "lassinistra", parola oramai svuotata e puntualmente utilizzata quale argomento civetta.
Ribadisco in fine quanto ho gia’ sostenuto: l’avidita’.
Questa e’ capace di ammorbare qualsivoglia scenario.
Un esempio interessante potrebbe essere quello di confrontare tra loro i diversi intendimenti su di un medesimo argomento, diciamo "europa".
Non molto temo fa eleuthera ha pubblicato una raccolta cronologica di scritti politici di Camus nel quale l’autore nell’arco di vent’anni se non erro affronta l’argomento sopracitato.
Bene, sfido chiuque a trovare le tare presenti nel pensiero di Camus quando auspica ad un europa unita, chiaramente evitando di decontestualizzare il tutto dal momento in cui tali ragionamenti son stati coagulati, leggasi dopo guerra. Altresi’ si presterebbe Spinelli ad omologa analisi.
Eppure, cio’ che l’europa e’ quale organo sovrastatale e pseudo politico e’ oggi giorno sotto gli occhi di tutti. Il giochino consiste, infatti, nel non mischiare o finire col tentar di confutare le analisi di Camus utilizzando quali esempi le modalita’ con cui l’europa si manifesti oggi. Non so se son riuscito a spiegarmi, ho provato a rileggermi ma non mi son capito 🙂
Poi chi cazzo sia ‘sto Camus manco me lo ricordo precisamente.
haha.
Le righe di Fusaro sono lineari e cristalline.
I rossi-rossi cosa propongono, invece, al di là del Boldrinesque coi soldi di Pantalone?
Vieppiu’ di che gioire nell’aver a disposizione un vocabolario farcito di buchi neri che vanno dalla B di "buonista" alla S di "selfie".
Congratulazioni.
Se illuminassi anche noi, in poche righe …
E’ esercizio sciolto dell’uso dei tempi verbali in cui la e copula sa far di schiena al gerundio per buona pace dei congiuntivi.
Stattene nell’altrouniverso!
Ti ringrazio per aver riesumato dall’Oblio Camus, l’arte è sempre una profezia preterintenzionale, in questa sua funzione di Tiresia dei noialtri lo vedo accanto a Pasolini, per motivi diverissimi, ma uniti dalla capacità anticipatoria.