Lunedì 18 aprile, la giudice della Corte distrettuale degli Stati Uniti Kathryn Kimball Mizelle ha emesso una sentenza fondamentale per l’eliminazione delle mascherine nei mezzi di trasporto, annullando la decisione del Centers for Disease Control and Prevention (CDC) che, solo 5 giorni prima, aveva stabilito di prolungare l’obbligo di mascherina per altri 15 giorni, fino quindi al 3 maggio.
Secondo la giudice “l’imposizione della mascherina eccede l’autorità statutaria del CDC. […] Di conseguenza, la corte annulla l’obbligo e rimanda il provvedimento al CDC”.
Il portavoce della Casa Binca Jen Psaki ha definito la sentenza “deludente”, ribadendo che Washington continua a “raccomandare alle persone di indossare le mascherine”.
I dirigenti dell’industria aerea hanno chiesto di porre fine all’obbligo della mascherina già da tempo, poiché l’obbligo ha contribuito a un aumento del comportamento violento dei passeggeri. “Penso che l’abolizione dell’obbligo della mascherina sarà un passo verso il ristabilimento della civiltà e dei normali modelli di comportamento a bordo degli aerei e negli aeroporti”, ha detto il CEO di Delta Air Lines Ed Bastian al Washington Post ieri.
Ci sono stati più di 1.100 incidenti con passeggeri indisciplinati segnalati alla Federal Aviation Administration finora quest’anno, e il 65% di questi casi riguarda l’obbligo di indossare le mascherine. Più di 1.000 dei casi dello scorso anno sono stati abbastanza gravi da richiedere un’indagine della FAA, rispetto ai soli 146 del 2019.
Mentre la maggior parte dei governi statali e locali negli Stati Uniti hanno già revocato i loro obblighi di indossare la mascherina in luoghi pubblici, il CDC ha giustificato l’estensione dell’obbligo avvenuta la settimana scorsa con l’impatto di un recente aumento delle infezioni Covid-19 sulle ospedalizzazioni.
Massimo A. Cascone, 19.04.2022