DI MICHAEL SNYDER
Sarà Israele la prima società senza contanti del pianeta? Una commissione presieduta dal Capo del personale del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha messo a punto un piano in tre fasi per “fare tutto quello che serve per farla finita con le operazioni di cassa in Israele“. Almeno all’inizio dovrebbe essere consentito a persone e imprese di continuare a fare qualche operazione in contanti per piccole quantità di denaro, ma l’obiettivo finale è quello di costringere i cittadini israeliani far girare il denaro, per quanto possibile, utilizzando forme di pagamento elettroniche.
Infatti, sembra che lo stato israeliano creda che il “cash sia il male” perché alimenta l’economia sommersa e consente alla gente di evadere le tasse. Si spera che vietando di condurre la maggior parte delle transazioni in contanti, si riduca il crimine e si aiuti il budget nazionale. E quando per il 98 – 99 % delle transazioni non serviranno più i soldi in contanti, non sarà difficile per il governo israeliano (o per qualunque altro governo) dormire sogni tranquilli e bandire del tutto l’uso del denaro. Ma una società cashless – senza denaro che passa di mano in mano – è quella che ci piacerebbe? Questa è la domanda che deve cominciare a porsi la gente in tutto il mondo, visto che i governi continuano a restringere l’uso dei contanti.
A settembre, fu annunciato che il governo di Israele aveva formato un comitato per “studiare il modo per eliminare i contanti dall’economia israeliana” …
Martedì il governo ha autorizzato l’istituzione di una commissione che esaminerà i modi per eliminare il denaro dall’economia israeliana – il modo migliore per impedire ai cittadini di barare con le tasse. Il comitato sarà presieduto da Harel Locker, direttore dell’Ufficio del Primo Ministro.
Questo comitato ha avuto il pieno sostegno del Primo Ministro Benjamin Netanyahu, e tra gli obiettivi del comitato ci sarà la ricerca di come aumentare il gettito fiscale e prevenire il riciclaggio di denaro.
I funzionari dell’Ufficio del Primo Ministro hanno dichiarato che “in tutto il mondo, è riconosciuto che il denaro-contanti è l’elemento chiave dell’economia illegale e del riciclaggio di denaro. Rappresenta inoltre il maggior ostacolo tra le entrate registrate e quelle reali, con tutti gli effetti che ne conseguono sul gettito fiscale”. Eliminando il contanti – hanno detto dall’Ufficio del P.M.- “sarà possibile allargare la base imponibile e prevenire il riciclaggio del denaro.” Il comitato studierà la materia in tutti i suoi aspetti e proporrà delle soluzioni, ha detto ancore l’Ufficio del PM. ed in effetti il comitato ha impiegato alcuni mesi per studiare tutta la materia e adesso ha presentato il risultato del lavoro svolto.
Proprio questa settimana abbiamo appreso che è stato proposto un progetto in tre fasi …
Una commissione speciale presieduta dal Capo del Personale del Primo Ministro Benjamin Netanyahu, Harel Locker, ha raccomandato un piano in tre fasi per eliminare le operazioni di cassa in Israele.
Il motivo che spinge verso una economia cash-less è la lotta contro il riciclaggio di denaro e contro altre tattiche di evasione fiscale, in modo da massimizzare il potenziale di riscossione di imposte e di allargamento della base imponibile. Questo è un motivo importante se si considera l’enorme impegno richiesto al bilancio della nazione per le spese militari, per il sistema sanitario e altri servizi pubblici.
La commissione stima che il mercato nero rappresenti oltre il 20% del PIL di Israele, ed è il contanti l’elemento che lo favorisce. E’ il “Cash” che consente evasione fiscale, riciclaggio e anche il finanziamento del terrorismo.
E allora come sono articolati i punti salienti di questo piano?
Beh, ci saranno limiti molto severi per l’uso del contante per le persone e per le imprese, le violazioni saranno considerate reato e tutte le banche israeliane saranno obbligate a emettere carte di debito per tutti i correntisti ….
Quello che il comitato si augura possa accadere, in attesa dell’approvazione del governo, è una maggiore limitazione dell’uso del contante, una limitazione dell’uso degli assegni come mezzo di pagamento e trasferimento di denaro, e la promozione dell’uso di mezzi elettronici (e quindi verificabili) di pagamento.
Il comitato ha stabilito le seguenti linee guida per il breve termine:
- Una limitazione immediata alle transazioni commerciali in contanti o con assegno a NIS 7.500 (2.150 dollari) e, entro un anno dalla data della legge, ridurre il limite a NIS 5.000 (1433 dollari).
- Limitare le transazioni private con pagamento in contanti o con assegno a 15.000 NIS ($ 4,300)
- Qualsiasi violazione di questi limiti dovrebbe essere considerata reato, punibile con forti multe.
In concomitanza con queste nuove restrizioni, le banche israeliane sarebbero tenute a fornire a tutti i titolari di conto delle carte di debito per spingere ulteriormente i pagamenti elettronici.
Ma naturalmente questa mossa che porterebbe ad una società senza contanti non avrà effetti immediati in Israele.
In Svezia, si stima che attualmente solo il 3 per cento di tutte le operazioni commerciali si effettuino in contanti. In realtà, secondo un articolo del Washington Post, alcune banche svedesi non gestiscono più denaro contanti …
Nella maggior parte delle città svedesi, gli autobus pubblici non accettano contanti; i biglietti sono prepagati o si pagano con un messaggio dal cellulare. Una piccola quantità di servizi, ma in continuo aumento, accetta pagamenti solo con carte di credito e alcuni uffici bancari — che fanno profitti con le transazioni electtroniche — hanno smesso di gestire completamente il denaro contante.
“Ci sono città dove non è più assolutamente possibile entrare in banca e usare contanti” osserva con disappunto Curt Persson, Amministratore Delegato della Sweden’s National Pensioners’ Organization.
Ma anche gli U.S.A si stanno muovendo in quella direzione.
Secondo uno studio condotto dalla MasterCard, circa l’ 80% di tutti gli acquisti dei consumatori americani ormai avviene cashless – senza contanti.
Ma non c’è nessun lato oscuro in tutto questo?
Quasi tutto quello che facciamo nella nostra vita ha a che fare con il denaro. Quindi si, il governo potrà seguire la traccia di tutti i pagamenti electronici che facciamo ed assicurarsi che paghiamo tutte le tasse e che non vogliamo riciclare denaro sporco. Ma questo processo permetterebbe al governo anche di fare molto di più.
Se un governo può tracciare tutti i movimenti delle nostre transazioni, ovviamente sarà anche in condizione di monitorare tutti i luoghi che frequentiamo e praticamente potrà seguire una traccia virtuale, di tutto quello che stiamo facendo.
Se dovessimo avere ancora qualche dubbio, proviamo a pensare di vivere per un momento senza usare i soldi.
Non arriveremmo lontano senza dover mettere almeno la benzina nell’auto.
E non potendo comprare cibo, moriremmo di fame piuttosto rapidamente.
Cominciamo a capire?
Questo è il motivo per cui i governi amano tanto questa idea di spingerci verso una società cashless. Questo sarebbe uno strumento di sorveglianza immensamente potente.
Speriamo che questa storia non cominci in Israele e che non cominci nemmeno in altre parti del mondo.
Fonte: http://endoftheamericandream.com
26.05.2014