Ieri, sabato 28 maggio, il Ministero della Transizione Ecologica francese ha dichiarato a Le Figaro di aver introdotto limiti al consumo di acqua in 24 dei 96 dipartimenti francesi, a causa di una grave siccità che ha colpito il paese.
Le restrizioni vanno da semplici inviti al risparmio di acqua in alcune aree a una riduzione di oltre il 50% dei consumi agricoli, al divieto di lavare le auto e innaffiare i giardini, ha dichiarato il Ministero.
La siccità, raccontano i dati, è un problema a cui la Francia sta facendo fronte dal settembre 2021. In questi mesi infatti le precipitazioni sono state ben al di sotto della norma e il mese scorso il deficit ha raggiunto il 25%. La situazione è stata poi esacerbata dalle temperature molto alte del mese di maggio, che si avvia a diventare il più caldo mai registrato.
Già a metà aprile, otto dipartimenti francesi erano stati costretti a imporre limiti all’uso dell’acqua, rispetto ai soli tre dello stesso periodo del 2021.
“Quest’anno la siccità è iniziata in anticipo”, ha dichiarato all’inizio della settimana il nuovo Primo Ministro francese Elisabeth Borne. “Stiamo prendendo provvedimenti per gestire le risorse idriche ed evitare che la situazione diventi ingestibile quest’estate”.
Le autorità locali sono state incaricate di “preservare il più possibile le risorse idriche”, ha dichiarato Borne, invitando inoltre “tutti i francesi a ridurre il consumo di acqua”.
Il premier ha anche annunciato lo stanziamento di 400 milioni di euro per sostenere gli allevatori, che a causa della siccità potrebbero trovarsi a corto di mangime per il bestiame.
Massimo A. Cascone, 29.05.2022