DI STEFANO D’ANDREA
appelloalpopolo.it
In presenza di aziendalizzazione di scuola e università e della conseguente paralisi della mobilità sociale,
in presenza del dominio del capitale finanziario e del capitale marchio,
con lavoro subordinato precarizzato e autonomi massacrati da imposte necessarie a mantenere gli assurdi impegni eurocratici,
con tutti i fiumi, i laghi, i canali non balneabili e anzi completamente avvelenati,
con le strade occupate dalle autovetture, che ormai hanno messo per anni agli arresti domiciliari i nostri figli,
con rendite immobiliari e finanziarie che succhiano il sangue al lavoro autonomo e subordinato e all’investimento rischioso,
con l’enorme riduzione della lettura di libri importanti e fondativi,
con amici e conoscenti annichiliti dalle slot machine,
con la diffusione di un tipo d’uomo non coraggioso, senza senso del dovere, sradicato, pigro, senza amore per la terra, la storia, le glorie del passato, presuntuoso, lagnoso, narcotizzato,
con l’80% delle persone che mangia spazzatura,
con il 50% delle giovani famiglie che si spaccano dopo pochi anni perché uno o entrambi i giovani coniugi sono bimbominchia,
COME DIAMINE VI VA DI STARE A PENSARE ALLE SCIE CHIMICHE, QUANDO MAGARI NON AVETE NESSUNA COMPETENZA SCIENTIFICA PER POTER APPROFONDIRE E VALUTARE?
Se pensare alle scie chimiche fosse un segno della vostra schiavitu’?
Titolo originale: Il mio punto di vista sulle scie chimiche