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DI JOHN KAMINSKI

The cat is out of the bag now. (Letteralmente: il gatto è scappato dal sacco!)

È successo quasi per caso, come avviene per la maggior parte delle rivelazioni. Ed è vista dalla maggior parte del mondo come la più rivoltante delle atrocità Americano/Israeliane degli ultimi anni, sebbene sia difficile stilare un elenco visto il livello e la frequenza di atti barbarici che vengono commessi regolarmente da quegli opulenti automi che amano definirsi bravi ragazzi.
Eppure ormai tutti possono vederlo, a parte i comatosi cittadini Americani , accecati dei loro media Orwelliani e istupiditi da diete demenziali composte da veleni mentali e fisici.
Perciò, permettetemi di dirlo ancora una volta, per quei codardi che ancora sostengono che stanno vivendo nella Nazione più libera della Terra, ma rifiutano assolutamente nella loro silenziosa ignoranza di vedere il sangue che stanno spargendo. Nessun paese che tolleri la tortura intenzionale può essere preso sul serio, per nessuna ragione.Il primo segnale arrivò grazie a “Un avvertimento per i guidatori di auto” di Imad Khadduri’s, scritto in Arabo e pubblicato su www.albasrah.net l’undici di Maggio. Il dispaccio fu rapidamente ripreso da due dei più veritieri e affidabili siti web di news, www.uruknet.info, che tendo a leggere tutti i giorni, e www.globalresearch.ca, che cerco di leggere ogni settimana, dato che offre meno attualità e più esami analitici delle notizie. Personalmente considero questi due siti essenziali per rimanere aggiornati con le vere notizie dal mondo, e ovviamente ve li raccomando caldamente.

Khadduri (nella foto a sinistra) ha raccontato una truffa che apre una finestra che consente di vedere chiaramente chi sta perpetrando tutta questa violenza in Iraq, apparentemente inesplicabile. Oltre al tentativo Americano di pacificare una nazione oltraggiata e violentata attraverso una distruzione che ha del demoniaco, e oltre al tentativo Iracheno di resistere a questa  invasione totalitaria da parte di un conquistatore straniero, vi sono innumerevoli atti di violenza che semplicemente non possono essere compresi tramite spiegazioni logiche.

Voglio dire, quando una moschea salta per aria e gli Americani accusano i terroristi Islamici, siano Sciiti o Sanniti, questo non ha alcun senso. I Mussulmani non hanno mai fatto saltare per aria le loro case o i luoghi di culto. Oppure, quando dei reporter favorevoli alla causa della libertà per l’Iraq o solamente a generali principi di giustizia internazionale, vengono improvvisamente assassinati e la colpa viene sempre addossata a immaginari estremisti Islamici il cui punto di vista è supportato da tali scrittori, come si può ragionevolmente credere che sia opera di Mussulmani, anche se questo è quello che la stampa Sionista Americana e il governo continuano a ripetere con insistenza.

Perciò, chi sta portando avanti questa serie di atti criminali? Come se non lo sapessimo…

Il pezzo pubblicato da Khadduri suonava così:
“Alcuni giorni fa, un posto di blocco Americano ha confiscato la patente di guida a un automobilista e gli ha ordinato di presentarsi presso il campo militare Americano presso l’aeroporto di Baghdad per un colloquio, al fine di riavere la sua patente di guida. Il giorno dopo, il guidatore si recò al campo e fu fatto entrare con la sua auto. Fu fatto accomodare in una stanza per un interrogatorio che durò mezz’ora. Alla fine dell’interrogatorio l’ufficiale Americano gli disse: ‘OK, non c’è niente contro di te, ma tu sai che ora l’Iraq è uno stato sovrano e deve badare alle proprie pratiche. Per questo motivo abbiamo inviato i tuoi documenti e la patente alla stazione di polizia di al-Kadhimia, per finire la pratica. Adesso vai là con questa liberatoria, così potrai ritirare la tua patente. Alla stazione di Polizia chiedi di Hussain Mohammed, che ti sta aspettando. Vai là velocemente, prima che finisca il suo turno di lavoro”.
L’autista se ne uscì rapidamente, ma ben presto si allarmò, aveva la sensazione che la sua auto contenesse un carico pesante e inoltre si era insospettito per un elicottero che volava basso sopra la sua auto, come se lo stesse seguendo. Fermò l’auto e la ispezionò con attenzione. Vi trovò quasi 100 kg di esplosivi nascosti nel sedile posteriore e lungo i profili delle porte posteriori.
L’unica spiegazione possibile per questo incidente è che la macchina fu in effetti imbottita di esplosivi dagli Americani, che intendevano destinarla al distretto Sciita al-Khadimiya di Baghdad. L’elicottero stava monitorando i suoi movimenti per testimoniare il previsto “vile attacco da parte di elementi stranieri”.
Lo stesso scenario si ripeté a Mosul, nel Nord dell’Iraq. Un auto fu confiscata assieme alla patente di guida. Il titolare si interessò per riaverla e finalmente ottenne la restituzione dell’auto, ma per riavere la patente gli fu indicato di recarsi presso una stazione di Polizia. Fortunatamente per lui, la macchina ebbe un guasto sulla via verso la stazione di Polizia. Il meccanico che lo soccorse, ispezionando l’auto si accorse che la gomma di scorta era stata riempita di esplosivi.”
Se questi fossero stati i soli esempi di questo tipo che mi sono stati riferiti, li avrei lasciati correre come storie da verificare. Ma non erano i soli esempi.
Mi fu riferita anche la straziante storia di un uomo Iracheno che vide un soldato Americano piazzare una bomba che da lì a poco esplose. Quando lo gridò forte, in modo che tutti sapessero, fu trascinato via e non lo vide più nessuno.

Questa storia è stata riportata da quella che si può considerare la più autentica e scomoda fonte di informazioni dall’Iraq, La straziante “Baghdad Burning: Girl Blog from Iraq,” che viene aggiornata da qualcuna conosciuta solo come Riverbend o Iraqi Girl. Ancora una volta, vi raccomando di seguirla.

Racconta:  “le ultime due settimane sono state violente ….

Il numero di esplosioni nella sola Baghdad è impressionante. Vi sono stati anche diversi omicidi, corpi ritrovati qua e là. È qualcosa di sconvolgente sapere che i corpi spuntano dai posti più inattesi. Molte persone vi diranno che non è più saggio mangiare pesci di fiume, perché sono stati nutriti dai resti umani gettati nel fiume. Questo solo pensiero mi ha causato più di una notte insonne. È come se Baghdad si fosse trasformata in un enorme camposanto.

Gli ultimi corpi ritrovati erano quelli di alcuni religiosi Sunniti e Shia — molti dei quali ben noti. La gente è molto paziente e vi è un’opinione diffusa secondo cui questi omicidi vengono perpetrati per provocare una guerra civile. Ancor più preoccupante è il fatto che sentiamo di gente che viene circondata da forze di sicurezza (Irachene) e che viene ritrovata morta giorni più tardi — evidentemente quando il nuovo governo Iracheno ha deciso recentemente di ripristinare la pena di morte aveva in mente qualcosa di diverso.
Ma torniamo alle esplosioni.

Una delle maggiori esplosioni è avvenuta in un’area chiamata Ma’moun, che è un’area residenziale della media borghesia che si trova nella zona occidentale di Baghdad. È un’area residenziale relativamente calma, con negozi che vendono generi di prima necessità e poco altro. È avvenuta al mattino, mentre i negozi stavano aprendo per iniziare la giornata, proprio di fronte a una macelleria. Immediatamente dopo, abbiamo sentito che un uomo che viveva in una casa proprio di fronte al luogo dell’esplosione era stato portato via dagli Americani, perché, ci fu detto, dopo l’esplosione della bomba, aveva sparato dalla sua postazione a un uomo della Guardia Nazionale Irachena.

Non ho prestato troppa attenzione alla storia — niente di quello che dicevano stava in piedi: un esplosione e un cecchino — una cosa molto anomala. Le notizie interessanti cominciarono a circolare un paio di giorni più tardi. Gente della zona affermava che l’uomo era stato portato via non perché avesse sparato a qualcuno, ma perché sapeva troppo sulla bomba. Si mormora che avesse visto una pattuglia Americana passare dalla zona e soffermarsi sul sito dell’esplosione alcuni minuti prima che questa avvenisse. Poco dopo che la pattuglia se ne era andata, la bomba esplose e fu il caos. L’uomo uscì dalla sua casa, gridando a vicini e passanti che gli Americani avevano piazzato la bomba, oppure che l’avevano vista e non avevano fatto nulla. Fu prontamente portato via.

Le bombe sono misteriose. Alcune di esse esplodono in mezzo a uomini della Guardia Nazionale, vicino alle truppe Americane o alla Polizia Irachena, altre esplodono vicino moschee, chiese, negozi o nel mezzo dei mercati. Una cosa che ci sorprende molto nei resoconti ufficiali è che queste sono inevitabilmente legate ad attentatori suicidi. La verità è che alcune di queste bombe non sono bombe portate da suicidi, sono autobomba che possono essere innescate a distanza o da un timer. Quello che sappiamo è che le tecniche differiscono e apparentemente lo stesso fanno le intenzioni. Alcuni vi diranno che sono opera della resistenza. Alcuni dicono che Chalabi e i suoi criminali sono responsabili di un gran numero di queste esplosioni. Altri accusano l’Iran e la milizia SCIRI (Badir’s Brigade)).

In ogni caso, sono terrificanti. Se sei abbastanza vicino, il primo suono è quello di uno scoppio assordante, mentre quello che segue è il suono di una pioggia di vetri, schegge e altri oggetti taglienti. Poi cominciano i lamenti — il lamento meccanico di una sirena di un’ambulanza improvvisata, assieme al lamento degli allarmi delle auto parcheggiate nelle vicinanze ..e infine il lamento delle persone che tentano di estrarre i propri cari morti e agonizzanti dai detriti.
Poi è successo questo.

Il 13 Maggio 2005, un contadino Iracheno di 64 anni, Haj Haidar Abu Sijjad, caricò il suo raccolto di pomodori sul suo pickup per portarlo da Hilla a Baghdad, accompagnato da Ali, suo nipote undicenne. Furono fermati da un posto di blocco Americano a fu chiesto loro di scendere. Un soldato Americano si arrampicò sul cassone del pickup, seguito da un altro alcuni minuti più tardi, e assieme ispezionarono accuratamente i contenitori di plastica riempiti di pomodori, per circa 10 minuti. Haj Haidar e suo nipote ricevettero poi il permesso di procedere verso Baghdad.
Pochi minuti dopo, il nipote disse all’uomo che aveva visto uno dei soldati americani inserire un oggetto grigio grande come un melone dietro, tra le casse di pomodori. Il signor Haj immediatamente inchiodò sui freni e fermò l’auto a lato della strada, ad una distanza relativamente sicura dal posto di blocco. Trovò una bomba a tempo con l’orologio che ticchettava tra i suoi pomodori. La riconobbe immediatamente, dato che era stato un soldato. Preso dal panico afferrò suo nipote e si allontanò dall’auto. Poi, realizzando che l’auto era il suo unico mezzo di lavoro, tornò indietro, prese la bomba e la rimosse con terrore. La tirò poi in una profonda trincea a lato della strada, trincea che era stata scavata ai lati della strada dai soldati Iracheni due anni prima, in preparazione della guerra.
Al suo ritorno da Baghdad, notò che in effetti la bomba era esplosa, uccidendo tre pecore e ferendo il loro pastore ala testa. Ringraziò Dio per avergli dato il coraggio di tornare indietro a rimuovere la bomba, e per la fortuna che ebbe nel non essere notato dai soldati Americani mentre si arrestava improvvisamente e poi si liberava della bomba.
“Il loro intento era farla esplodere a Baghdad per poi archiviare l’esplosione come il lavoro di ‘terroristi’, o ‘ribelli’ o di quelli che si autodefiniscono la ‘Resistenza’.

Ho deciso di smascherarli e ho chiesto al vostro reporter di portarmi a Baghdad per raccontarvi l’intera storia. Devono essere smascherati, ora che vogliono seminare la confusione in Iraq e minare la Resistenza dopo aver fallito di sconfiggerla militarmente.

Non dimenticate di menzionare il mio nome. Io non temo nessuno, a parte Dio, dato che sono un seguace di Muqtada al-Sadir.”

Il retroterra e l’ammissione di colpa per tale satanica messa in scena erano stati chiaramente indicati da un pezzo di Frank Morales su globalresearch.ca: “Lo Stato Provocatore: la CIA si muove dietro i “Ribelli” Iracheni e il Terrorismo Globale” che dimostra chiaramente come Donald Rumsfeld disse esattamente quello che sarebbe successo, ed è quello che questi tre episodi dimostrano in modo lampante.

Scrive Morales:

Tornando al 2002, in seguito al trauma del 9-11, il Segretario della Difesa Donald H. Rumsfeld predisse che ci sarebbero stati altri attentati terroristici contro il popolo Americano e la civilizzazione in generale. Come poteva esserne così sicuro? Forse perché tali attacchi sarebbero stati istigati dagli ordini dell’Onorevole Mr. Rumsfeld. Secondo l’analista militare del Los Angeles Times, William Arkin, che lo scrisse il 27 ottobre 2002, Rumsfeld si adoperò per creare un esercito segreto, “una rete di super-Intelligence Support Activity” che avrebbe “messo assieme le operazioni coperte di CIA e militari, informazioni sulle attività di guerra, intelligence, coperture e depistaggi” per rimescolare il pentolone della violenza globale.
Non abbiamo mai avuto la vera storia sui terrificanti tagliatori di teste che decapitarono Nick Berg e altri. Nemmeno abbiamo mai compreso chi uccise i mercenari Americani a Fallujah, fatto che alla fine diede l’avvio a uno dei più grandi massacri della storia. Come pure non siamo mai riusciti a capire se Abu Musab al-Zarqawi è effettivamente una persona reale o l’ennesimo personaggio della farsa Binladensca. Neppure se il sito internet di al-Qaeda, che rivendica la responsabilità per varie atrocità, non sia in effetti condotto dalla CIA.

Provocare questo tipo di violenza inoltre, nasconde ancor di più il sinistro genocidio che gli Israeliani continuano a perpetrare ai danni dei Palestinesi, che è esattamente il suo scopo, come lo è l’intera invasione e distruzione dell’Iraq, come fu il massacro del 9/11 a New York City. Lo scopo di tutti questi deprecabili atti è quello di nascondere quello che Israeliani e Americani hanno continuato a fare contro il mondo Arabo, precisamente schiavizzarlo e distruggerlo.

Non esiste e non è mai esistito il pericolo del terrorismo Arabo. Tutto è stato concepito dai vari Rothschild, Rockefeller, Kissinger, Brzezinski, Bush, Cheney, Sharon, Zakheim, Perle, Wolfowitz, Feith, Abrams e Warren Buffett. Queste persone non sono solo traditori dei loro paesi, ma di tutta l’umanità in generale e dovrebbero essere rinchiusi immediatamente a Guantanamo.

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Lo stesso trattamento andrebbe riservato a ufficiali governativi, media lacchè e normali cittadini che, con la loro complicità o la loro ignoranza, li supportano.
La cosa più importante da capire in queste provocazioni intenzionali intese a boicottare la pace, è comprendere come il sistema capitalistico Americano, ora in mano a miliardari senza alcuna ombra di coscienza, prospera sulla guerra e approfitta della miseria del prossimo.

La criminale minaccia di morte dei neocon ha spinto per mesi sulla nostra assoluta necessità di invadere l’Iran, che alcuni prevedono avverrà in Giugno, e proprio questa settimana, voci di movimenti di truppe nei Caraibi e la chiusura di basi militari in Florida sembrano indicare l’imminente invasione del Venezuela, grande produttore di petrolio.

Il piano generale è creare l’inferno sulla Terra, e ci stanno riuscendo. Con la nostra silente complicità e codarda riluttanza ad opporci e fermare questo comportamento criminale in nome del profitto, siamo tutti accessori dello sterminio di massa e della distruzione della società umana, per non menzionare l’estinzione delle libertà individuali e il diritto Divino di vivere sicuri e in pace nelle nostre case.

Adesso che lo sapete, cosa farete? Sapete bene che se non farete niente, la stessa cosa un giorno accadrà anche a voi.

John Kaminski
Fonte: http://www.thetruthseeker.co.uk/article.asp?ID=3142
24.05.05

Traduzione di MILHO
da: http://Milho.ilcannocchiale.it

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