SARA' VAROUFAKIS IL FUTURO LEADER DELLA SINISTRA ANTI-EURO ?

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DI JACQUES SAPIR

russeurope.hypotheses.org

Quale futuro per Varoufakis?

Yannis Varoufakis sta diventando un personaggio importante nella vita politica greca e non solo. Nel processo di frantumazione di SYRIZA, che sembra ormai ben avviato[1], è chiamato a rivestire un ruolo di primo piano insieme all’ex ministro delle risorse energetiche, Panagiotis Lafazanis, e alla Presidente del Parlamento, Zoé Kostantopoulou. Ma Yannis Varoufakis è diventato altresì una figura di spicco per la sinistra critica anti-euro, un personaggio che avrà peso nelle riconfigurazioni politiche che si vanno preparando. Ci sono buone ragioni per pensarlo.

Un uomo del sistema che si ribella contro il sistema

Yannis Varoufakis rappresenta un raro caso, ma non per questo unico. È un economista che ha preso posizioni decisamente pro-europeiste, ma che oggi è molto critico tanto in merito alla governance dell’Unione Europea quanto al comportamento dei dirigenti europei. È altresì un economista che si è pronunciato a favore dell’Euro, per ragioni essenzialmente teoriche, ma che oggi ipotizza senza problemi la possibilità di un’uscita del suo paese dalla zona Euro. È evidente che la sua esperienza come ministro e come negoziatore ha cambiato la sua idea sull’Euro, e che questa esperienza ha molto da insegnare ad una sinistra autenticamente tale. La sinistra critica nei confronti dell’Euro, o perfino anti-Euro, è oggi assai sensibile al suo percorso. Egli arriva dal «sistema» ma, allo stesso tempo, lo critica e si dichiara pronto a rompere con esso piuttosto che accettare quella che si può a buon diritto chiamare una capitolazione, cosa alla quale Tsipras alla fine ha dovuto consentire. Questo aspetto è molto importante.

Varoufakis peraltro mantiene le sue critiche, sia contro il diktat del 13 luglio sia contro il nuovo memorandum che dovrà essere ratificato entro il 20 agosto. Recentemente ha detto alla BBC: “chiedete a tutti quelli che conoscono lo stato delle finanze greche, e vi diranno che questo accordo non funzionerà”[2].

Ora, la sua autorità morale e la sua competenza di ex-ministro delle finanze giocano a suo favore. Perché l’accordo che la Grecia e gli altri paesi dell’Eurozona vogliono raggiungere non risolve nulla ed è già condannato al fallimento ancor prima di vedere la luce. La situazione in Grecia si è terribilmente deteriorata a luglio e all’inizio di agosto, a causa delle misure che sono state prese contro la Grecia da parte della Banca Centrale Europea. Si parla di 86 o 89 miliardi di Euro per l’accordo. Ma oggi è chiaro che ce ne vorranno fra i 110 e i 120. Allo stesso tempo, è evidente che si dovrà procedere molto presto all’azzeramento di una parte del debito greco. Lo dice anche il FMI, da inizio luglio.

Eppure sappiamo che la Germania si rifiuta di farlo, e che punta i piedi per chiudere l’accordo[3]. In queste condizioni è del tutto evidente che l’accordo che verrà concluso entro il 20 agosto non risolverà nulla e sarà già sorpassato e reso inutile dai fatti. Nel frattempo la situazione economica della Grecia continua a peggiorare. È chiaro che l’uscita dalla zona Euro resta, più che mai, una prospettiva per le settimane, forse i mesi, a venire[4].

Il volto della competenza

Varoufakis inoltre incarna alla perfezione una sinistra competente (è stato uno stimato e riconosciuto professore di economia) che tuttavia non rinuncia a nulla della sua dimensione critica e che fa uso della propria competenza per spingersi sempre più a fondo nella critica del «sistema». È peraltro un «prodotto» delle classi dirigenti (anche se suo padre fu imprigionato nel corso della guerra civile greca a causa delle sue simpatie comuniste) e tuttavia non ne adotta lo stile.

Occorre anche ricordare che Varoufakis è uno specialista della teoria dei giochi, un camp che ha appassionato molto gli economisti[5]. È dunque un uomo riconosciuto dai suoi pari, che si tratti di economisti ortodossi o eterodossi. Il suo libro, Il Minotauro globale, ha avuto un meritato successo internazionale[6]. Inoltre non ha esitato un attimo a concepire un piano alternativo credibile per la Grecia, un piano che avrebbe evitato a questo paese la vergognosa capitolazione e il disastro di un nuovo memorandum, benché ci sia ancora chi sostiene l’idea che “non ci fossero alternative”.

Un futuro leader della sinistra anti-Euro?

Yannis Varoufakis è stato un ministro delle finanze carismatico, che non ha avuto paura di dire alcune verità nel quadro compassato delle riunioni europee. È ovvio che abbia le potenzialità per diventare il portavoce di una sinistra anti-euro. Il fatto che si sia inizialmente pronunciato a favore dell’Euro, per poi ipotizzare un’uscita dalla zona Euro, gli conferisce un’assoluta autorità su questo tema.

Bisogna inoltre ricordare che ha ospitato sul suo blog l’appello di Stefano Fassina a un fronte dei movimenti di liberazione anti-Euro[7]. Si tratta di un gesto molto simbolico. Perché anche Fassina arriva dall’interno del «Sistema». Ex-viceministro delle finanze del governo Letta in Italia, è un influente membro del partito di centro-sinistra,il Partito Democratico, al quale appartiene l’attuale primo ministro, Matteo Renzi. Oggi è diventato uno dei più accaniti oppositori all’Euro in Italia, e il suo appello non è nient’altro che una delle più virulente polemiche mai scritte contro l’Euro. Varoufakis e Fassina sono dunque rappresentativi di questa rottura che si è prodotta all’interno del «sistema», di quello che uno dei miei amici italiani, il professor Bagnai, chiama il PUDE, o Partito Unico Dell’Euro. La loro traiettoria verso posizioni anti-Euro pesa, tanto più che sono stati in passato dei sostenitori dell’Euro. Si potrebbe dire lo stesso di Oskar Lafontaine, che come dirigente della SPD fu tra i padri fondatori dell’Euro e che, nel 2013, ha radicalmente cambiato le sue posizioni diventando un risoluto oppositore della moneta unica. È un fatto importante. Di giorno in giorno il campo degli economisti e dei politici anti-Euro, o dei suoi critici, è raggiunto da personalità che poco tempo fa erano ancora sostenitori dell’Euro ma che, di fronte alla realtà di questa moneta, hanno capito che non c’è futuro possibile in Europa fintanto che si manterrà l’Euro.

Inoltre Varoufakis è stato attaccato violentemente, non solo dalle sfere politiche greche – all’interno delle quali alcuni vorrebbero intentargli un processo per alto tradimento – ma anche negli ambienti europeisti di Bruxelles e altrove. A tali critiche ha risposto seccamente, sia attraverso il suo blog sia a mezzo stampa. Concentrando su di sé l’odio degli eurofili e dei partigiani dell’Euro, è ovvio che si attiri spontaneamente la simpatia di coloro che lottano contro l’Euro.

Una figura della contestazione

È evidente che Yannis Varoufakis riunisce le caratteristiche che dovrebbero esser d’esempio per una certa sinistra, ma non per tutta, e sicuramente non per la sinistra bi-partisan. Perché la personalità di Yannis Varoufakis, e le tematiche che porta avanti, sono ovviamente mal digerite da questa desta moderata travestita da «sinistra di governo». È ovvio che nella sua personalità non c’è nulla che possa attirare i socialisti “ufficiali”, persone come Moscovici o Martin Schulz, Sygmar Gabriel, Michel Sapin o François Hollande. In altre parole, quelli che bisogna chiamare i socialisti di governo, gli eredi di Herbert e Noske nella Germania del 1918.

Al contrario, Yannis Varoufakis è l’esempio vivente che – nonostante ciò che si dica – ci sono alternative e che l’austerità non è ineluttabile. È la prova vivente delle loro compromissioni, della loro pusillanimità, del loro tradimento, allorché c’era un’altra strada possibile. E’ per questo motivo che lo odiano. Ma attirerà senza dubbio una parte dei frondisti del PS, sicuramente coloro che non hanno accettato il diktat del 13 luglio, così come i partigiani di Arnaud Montebourg, e ovviamente i membri della sinistra radicale. Varoufakis è la prova vivente che un’altra politica è possibile nell’Unione Europea, anche se non ha spinto fino in fondo e in tutte le sue conseguenze questo progetto. Ad ogni modo l’ha portato lontano, e non è colpa sua se poi quel progetto non ha avuto successo.

Resta da capire se è consapevole di essere diventato un personaggio simbolo, e se sarà all’altezza dei simboli che oggi incarna. Perché questa è la contraddizione che dovrà affrontare e risolvere: l’uomo che ha sempre voluto porsi dalla parte del comportamento razionale, frutto delle sue ricerche sulla teoria dei giochi[8], dovrà ammettere che è diventato attore in un gioco che non obbedisce più alla razionalità ma nel quale hanno un ruolo ben maggiore i simboli e l’ideologia. Allo stesso tempo però, in politica l’analisi deve anche fare appello al calcolo razionale. Se non vuol perdersi, dovrà tenere insieme questi due poli contraddittori.

Jacques Sapir

Fonte: http://russeurope.hypotheses.org

Link: http://russeurope.hypotheses.org/4220

13.08.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MARTINO LAURENTI

NOTE

[1]Godin R., « Grèce : la voie de la rupture est ouverte au sein de Syriza », La Tribune, 13 août 2015, http://www.latribune.fr/economie/union-europeenne/grece-la-voie-de-la-rupture-est-ouverte-au-sein-de-syriza-498204.html

[2]http://www.lepoint.fr/economie/grece-le-plan-d-aide-ne-marchera-pas-affirme-yanis-varoufakis-12-08-2015-1956351_28.php

[3]Godin R., « Grèce : pourquoi l’Allemagne joue la montre », in La Tribune, 13 août 2015, http://www.latribune.fr/economie/union-europeenne/grece-pourquoi-l-allemagne-joue-la-montre-498145.html

[4]Komileva L., « Another Bailout Won’t Keep Greece in the Eurozone » inForeign Policiy, 12 août 2015, http://foreignpolicy.com/2015/08/12/another-bailout-wont-keep-Greece-in-the-Eurozone-2&utm_medium=social&utm_source=twitter.com&utm_campaign=buffer

[5]Varoufakis Y., Game Theory: Critical Concepts in the Social Sciences, Routledge, Londres-New York, 2001.

[6]Varoufakis Y., Le Minotaure planétaire : l’ogre américain, la désunion européenne et le chaos mondial, Éditions du Cercle (Enquêtes & Perspectives), 2014. Edition original en anglais The Global Minotaur, Londres, Zed Book, 2011.

[7]« For an alliance of national liberation fronts – by Stefano Fassina MP », texte posté le 27 juillet 2015 sur le blog yanisfaroufakis.eu,http://yanisvaroufakis.eu/2015/07/27/for-an-alliance-of-national-liberation-fronts-by-stefano-fassina-mp/

[8]Varoufakis Y., Rational Conflict, Oxford-New York, Blackwell Publishers, 1991

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