DI JOHN KAMINSKI
Arrivati al momento della verità, vi sarà rimasto abbastanza tempo per pensare a quello che avreste potuto fare per fermarla?
Fingiamo, per un momento, che questa sia una domanda ipotetica.
Fingiamo, solo per amor di discussione, che per voi, comodamente seduti in poltrona, di fronte al grande schermo tv, a pochi e brevi passi dagli spuntini ansiolitici che avete in frigo, che questo sia solo un esercizio accademico di psicologia e geopolitica, la compita tavola rotonda che esperti immaginari potrebbero indire nel caso che un certo numero di previsioni pessimistiche dovessero per coincidenza realizzarsi… tutte in una volta.
E teniamo presente, nella calma sicurezza del nostro tran tran quotidiano, che ogni somiglianza tra questo dibattito immaginario e fatti o persone morte o viventi potrebbe non essere puramente accidentale.
Bene, ci siete? Fingete che sia solo un’ipotesi. Per svago. Possiamo cominciare.Sei pronto per le Terza Guerra Mondiale?
– Ma che è questa patetica paranoica puttanata? Di che si tratta, un’altra esercitazione tipo Millennium Bug? Tanto rumore per nulla, dico.
Ricorda. Dovresti fingere che sia solo un’ipotesi. Eri d’accordo.
– Va bene, va bene. Vediamo. Mmmm… certo che non sono pronto. Nessuno è pronto per la Terza Guerra Mondiale. NON SI PUO’ essere pronti per una cosa così.
Che farai quando scoppierà?
– Credo che me ne starò seduto a farmi vaporizzare. Cos’altro si potrebbe fare?
Allora questo vuol dire che non sei pronto?
– Certo che non sono pronto per la Terza Guerra Mondiale! Perché, c’è qualcuno che sarebbe pronto per la Terza Guerra Mondiale?
Sì, credo che qualcuno sia pronto.
– Ah, sì? E chi?
Be’, come minimo di categorie ce ne sono tre. Per prima c’è la gente che è già vittima dei principali conflitti, la gente in Palestina, Iraq, Afghanistan, Serbia, Colombia, per non parlare della Birmania, le Filippine, il Sudan, lo Zimbawe, il Congo e altri paesi. Sono persone che già adesso frugano nelle discariche di rifiuti (spesso radioattivi) per mettere insieme il pranzo con la cena; qualche invasore gli ha già ammazzato i figli o i parenti, si limitano a sopravvivere, e non gli interessa se il cibo o gli oggetti che trovano siano radioattivi o meno, perché quando hai un’aspettativa di vita di qualche settimana o mese a queste cose non ci fai caso. La sopravvivenza si affronta giorno per giorno. Se le superpotenze che hanno le armi le usassero per distruggersi a vicenda, sarebbe in fondo una buona notizia per chi è abituato a frugare nei cassonetti.
Per seconda viene la gente che pianifica e desidera una guerra nucleare. Si sono già costruiti solidi bunker chilometri sotto terra. Ce ne sono molti, negli USA e in Europa. Ritengono di potersela cavare, e sono in possesso di una nuova tecnologia segreta in grado di neutralizzare gli effetti nocivi delle radiazioni, e la terranno nascosta fino al tempo del dopobomba, così quando il campo sarà libero verranno fuori e continueranno a fare un sacco di soldi con un paio di attività: rimuovere macerie radioattive e impossessarsi dei terreni i cui proprietari sono stati inceneriti, o stanno morendo lentamente per l’avvelenamento da radiazioni, o semplicemente sono scappati verso climi più ospitali.
Per terzi ci sono quelli che hanno capito cosa stava per succedere, e hanno avuto la previdenza di trasferirsi in qualche posto lontano, nell’Emisfero Meridionale. A meno che le esplosioni nucleari non modifichino l’inclinazione dell’asse terrestre, quelli che si troveranno nella parte inferiore dell’Emisfero Meridionale saranno relativamente al sicuro dall’inverno nucleare che seguirà alla Terza Guerra Mondiale, e che renderà l’intero Emisfero Settentrionale del tutto inabitabile. Nel mondo i venti hanno flussi piuttosto localizzati, a livello di emisferi, cosiché quelli che soffiano nell’Emisfero Settentrionale non raggiungono quello Settentrionale, e viceversa, anche se la potenza e l’estensione delle esplosioni di una guerra nucleare totale qualche sconfinamento lo provocheranno.
– Ehi, figlio di una gran bombarda! Ti sei già fatto i tuoi conti. eh?
Cosa farai quando accadrà veramente?
– Accadrà veramente che?
Quando la Terza Guerra Mondiale scoppierà davvero.
– E come faccio ad accorgermene?
Be’, le maniere sono tante. Se vivi un un’area urbana come New York o Pechino o il Cairo o Teheran, te ne accorgerai vedendo un lampo di luce più intenso di quanto tu possa mai immaginare, ma solo per un millisecondo, dopodiché non vedrai più nulla, mai più. Se, come molti, vivi in una città abbastanza vicina a questi grandi centri, probabilmente sentirai dei colpi colossali e ti chiederai come mai la casa ti si sta disintegrando attorno. Se le macerie ti lasceranno vivo vedrai dei lampi di luce irradiarsi nell’atmosfera, sentirai delle scosse di terremoto relativamente deboli, e nel giro di poche ore potrai vedere una tenebra fumosa dirigersi verso di te dalle città, una tenebra che diventerà sempre più nera col passare delle ore.
A seconda dell’acutezza dei sensi di ciascun individuo, sarà questione di minuti o di ore rendersi conto che nessuno vedrà più il sole, dato che nessuno sopravviverà al terribile freddo che seguirà a un oscuramento del sole che durerà probabilmente trai cinque e i quindici anni, tranne, come ho detto, nei posti fortunatissimi giù nell’Emisfero Meridionale. Ti sei mai chiesto come mai tutti quegli israeliani stanno comprando grosse proprietà in Patagonia?
– Sarebbe a dire che non vedrò un qualche notiziario, che mi farà sentire una piccola fitta di pietà per qualcuno ammazzato in un paese lontano, per poter poi pensare ad altro e guardarmi la partita del lunedì sera con la mia solita intensa concentrazione?
Piuttosto difficile. Ma ecco una variante alla domanda iniziale. Cosa faresti se una fonte di cui ti fidi ti informasse che l’inizio della Terza Guerra Mondiale fosse solo questione di mesi? Che iniziative prenderesti per prepararti?
– Come faccio a sapere che è una notizia fidata?
Perché verrebbe da fonti a cui hai sempre creduto. Il giornale che leggi, il canale tv che segui, magari anche un sito web particolarmente affidabile.
– Ma dovrei davvero crederci? Abbandonare tutto quello per cui ho lavorato e faticato una vita, fare armi e bagagli perché ho letto un articolo che qualche giornalista, non importa quanto bene informato, potrebbe essersi soltanto sognato?
Va bene. Diciamo allora che hai un informatore all’interno del “governo segreto”, ed è lui a parlarti del piano. Diciamo che guardi alla cosa dal punto di vista del gruzzolo che ti sei fatto con le informazioni finanziarie riservate che il tizio ti ha passato nel corso degli anni. E’ uno che come niente ti può parlare del boss massonico Albert Pike, che nel 1871 predisse che ci sarebbero state TRE guerre mondiali, e che l’ultima sarebbe iniziata in Medioriente e avrebbe spazzato via in un colpo sia la cristianità ebraicizzata sia l’Islam. Ed è uno che ha inquietanti legami coi servizi di intelligence.
– Va bene, ho capito. Cosa farei? Mmmm…
Scapperesti o cercheresti di avvertire gli altri?
– Oh cavolo! Lo sai com’è quando dici alla gente che tu sai cosa sta succedendo veramente e loro invece no. Pensano che hai le pigne nel cervello, e nel migliore dei casi ti ignorano. Nel peggiore chiamano la Homeland Security, e allora ti ritrovi alla porta degli uomini con piccoli camici bianchi e grosse pistole. Come minimo ti isoleranno socialmente perché non sei d’accordo con quello che pensano tutti gli altri.
Allora, che farai?
– Be’, credo che cercherei di scoprire se la soffiata è autentica o no, e se concludo che LO E’, cercherei di avvertire le persone più in vista che conosco, per vedere se possono fare qualcosa.
Cosa potrebbe farti decidere se la soffiata è valida o no?
– Be’, le nostre fonti migliori sono in tv, credo. Perlomeno è quello che tutti credono. Quasi tutti pensano che qualcosa non sia realmente reale finché non la vedono in tv.
Stai dicendo che quello che vedi in tv è davvero reale?
– No, non sono mica così ingenuo. Lo so che quello che trasmettono nei notiziari viene manipolato spesso dai proprietari dei network, per dare ai principali eventi mondiali il taglio che vogliono. Cacchio, per questo ci ritroviamo sempre in guerra.
E allora se qualcuno in tv, qualcuno di rinomato, se ne uscisse colla predizione della guerra nucleare totale? Questo ti smuoverebbe?
– Probabilmente no. Non ci crederei.
Allora diciamo che quella soffiata era vera e ti sei convinto. Che fai allora?
– Chiamo la polizia. E il politico che ho votato.
E se ti dicessero che sei picchiato? Se ti rispondessero che lo sanno loro chi sono i cattivi, perché hanno in mano le prove, ma non te le possono mostrare per ragioni di Sicurezza Nazionale, ma che stanno per ridurli in pulviscolo radioattivo?
– Non lo so. Mi metto a piangere? Corro strillando in mezzo alla strada?
Va bene, solo un’ultima domanda. Se avessi il potere di influenzare un gran numero di persone, e il denaro per realizzare un piano d’azione efficace che possa fermare quelli che stanno progettare di usare armi nucleari, e fossi certo che il loro piano comporterebbe come minimo 50 anni di ininterrotte atrocità inflitte a gente innocente, di cui addosserebbero poi la colpa a incolpevoli capri espiatori…
CHE FARESTI?
John Kaminski
Fonte:www.johnkaminski.com/
Link:http://warfolly.vzz.net/wwiii.html
25.07.05
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di DOMENICO D’AMICO