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La Redazione

 

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STERMINARE GLI ABITANTI DI GAZA

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A cura di Davide
Il 3 Gennaio 2009
46 Views

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DI MIGUEL MARTINEZ
Kelebek

Riprendo dal blog di Uriel la proposta di sterminare gli abitanti di Gaza con il gas (iprite, per la precisione).

Premetto che non mi scandalizzo mai per le opinioni forti espresse in modo chiaro e non ipocrita, e sono sempre contrario alle leggi che reprimono i reati di opinione. Nonché alle demenziali campagne di denuncia contro parole in libertà che appaiono sui blog.

Inoltre, Uriel rappresenta solo se stesso, è un amante dello stile provocatorio e ironico e non è portavoce di nessuno. Evitiamo quindi le letture scandalizzate e le esplosioni di sdegno. Anche le “prese di distanza” e tutto il resto del circo del politicamente corretto.

Né mi interessa polemizzare con l’autore, che esprime spesso idee forti e paradossali in molti campi.

Ma il suo discorso riassume alla perfezione alcuni punti decisivi della nostra epoca.

Prima di tutto, la maniera in cui i media ci presentano le notizie porta inevitabilmente a pensarla come Uriel. Non tutti hanno la faccia tosta di dirlo, ma un certo modo di rappresentare la storia, la scelta dei titoli e delle immagini conduce inesorabilmente a questo esito.

Secondo, tutto ciò che lui dice, i conquistatori l’hanno già detto, dalla metà dell’Ottocento in poi, a proposito dei popoli nativi.  Leggetevi i preziosi libretti di Sven LindqvistSei morto!, Terra di nessuno, diversi – e capirete perfettamente di cosa sto parlando.

Ovunque, nei resoconti di chi conduceva le spedizioni, nei film in bianco e nero, nei primi fumetti, come nei ragionamenti e nelle battute di spirito delle belle menti, il dato fondante di ogni discorso era che i popoli extraeuropei fossero dei pazzi Mullà, dei danzatori dello spirito che si credevano immuni ai proiettili (grandi risate, poi, a trovare i gri-gri o i mantra sui cadaveri crivellati dai Maxim), dei bonzi insensibili al dolore, menti sommerse nella nebbia e nella follia.

Ovunque. Amazzonia, Algeria, Angola, Araucania, Annam, fino allo Zambesi.

A un certo punto, se sembra un dato di fatto che gli altri siano scemi, o deficienti, o suicidi, o matti pericolosi, e tutto il mondo ti è mercato, viene da chiederti, e cosa ne farà poi l’Evoluzione di costoro? La risposta di Uriel, “Ma che facciano la fine del Dodo, che se la meritano tutta….”, non ha nulla di originale.

Il terzo punto è il ruolo cruciale di Israele nell’immaginario mondiale. Chi ha capito perfettamente questo ruolo è il poeta e saggista israeliano, Yitzhak Laor, nel suo libro Filosemitismo. Il nuovo filosemitismo europeo e il «campo della pace» in Israele, (edizioni Le Nuove Muse).

Israele è un paese a larga maggioranza araba (se sommiamo musulmani, cristiani, drusi e sefarditi), e non è certo il centro del mondo.

Ma Israele assume un’importanza immensa nell’immaginario occidentale, perché ne legittima tutte le pulsioni, permettendo di prendere un tema che di per sé dovrebbe portare a esiti universalistici (la denuncia dello sterminio degli ebrei, sotto Hitler, con il giudizio che implica sul razzismo e sul colonialismo) e di volgerlo in nuovo fondamento dell’ideologia di dominio e di supremazia.

Tutto ciò che è permesso immaginare su Israele – il diritto di escludere per motivi razziali, di impossessarsi delle cose altrui, di uccidere, di attaccare altre nazioni e di fare tutto ciò sentendosi nel giusto – rispecchia ciò che si immagina su se stessi.

Il link al post di Uriel è http://www.wolfstep.cc/173/no-non-hanno-il-diritto-di-esistere/, ma se volete vedere l’originale, non fate clic sul link: copiatelo e incollatelo nel browser, altrimenti vi si aprirà un sito porno, è una specie di scherzo del proprietario del blog (almeno un po’ di tempo fa era così, e non ho voglia di controllare).

Vista tutta questa complessità nell’accesso al testo, riporto sotto il suo post, senza tagli o aggiunte.

Miguel Martinez
Fonte: http://kelebek.splinder.com
Link: http://kelebek.splinder.com/post/19479501/Sterminare+gli+abitanti+di+Gaz
3.01.2009

No, le teste di cazzo non hanno il diritto di esistere.
http://www.wolfstep.cc/173/no-non-hanno-il-diritto-di-esistere/

C’e’ grossa apprensione verso i cosiddetti “palestinesi della striscia di Gaza” , dal momento che sono chiusi dentro un secchio mentre qualcuno gli spara. Si trovano cioe’ in una condizione di assoluta inferiorita’ militare dalla quale hanno scatenato una guerra dichiarando chiusa una tregua. In altre parole, sono un popolo di  potentissime, infinite teste di cazzo.

Voglio dire, ci sono popoli piu’ portati alla poesia di altri, ci sono popoli piu’ portati alla navigazione di altri; perche’ non ammettere che ci siano popoli che , insomma, sono una massa di teste di cazzo?

Ecco, questo e’ quello che voglio dire: se sei chiuso dentro un secchio come un pesce nel barile, con un tizio che ti puo’ sparare a iosa, finche’ vuole, quanto vuole e come vuole, l’ultima cosa che puoi fare e’ minacciarlo. Capite che se il mio pesce rosso inizia a gridare proclami contro di me io nella media dei casi sorridero’, se inizia a lanciare schifezze artigianali per tutta la mia cucina, beh, non ha molta speranza di sopravvivere.

Ora, cosa posso pensare di questo branco di mezzo milione di coglioni? Che i palestinesi come popolo non valgano un cazzo lo sospettavo gia’ quando ho cercato di capire quale sia stato il loro contributo al progresso dell’umanita’: persino un popolo di inetti e sfigati quanto i tibetani almeno ha creato qualche opera d’arte, e’ riuscito a scrivere qualche libro, a costruire qualche palazzo, a dare un contributo al sapere. Coi palestinesi non trovo proprio nulla di tutto cio’, il che gia’ mi faceva pensare male.

Vederli poi chiusi dentro un secchio che minacciano quelli che stanno fuori col fucile, beh, mi ha convinto di una semplice cosa: si tratta di un popolo di teste di cazzo. Mi sembra una prova definitiva. Nessuna persona piu’ intelligente di una seppia minaccerebbe in quelle condizioni,  ne’ farebbe la voce grossa. Ma neanche una seppia vi minaccia, se la chiudete in un secchio e le puntate addosso un fucile.

Fossero soltanto, che so, “guerrafondai”, o “terroristi”, sicuramente bisognerebbe andare per il sottile, cercare di analizzare, di discutere.

Ma con un popolo di teste di cazzo, no. La testa di cazzo, infatti, ha una capacita’: di mandare in merda qualsiasi cosa. Non importa “cosa”. La testa di cazzo non e’, come il terrorista, uno che sfrutta la corrente elettrica che gli dai per cercare di ucciderti. E’ uno che se la appiccica ai coglioni e ti viene incontro sforzandosi di abbracciarti mentre agonizza, e poi dice che e’ colpa tua che gli hai dato la corrente elettrica.

Gli volete dare la liberta’? Embeh? Tanto, se gli date le automobili si sforzeranno di farle andare con le ruote quadrate, e moriranno in incidenti stradali. Gli mancano gli ospedali? Perche’, voi vi fidereste a dare il bisturi in mano a dei coglioni del genere? Ma evete idea che state parlando di individui che si sforzano di colpire una nazione con tubi da stufa pieni di polvere da sparo e razzi Grad del ‘43, mentre quelli li bombardano con bombe al laser, e ciononostante sono sicuri di vincere? E gli date un bisturi,  ad uno così?

La mia personale opinione e’ che la testa di cazzo sia naturalmente destinata a scomparire , perche’ essendo una testa di cazzo trovera’ qualche attivita’ demenziale, mortalmente pericolosa e pedissequamente stupida, tale da toglierlo di mezzo. Votare Hamas, per esempio.

Ci troviamo, pero’, in una incredibile situazione, che non ha mai avuto precedenti: abbiamo concentrato dentro una striscia di terra mezzo milione di teste di cazzo. (No, non sto parlando dell’ Abruzzo). Le persone che sono li’ hanno LOTTATO per viverci, ben sapendo che la “liberta’” che Gaza poteva dare loro sarebbe consistita nel dipendere dai propri nemici per energia, acqua e sicurezza. Solo un cretino ci sarebbe entrato. E solo un cretino sarebbe rimasto a viverci quando gli israeliani avevano iniziato ad abbandonare la striscia: io avrei sacrificato in pezzo di minchia, mi sarei messo un centrotavola in testa e avrei cercato di svignarmela dopo che il primo israeliano aveva iniziato a lasciare la striscia, se fossi stato in loro. Nessuna persona sensata sarebbe rimasta a Gaza vedendo gli israeliani che sgomberavano.

Infatti, ci sono rimasti quasi tutti. E hanno pure festeggiato quando li hanno chiusi dentro da soli, “liberi di autogestirsi” quando sapevano benissimo di non saper gestire neanche il loro stesso buco del culo.

Comunque, adesso l’umanita’ ha una possibilita’ incredibile. Potrebbe liberarsi, in un colpo solo, di mezzo milione di teste di cazzo. Pensate: mezzo milione di Mastella in meno. Mezzo milione di Borghezio, mezzo milione di Veltroni , mezzo milione di Allevi in meno, mezzo milione di Morgan dei bluvertigo in meno, mezzo milione di Bertinotti in meno,  mezzo milione di Asia Argento e di Elisabetta Gregoraci in meno. Sono tutti li’ dentro. Fermi. Non possono muoversi. E non solo: vi lanciano petardi addosso, dandovi la scusa per premere il pulsante.

Se li lasciate li’, si riprodurranno. Avrete forse un milione di teste di cazzo. Lanceranno razzi e compreranno musica di Allevi, grideranno proclami contro l’occidente e diverranno seguaci di Ahmadinejad e Morgan dei Bluvertigo, faranno attentati mentre guardano l’ Isola dei famosi,  andranno a pregare ascoltando i proclami deliranti degli Imam, o peggio manderanno in onda le repliche del Maurizio Costanzo Show. Si faranno saltare in aria nei supermercati di israele o investiranno passanti guidando il SUV in centro a duecento all’ora,  insomma:  faranno tutto quello che fanno le teste di cazzo.

Se invece passiamo col napalm, li abbiamo tolti dai coglioni per sempre.

Ma non solo questa opportunita’ di eliminare mezzo milione di teste di cazzo ci rende unica l’occasione: e’ che abbiamo un capro espiatorio collaudato nei secoli. Gli ebrei. Cioe’, se oggi l’aereonautica italiana partisse e iniziasse a radere al suolo Gaza col Napalm, e magari con l’ Iprite, tutti darebbero la colpa, come sempre, agli ebrei. No, loro ci sono abituati, l’hanno gia’ messo in conto,  un’accusa piu’ una meno non gli fara’ cosi’ differenza. Figurati se uno che viene accusato di aver ammazzato Dio , di aver mangiato i bambini, di voler fal saltare Mosca minando le fogne , di voler impadronirsi del mondo, di voler sterilizzare i cristiani propagandando l’omosessualita’, figuriamoci se si incazza se ci aggiungiamo di aver lanciato Napalm o Iprite sui palestinesi. Risponderanno “aggiungi pure al conto che passo domani a pagare”.

Quindi, ho un’idea: approfittiamo del casino. Riprendiamo qualche bombola di sana, vecchia Iprite, che sono certo che da qualche parte ce le abbiamo  ancora.  Aggiungiamo fosforo e napalm. Scarichiamo abbestia un’iradiddio sulla striscia di Gaza, eliminando dal pianeta mezzo milione di teste di cazzo in un colpo solo. Tanto, sarebbero morti il sabato sera, guidando ubriachi e drogati di ritorno dalla discoteca, chevvefrega?

Fatto questo, il mondo sara’ migliore. Mezzo milione di teste di cazzo in meno.

Cioe’: ho detto tutto. Mezzo milione di teste di cazzo in meno. Come li definireste, altrimenti, degli elementi cosi’? Gente che pianifica di bombardare una centrale nucleare, ben sapendo che in caso di fuga nucleare gli israeliani verrebbero evacuati mentre loro sono dentro una gabbia, ma ve lo diceva gia DARWIN, che sarebbero scomparsi!

Ma che facciano la fine del Dodo, che se la meritano tutta….

Uriel

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