La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

SIAMO ALLA VIGILIA DI UNA CRISI PLANETARIA SENZA PRECEDENTI ?

blank
A cura di Davide
Il 7 Marzo 2006
81 Views

blank

DI CIELILIMPIDI

John Perkins oggi è uno scrittore di successo. Per dieci anni dal 1971, lavorò per una società di consulenza americana la Chas. T. Main. Il suo lavoro consisteva nel convincere i responsabili dei paesi in via di sviluppo nei quali operava (Less Developed Countries – LDCs) ad accettare ingenti prestiti da Banca Mondiale e Fondo Monetario e mettere in cantiere immensi progetti infrastrutturali. Questi progetti di fattibilità erano sempre e volutamente gonfiati, presupponendo ritmi di sviluppo vertiginosi e improbabili per quei paesi. Ma i governanti compiacenti avvallavano quei piani che di fatto finivano per essere un debito inesauribile ed una dipendenza di fatto dall’FMI e dai fornitori.In effetti la quasi totalità del denaro prestato (badate bene da istituzioni internazionali) finiva poi quasi del tutto nelle mani della stessa Main, di Hulliburton, di Bechtel, di Brown & Root, di Stone & Webster e di tante altre compagnie statunitensi di ingegneria e costruzioni ormai note anche al lettore italiano in quanto attualmente tutte impegnate nella ricostruzione dell’Iraq.

John Perkins oggi dichiara di essere stato un “Economic Hit Man”, un “sicario dell’economia” e così è intitolato anche il suo bestseller uscito nel 2004, che nel mondo ha venduto ormai milioni di copie e in Italia è stato tradotto per Minimum Fax (“Confessioni di un sicario dell’Economia”).

blank

Per i governanti di quei paesi che non accettavano questo gioco, che si opponevano cioè a quella che lui definisce la “corporatocrazia” – cioè le grandi corporation, le banche e la burocrazia governativa –, le alternative non erano piacevoli. Così Perkins spiega la fine camuffata da incidente aereo di Jaime Roldòs (Ecuador 1981) e di Omar Torrijos (Panama 1981), così come le “uscite di scena” solo più datate di Mossadeq (Iran 1953), di Jacobo Arbenz (Guatemala 1971) e di Allende (Cile 1973).

Nella parte finale del suo libro Perkins si dilunga anche sull’Iraq, stato che, a suo dire, da un certo momento in poi decise di non seguire più l’esempio “virtuoso” (per la corporatocrazia) dell’Arabia Saudita e che alla lunga lo portò alla situazione odierna.

Noi, dopo aver letto il suo libro, abbiamo contattato John Perkins e gli abbiamo chiesto un parere su quanto sta accadendo oggi intorno all’Iran.
La sua risposta, datata 14 febbraio, secca e chiara è stata che “il problema Iran non è legato al pericolo di uno sviluppo del nucleare in quel paese come vogliono far credere Bush e molti altri. Il problema è sempre il petrolio e soprattutto il fatto che gli iraniani abbiano deciso di utilizzare gli euro, anziché i dollari, per le transazioni petrolifere”. La sua conclusione è stata un’altra volta secca e chiara: “il destino dell’Iran sarà molto simile a quello dell’Iraq”.

Ora questo potrebbe sembrare un pensiero un pò pessimista di un uomo che in fondo deve ripulirsi la coscienza per esser stato pedina partecipe e per lungo tempo compiacente e ben retribuita di un sistema perverso. Ma alcuni eventi “economici” che si stanno stagliando all’orizzonte prossimo ci fanno riflettere sulle ultime parole di John Perkins.

Wall Street Italia proprio oggi ha pubblicato sul suo sito una traduzione di alcuni brani di un rapporto stilato dal Laboratoire européen d’Anticipation Politique Europe 2020.

In questo documento si prefigura la settimana che va dal 20 al 26 marzo prossimi come una settimana cruciale che potrebbe innescare l’inizio di una crisi mondiale politica e poi economica e finanziaria senza precedenti.

Due eventi fondamentali infatti si verificheranno in quei giorni. Il 20 marzo a Teheran aprirà la prima borsa petrolifera prezzata in euro e sarà disponibile per tutti i produttori petroliferi della regione; il 23 marzo la Federal Reserve americana sospenderà la pubblicazione dei dati relativi all’offerta di moneta M3 (che è uno degli indicatori più affidabili per la stima dell’ammontare in dollari circolante nel mondo).

Il primo evento di fatto sancisce la fine del dollaro come valuta di riferimento e rifugio e ne comporterà con ogni probabilità una svalutazione. Gli analisti parlano di un rapporto euro/dollaro a 1,70 entro il 2007.

La sospensione della pubblicazione dell’indicatore macroeconomico M3, fortemente criticata dalla comunità degli economisti e degli analisti finanziari, farà perdere trasparenza all’evoluzione della quantità di denaro in dollari a livello globale. Se ciò poi avviene insieme al già citato probabile deprezzamento del dollaro, gli Stati Uniti cercheranno di “nascondere”, per il maggior tempo possibile la loro “monetarizzazione” del debito e si potrebbe assistere ad una massiccia vendita dei bond del Tesoro americani detenuti nei Paesi asiatici ed europei e in quelli produttori di greggio.

In definitiva gli analisti e i ricercatori dell’associazione LEAP/E2020 hanno immaginato sette punti che in successione potrebbero indurre ad una crisi totale che vedrà coinvolto l’intero pianeta:

1. Crisi di fiducia nel dollaro;
2. Crisi della stabilità finanziaria americana;
3. Crisi petrolifera (potrebbe raggiungere anche i 100 $ al barile);
4. Crisi della leadership statunitense;
5. Crisi del mondo Arabo-Musulmano;
6. Crisi della governabilità globale;
7. Crisi della governabilità europea.

Questo scenario sicuramente noto agli “addetti” da molto tempo può essere alla base di quel malessere (voluto quindi?) che sembra aver aggredito il pianeta assumendo le sembianze del “conflitto di civiltà”? L’avvicinarsi di eventi che mineranno la stabilità politica ed economica degli Stati Uniti innanzitutto, accelererà la decisione di un intervento militare in Iran?
Tra poche settimane, forse, lo sapremo.

Cielilimpidi
Fonte:www.legnostorto.it
link: http://www.legnostorto.it/legnostorto/statiche/articolo_7_3_2006_7729.aspx
7.03.06

VEDI ANCHE : CONFESSIONI DI UN SICARIO ECONOMICO: COME GLI USA USANO LA GLOBALIZZAZIONE PER RUBARE MIGLIAIA DI MILIARDI AI PAESI POVERI
INTERVISTA A JOHN PERKINS

I PROSSIMI 90 GIORNI: UNA GUERRA NUCLEARE E IL COLLASSO FINANZIARIO DEGLI USA

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
0 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • Il Ciclone Trumpista, molto fumo e poco arrosto ? 7 Febbraio 2025
    Trump trascinerà il mondo nel baratro e lo farà con il sostegno della maggioranza mentre promette il paradiso dei poverrimi, cioè la schiavitù di prima (irrealizzabile). Chiariamoci, non è c...
    GioCo
  • Trump, sospesi i dazi da Canada e Messico 7 Febbraio 2025
    DONALD TRUMP SOSPENDE I DAZI AL MESSICO: “HANNO FATTO CIÒ CHE DOVEVANO” 🇺🇸🇲🇽 "Il Messico fermerà le persone che si dirigono verso il nostro confine meridionale, con effetto immediato. Quest...
    dana74
  • Lunga lista tutt'altro che completa, delle porcate finanziate da USAID 7 Febbraio 2025
    I principali contratti #USAID nel 2024. #Pfizer è al secondo posto della lista.Chemonics è al n. 1, n. 3 e n. 5...ed è stata aggiunta all'elenco degli imputati in una causa per presunto paga...
    dana74
  • Trump. Il ritorno della legge della giungla 5 Febbraio 2025
    A dire il vero le prime sparate di Trump mi sono sembrate all'inizio una posizione di inizio negoziato, cioè chiedere 100 per ottener 10, e forse per alcune situazioni, vedi Canada e Messico...
    PietroGE
  • La Politica della Seppia e gli Squali 4 Febbraio 2025
    Cosa fai se controlli l'informazione e ti sei sputtanato al punto che i tuoi magheggi iniziano ad essere sotto osservazione della maggioranza di cui devi per forza conservare fiducia se vuoi...
    GioCo


blank