APPELLO DI AMODEO A BORGHI E AI CANDIDATI SOVRANISTI ALLE EUROPEE
Di Francesco Amodeo
Ha ricevuto molti consensi sulla rete la mia lettera indirizzata agli economisti No-Euro dal titolo “perché denunciate l’arma del delitto ma non l’assassino” in riferimento al lavoro svolto in particolare dal prof. Alberto Bagnai e dal prof. Claudio Borghi.
Un lavoro senza dubbio impeccabile, essenziale, preciso e infaticabile. Un lavoro però che parte dall’analisi dell’arma del delitto (l’euro) e non cerca di svelare i mandanti, gli esecutori materiali, il movente ed i complici dell’omicidio delle democrazie e degli stati nazionali. E’ ovvio che se ci puntassero un’arma alla tempia, la nostra priorità per sopravvivere sarebbe prima di tutto quella di capire chi vuole prenderci in ostaggio e cosa poter fare per provare a liberarci. Se quella che ci puntano alla testa è una calibro 38, un fucile da caccia o un kalashnikov è irrilevante. Non è l’arma che vuole ucciderci, ma chi la impugna e probabilmente chi la impugna sta solamente eseguendo un ordine che gli è stato commissionato.
L’euro è un arma per tenere i popoli in ostaggio e gli stati sotto scacco. Ci siamo mai domandati chi la sta impugnando; chi ha dato l’ordine ? Da chi è partito il diktat di sequestrare le sovranità nazionali, prendere in ostaggio i popoli europei, segregandoli in un covo a pane ed acqua. Chi sono i nostri carcerieri ? Il punto è tutto li.
Avete mai visto qualcuno che ha subito una rapina entrare in commissariato e denunciare che una semiautomatica gli ha rubato i soldi ? Che senso avrebbe descriverla minuziosamente al tenente di turno “era cromata, manico nero, grilletto ricurvo” se poi non si è in grado di riconoscere e descrivere chi la impugnava.
Immaginate le pattuglie di polizia uscire per strada dopo la denuncia in questione in cerca di una pistola come quella descritta e dopo averla trovata immaginate che la sottraggano dalle mani del malvivente lasciato però libero. Sarebbe una prassi efficace per sconfiggere la criminalità ? Assolutamente no, avranno solo costretto il malvivente a cercarsi una nuova arma approfittando del fatto di essere stato lasciato a piede libero a poter svolgere ancora la sua attività criminale. Perché allora denunciamo che l’euro ci ha sottratto ricchezza se in realtà è stato solo un mezzo per farlo ? Perché gli economisti lo descrivono con tanta accortezza “è un rapporto di cambi fissi, è sopravvalutato, è sbagliato. Immaginate di sottrarre l’euro ai criminali che l’hanno usato contro i popoli lasciando però quei criminali nell’anonimato e quindi liberi di tornare ad agire indisturbati. Ci lascerebbero sovrani o cercherebbero una nuova arma per tornare a colpire ? mi viene in mente per esempio la moneta unica mondiale che presenteranno al prossimo EXPO di Milano.
Uscendo dalla metafora il risultato non cambia un po’ come quando in matematica si cambia l’ordine degli addendi. Denunciare l’euro (farlo è cosa buona e giusta) è diventata una moda e come tutte le mode anticipa il trend del futuro, detta le tendenze; è diventato uno spot elettorale consigliato da qualsiasi esperto di marketing ma rimane una denuncia sterile e poco utile se non si ha il coraggio, la consapevolezza e la volontà di denunciare che l’euro non è un fallimento come oggi sentiamo dire ma è invece la massima realizzazione del progetto di chi l’ha voluto.
Lancio allora un ultimo appello al prof Borghi e a tutti i candidati alle europee che professano l’uscita dall’euro. Dovrei rivolgermi anche a Bagnai, tra i protagonisti della mia prima lettera, ma non lo farò. Ho avuto l’onore di incontrarlo a Napoli e queste cose gliele ho domandate pubblicamente guardandolo negli occhi.
( https://www.youtube.com/watch?v=9Ofgfdc7jdc )
Mi basta la risposta che mi ha dato: “pensi davvero che i cattivi siano Mario Draghi, la BCE o le oligarchie ?” Quasi a voler negare o sminuire questa evidenza. Gli va il merito di aver ammesso che i popoli non hanno mai contato nulla ma ha dimenticato un piccolo particolare e cioè che le oligarchie oggi al potere – diversamente dai Borboni che lui portava ad esempio – non vogliono solo guidare il popolo, ma lo disprezzano così come disprezzano le democrazie e le costituzioni. C’è una sostanziale differenza tra una dinastia riconosciuta che ha il potere ed una sinarchia che quel potere lo esercita in maniera distruttiva. Non ho intenzione di entrare nel merito della mia idea su Mario Draghi, o sulla Bce; non punterò l’attenzione sul fatto che Draghi sia membro del Bilderberg, della Trilaterale, della Goldman Sachs (responsabile della crisi sui mercati) e del Gruppo dei 30 (i 30 più potenti e spietati esponenti dell’alta finanza speculativa) (http://www.group30.org/members.shtml )
Non punterò l’attenzione sul fatto che proprio Draghi nel 92 sulla nave Britannia dei reali inglesi ha svenduto parte del nostro patrimonio pubblico e dei nostri gioielli di famiglia seduto al fianco di Soros che causerà il crollo della lira del 30% qualche mese dopo per permettere ai potentati finanziari di acquistare in saldi le aziende che Draghi ed altri servivano su un piatto d’argento come denunciato da una Tv tedesca e come ammesso da Benito Livigni che allora era al vertice di Eni ed era presente con Draghi su quella nave. ( https://www.youtube.com/watch?v=JpvfcSNxx-M )
Non giudicherò neanche il fatto che la Bce nasce come banca centrale ma senza essere prestatrice di ultima istanza, ne punterò il dito sulle iniezioni di liquidità (ltro) che ha effettuato soltanto dopo che il governo democraticamente eletto era stato fatto cadere senza mai vincolare quei prestiti di oltre mille miliardi di euro al 1% alle banche ad aiuti all’economia reale. Non importa che sia stato proprio Draghi a mandare la lettera al Governo in carica destabilizzandolo con proposte inapplicabili nel tempo richiesto e che l’abbia scritta a quattro mani con Jean Claude Trichet con il quale sedeva qualche mese prima nel Gruppo dei 30 e che proprio in quei mesi sostituirà alla guida della Banca Centrale Europea. Quella stessa Bce i cui emissari il giorno che Monti venne nominato senatore a vita andarono in commissione bilancio e come denunciato dal senatore Garavaglia li minacciarono chiaramente che se no avessero sostenuto il futuro governo Monti avrebbero fatto impazzire lo spread con l’arma dei titoli di stato” ( http://youtu.be/vKJMmZP4p38 ) ed in effetti fu proprio lo spread che fece cadere Berlusconi. Goldman Sachs effettuò una massiccia vendita di BTP mentre Deutsche Bank vendette l’88% dei titoli italiani in portafoglio nei primi sei mesi del 2011 (lo spread era ancora regolare e il governo aveva la maggioranza). Chissà se Mario Monti li ha ringraziati per il favore che gli hanno fatto subito dopo essere arrivato al Governo, per certo sappiamo che dal 9 al 12 Giugno del 2011 quindi a pochi mesi dal suo incarico alla presidenza del consiglio Monti è stato letteralmente chiuso in un albergo a Saint Moritz per 3 giorni di fila con i 120 uomini più importanti della finanza mondiale tra cui anche Josef Ackermann presidente della Deutsche Bank, Peter Sutherland presidente della Goldman Sachs e con il presidente della BCE Jean Claude Trichet (quello della lettera).
Ma come ? Ma Monti a Saint Moritz quell’estate non era andato semplicemente a salutare De Benedetti come riportato nel libro di Alan Friedman, giornalista d’inchiesta al quale non sfugge nulla. Allora è vero che in Italia un caffè fa più notizia di un incontro a porte chiuse tra i 120 uomini più importanti del mondo ecco perché il Bilderberg si riunisce puntualmente ogni anno dal 1954 e sui nostri giornali nessuno ha mai scritto una sola riga durante quelle conferenze sebbene sugli spostamenti di Monti in quell’estate 2011 sono stati scritti interi libri e abbiamo visto decine di trasmissioni televisive. Qualcuno ha mai sentito parlare dei tre giorni di Monti a Saint Moritz chiuso in albergo con i potenti del mondo ? Non ditelo a Friedman o gli prende un coccolone.
Allora mi fermo anche io, non entrerò nel merito di queste vicende. Accolgo l’obiezione di Bagnai e gli do ragione, forse sono io che sbaglio, il cattivo non è né Draghi né chi l’ha messo li né la BCE né chi l’ha concepita in questo modo. Sapete perché quel giorno a Napoli accolsi la sua risposta senza fiatare ?
Perché se un uomo preparato, astuto, colto e intelligente come Alberto Bagnai e credetemi che ce ne sono davvero pochi in Italia, fa un’obiezione del genere io capisco che implicitamente mi sta chiedendo di lasciarlo stare è evidente che vuole glissare su certi argomenti, il suo compito è quello di mostrare dati e numeri, grafici e tabelle e nessuno sa farlo come lui ma ho capito che non intende parlare di altri argomenti ed io non posso che rispettare la sua scelta. E’ un economista e tratta dati economici. Tutto il resto è una questione di coscienza ma nulla di dovuto. Lo stimo, lo continuerò a stimare e continuerò ad apprezzare il suo lavoro.
Ma con lei Borghi la questione è diversa, lei ha smesso di fare solo l’economista, lei adesso è un candidato al Parlamento europeo, lei sta chiedendo la fiducia agli italiani per rappresentarli in Europa. Oltretutto lei è un indipendente che sta facendo appello ai voti della rete e a quelli dei cosiddetti sovranisti. E i sovranisti mi creda non si accontenteranno della risposta che lei ha dato a me in un twit “tu credi che ci sia una regia occulta ma io no”. Allora torno a rivolgermi a lei facendo appello alla seconda parte di quella risposta quando mi esortava a remare insieme nella stessa direzione invitandomi in futuro a discuterne davanti ad un drink. Il tempo stringe Borghi e questo drink dobbiamo prendercelo subito, virtualmente. Io volevo ordinare una birra italiana ma non ne sono riuscito a trovare più neanche una: Persino la Peroni che veniva prodotta a 3 km da casa mia a Napoli ora è diventata sudafricana. Ma davvero sudafricana ? Ebbene si. Molti dicono che uscendo dall’euro rischiamo di finire come l’Africa questo potrebbe essere un augurio a riportare a casa nostra alcune aziende. Bando alle chiacchiere torniamo a noi. Prendo un caffè virtuale, abbiamo visto che il caffè spesso fa notizia e domani potrei trovarmi in un libro di Friedman. Mi ascolti bene Borghi. Se la regia fosse occulta non l’avrei neanche interpellata, chi è abituato a maneggiare grafici e cifre non riuscirebbe a vedere nulla di occulto se non un numeretto nascosto sotto una radice quadrata. Qui la situazione invece è tragicamente palese. Ed io le ho fatto uno schema per renderla chiara. Sarò breve ma non meno scientifico di lei nell’esporre i miei dati anzi le sue sono teorie economiche e quindi pur sempre teorie confutabili da una teoria opposta, le mie sono realtà messe nero su bianco. Incontrovertibili.
Ho analizzato i principali episodi e i trattati che hanno favorito le speculazioni finanziarie ed i potentati bancari a discapito dei popoli e delle sovranità nazionali. Ho segnato i nomi dei responsabili ed ho provato a vedere se ci fosse un filo conduttore che in qualche modo collegava gli uni agli altri anche se provenienti da periodi e continenti diversi. Ho segnato poi i nomi delle banche che hanno speculato per vedere a chi facessero capo e se ci fosse un collegamento tra loro ed i responsabili sopraccitati. Mi sono trovato davanti ad una realtà incredibile. Personaggi che apparentemente non avevano nulla in comune se non il demerito di aver fatto leggi o trattati a favore della finanza e a discapito dei popoli provenivano invece tutti dalle stesse lobby e dalle stesse organizzazioni. Ho segnato i 6 Gruppi principali, quelli comuni a tutti: Grupo Bilderberg, Commissione Trilaterale, Aspen Institute, Council On Foreign Relations (CFR), Royal Institute of International Affairs (RIIA), Gruppo dei 30.
A questo punto mi sono posto un’altra domanda. Ma se tutti i personaggi che hanno favorito la finanza speculativa ed hanno lavorato per togliere sovranità ai popoli hanno tutti in comune l’appartenenza ad almeno un paio di queste organizzazioni. Cosa hanno in comune queste organizzazioni tra di loro ? Ancora una volta la risposta che ho trovato è stata agghiacciante. Hanno tutti gli stessi ideatori e gli stessi finanziatori legati per lo più alle dinastie Rockefeller e Rotschild ed hanno tutti gli stessi gruppi bancari di riferimento in particolare: Goldman Sachs; Deutsche Bank; Jp Morgan Chase i cui presidenti sono membri di quelle organizzazioni e i cui azionisti di maggioranza sono spesso i membri di quelle dinastie. Tutto collegato. Allora l’ultima domanda che mi sono posto era quella per capire quale fosse l’ideologia di queste organizzazioni, da cosa fossero ispirati, quale fosse la loro mission ed i loro scopi. Sono dell’idea che l’anima di un’organizzazione qualunque essa sia è sempre racchiusa nel respiro dei suoi fondatori.
“La sovranità sovranazionale di una elite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all’autodeterminazione nazionale che è stata praticata negli ultimi secoli”. David Rockefeller
“Siamo sull’orlo di una trasformazione globale. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la “giusta” crisi globale e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale. – David Rockefeller
“Datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi. Mayer Amschel Rothschild
“La popolazione, i governi e le economie di tutti i paesi devono soddisfare le necessità delle banche e delle imprese multinazionali” Edward Mandell House fondatore del CFR (fonte Between two ages di Brzezinski, fondatore Trilaterale)
Ho dato poi uno sguardo ai loro documenti ufficiali leggendo in particolare quelli della Commissione Trilaterale, per capirne l’ideologia ed ho colto l’intenzione di riportare il dominio delle elite sui cittadini racchiusa in un loro manifesto dal titolo “la crisi della democrazia”.
“La democrazia è solo una delle fonti dell’autorità e non è neppure sempre applicabile. In alcuni casi si deve mettere da parte la legittimazione democratica”.
Nel manifesto a pag 161 vengono tracciati quelli che per noi sono i diritti fondamentali di uno stato democratico e che loro invece chiamano “disfunzioni della democrazia” o anche “eccesso di democrazia”.
Ricordiamo che la Commissione Trilaterale è stata voluta da Rockefeller della JP MORGAN la banca incriminata anch’essa per aver causato la crisi sui mercati e che recentemente ha fatto sapere che “In Europa dobbiamo stracciare le nostre Costituzioni” come riportato da Repubblica il 21 Giugno 2013. Tra i fondatori c’è anche Henry Kissinger accusato di crimini contro l’umanità avendo appoggiato diversi colpi di stato militari – come documentato nel libro di Hitchens “processo ad Henry Kissinger”- come quello di Pinochet in Cile ai danni di Allende dove il suo coinvolgimento è testimoniato da documenti declassificati e resi pubblici ultimamente.
Ma allora perché i nostri politici ci tengono tanto ad entrare nelle organizzazioni di questi personaggi ? I loro obiettivi sono tutt’altro che occulti. Quello che vogliono è fin troppo chiaro. Vogliono la dissoluzione degli stati nazionali e l’accentramento del potere in mano ad entità sovranazionali non elette dal popolo. L’Unione Europea e la Troika rientrano in questo progetto. Vogliono togliere agli stati nazionali la sovranità monetaria e la possibilità di emettere una propria moneta. L’euro rientra in questo progetto. Avevano bisogno di creare situazioni di emergenza per far si che i popoli accettassero misure straordinarie senza legittimazione democratica e contrarie ai principi sanciti dalla Costituzione. La crisi economica rientra in questo progetto. Volevano mettere i propri uomini al potere per far si che facessero leggi che favorissero le speculazioni finanziarie, i potentati bancari e le multinazionali ad essi collegate. I governi tecnici rientrano in questo progetto. Nulla è stato lasciato al caso. Nulla è avvenuto per caso. L’euro e l’Europa non stanno fallendo anzi lo ribadisco stanno realizzando in pieno i progetti di chi li ha voluti. Da dove provengono tutti i padri fondatori dell’Europa ? Come si chiamava l’Unione Europea nella sua fase embrionale ? si chiamava Movimento Europeo potete controllare. E chi l’aveva fondato ? L’aveva fondato un gesuita di nome Joseph Retinger che guarda caso risulta essere ufficialmente proprio il fondatore del Gruppo Bilderberg. Ora capite perché il presidente del Bilderberg Etienne Davignon per anni tra i più acclamati e seguiti commissari europei e candidato più volte alla presidenza della Commissione non ha avuto remore anni fa a confessare durante un’intervista al Eu Observer che l’euro era stato deciso proprio durante una di quelle riunioni a porte chiuse dai suoi membri. http://euobserver.com/political/27778
Adesso tornano anche le parole di Attali uno dei padri fondatori dell’Unione Europea: “l’euro non è certamente stato creato per la gioia della plebaglia europea”
Dopo aver scoperto tutto questo non ho potuto fare alto, che correre con il nodo in gola ad analizzare i principali avvenimenti che hanno sottomesso i popoli al volere della finanza sottraendo sovranità agli stati per vedere da chi fossero stati decisi. Speravo di essere smentito e invece….
Nel 1981 avviene il Divorzio tra Banca D’Italia e Ministero del Tesoro: La Banca d’Italia veniva sollevata dall’obbligo di acquistare i titoli di Stato rimasti invenduti. Lo Stato veniva a trovarsi in balia dei mercati finanziari e delle banche – che lo costringeranno a pagare loro interessi sempre maggiori – per collocare il proprio debito. La sciagurata decisione del 1981 insieme a quella di aderire allo SME di due anni prima sono senza ombra di dubbio le principali responsabili della crescita esponenziale del debito pubblico in Italia – come dimostra il relativo grafico macroeconomico – e della perdita della sovranità monetaria. Tutto avvenne tramite una comunicazione scritta che : Beniamino Andreatta, Ministro del Tesoro a quei tempi membro del Bilderberg (in futuro parteciperà alla riunione sul Britannia) consegnò a Carlo Azeglio Ciampi, all’epoca Governatore della Banca d’Italia e membro del Bilderberg.
Ma andiamo ad analizzare i 7 giorni che cambiarono il sistema bancario italiano togliendo potere al governo e mettendo nelle mani della finanza.
Il 29 Gennaio 1992 la legge 35/92 Amato-Carli (Aspen-Bilderberg) viene emanata per la privatizzazione degli istituti di credito e degli enti pubblici. In pratica diventano private le banche che possedevano le azioni della Banca d’Italia in violazione del suo statuto.
Il 7 Febbraio del 1992 avvengono due avvenimenti paralleli e contemporanei. La legge numero 82 varata da Guido Carli (Bilderberg) attribuisce alla Banca d’Italia la facoltà di variare il tasso ufficiale di sconto (costo del denaro) senza chiedere più il parere del ministero del Tesoro. Il Governo italiano diventa così completamente estraneo alla politica monetaria della Banca d’Italia che viene di fatto affidata a dei privati.
In quello stesso giorno del 1992 viene firmato il Trattato di Maastricht voluto fortemente da Romano Prodi (Bilderberg; Commissione Trilaterale; Goldman Sachs). Viene quindi ceduta la sovranità monetaria alla BCE. (“La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote all’interno della Comunità”.) I firmatari italiani sono stati: Giulio Andreotti come Presidente del Consiglio, Gianni De Michelis come Ministro degli Esteri (Bilderberg/Aspen) Guido Carli come Ministro del Tesoro (Bilderberg).
Il 12 dicembre 2006 viene modificato l’articolo 3 dello Statuto della Banca D’Italia che prevedeva la partecipazione maggioritaria al capitale della Banca da parte di enti pubblici. Il decreto è firmato dal presidente del Consiglio Romano Prodi ( Bilderberg, Trilaterale, Goldman Sachs) dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (Aspen) e dal Ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa (Bilderberg; Aspen, Commissione trilaterale; Gruppo dei 30).
Nello stesso periodo diventa governatore della Banca d’Italia Mario Draghi (Bilderberg, Commissione Trilaterale, Gruppo dei 30, Goldman Sachs). In passato partecipò alla riunione del Britannia.
Nel 2007 viene firmato il Trattato di Lisbona da Romano Prodi e Massimo D’Alema. L’Italia cede ogni sovranità all’Unione Europea, rinuncia al potere di veto su tantissime questioni importanti. Ricordiamo che il testo è lo stesso della Costituzione Europea bocciata nei paesi dov’era stata proposta con referendum (Francia e Olanda). Viene quindi riproposto per intero, reso illeggibile e fatto accettare senza chiedere più il consenso al popolo. E’ una implicita dichiarazione di guerra ai popoli.
Nel 2011/2012 vengono firmati da Mario Monti il Fiscal Compact il Meccanismo Europeo di stabilità il Six Pack, l’Introduzione in Costituzione del pareggio di Bilancio, i Monti bond.
Monti era Presidente europeo della Commissione Trilaterale, membro del Direttivo del Club Bilderberg ed ex international advisor di Goldman Sachs. Arrivato al governo spinto dalla lettera di Trichet e Draghi entrambi del Gruppo dei 30, del Bilderberg e della Trilaterale, grazie allo spread impazzito a causa anche della massiccia vendita di BTP effettuata proprio da quelle banche i cui presidenti sedevano con Monti al Bilderberg pochi mesi prima e grazie alle intimidazioni effettuate dagli emissari della BCE, la stessa Banca Centrale Europea che la settimana prima dell’arrivo al governo di Monti era passata in mano a Mario Draghi. Stessa cosa accadrà in Grecia dove un governo democraticamente eletto cederà il posto al governo tecnico di Papademos membro del Bilderberg, della Trilaterale, della Goldman Sachs e proveniente dalla BCE. Papademos era governatore della banca di Grecia quando vennero truccati i conti elleneci per entrare nell’euro con l’aiuto della Goldman Sachs. Papademos è stato poi chiamato nella commissione per la ricapitalizzazione della nostra banca d’Italia con la quale sono stati regalati miliardi alle banche private. Che casino. Voi vedete una regia occulta o un inganno palese ? Voi che oggi vi accorgete che questa non è l’Europa dei popoli. Quali popoli ? Avete mai visto da parte di queste organizzazioni attenzione ai popoli o l’intenzione di fare qualcosa che li favorisse ? e allora che volete ? Abbiamo subito un golpe prendetene atto. Nella prima settimana di Novembre cadono i governi democraticamente eletti ed arrivano al potere Mario Monti in Italia (Bilderberg, Trilaterale, Goldman Sachs); Mario Draghi alla BCE (Bilderberg, Trilaterale, Goldman Sachs); e Papademos in Grecia (Bilderberg, Trilaterale, Goldman Sachs) e lei Borghi mi parla ancora di regia occulta ? Ma occulta cosa ?
Nel 2012 Enrico Letta (Aspen/Commissione Trilaterale) è l’unico politico italiano a sostituire Monti alla riunione del Bilderberg in America ( non era segretario del suo partito ne candidato alla presidenza del consiglio). Qualche mese dopo sarà chiamato a sostituire Monti al governo del paese per portare avanti le sue politiche di austerity e cessioni di sovranità. La situazione ovviamente è ben più complessa ma sempre con i medesimi responsabili se analizziamo la situazione mondiale, per non dilungarmi porto ad esempio due dei principali avvenimenti.
Nel 1971 a Camp David il Presidente statunitense Richard Nixon (del Cfr di Rockefeller) pone fine ai trattati di Bretton Woods: Il dollaro non è più convertibile in oro la moneta viene creata dal nulla.
Nel 1999 avviene l’abolizione Glass Steagal Act da parte di Bill Clinton, una legge che prevedeva l’introduzione di una netta separazione tra attività bancaria tradizionale e attività bancaria di investimento. La sua abolizione apre le porte alle speculazioni. Clinton era membro del club Bilderberg membro del Cfr e membro della Commissione Trilaterale. Partecipa al Bilderberg nel 1991, vince le primarie del Partito Democratico e da oscuro Governatore dell’Arkansas diventa Presidente degli Stati Uniti nel 1992.
Vogliamo dire allora che è tutta colpa del Bilderberg ? Assolutamente no. Non è il mio pensiero. Per il Bilderberg vale lo stesso discorso che abbiamo fatto per l’euro. Se la moneta unica è l’arma che hanno usato, il Bilderberg altro no è che uno dei quartier generali, una sorta di centro di addestramento e di reclutamento. Il vero nemico come abbiamo visto è la loro ideologia quella che portano avanti con la complicità dei nostri media e dei nostri politici e che oggi si è concretizzata con un vero e proprio attacco diretto ai popoli e agli stati nazione. E allora la priorità oggi, come lo è stato in passato deve essere la liberazione del paese dall’invasore ma per farlo bisogna smetterla di parlare di crisi e parlare di golpe finanziario, bisogna smetterla di parlare di teorie economiche e parlare di strategie per la liberazione. Bisogna smettere di denunciare l’arma e assumersi la responsabilità di denunciare gli assassini della nostra democrazia.
Questa è l’unica strada che può intraprendere chi vuole andare in Europa per portarci via da questa Europa.
Distinti saluti,
ps; il caffè è già pagato.
Francesco Amodeo
24.04.2014