Questa mattina, durante una conferenza stampa, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha dichiarato la ferma opposizione del governo cinese ad espellere la Russia dal G20, che si terrà in Indonesia alla fine del 2022.
Da quando ha invaso l’Ucraina, non è la prima volta che l’ipotesi di escludere la Russia viene valutata dai governi occidentali. D’altronde ci hanno dimostrato che stanno mettendo in campo tutte le strategie possibili, anche le più infide e contrarie alla diplomazia internazionale, pur di mettere i bastoni tra le ruote al Cremlino, ed estromettere la Russia da uno dei più importanti incontri mondiali – che dal 1999 garantisce la possibilità ai leader e ai ministri dei paesi industrializzati di confrontarsi – non stupirebbe più nessuno oramai.
La Cina però continua a fare muro rispetto alle posizioni occidentali, e dopo aver dichiarato che non appoggerà le sanzioni, ora dice la sua anche sul G20: la Russia è un membro importante e nessuno ha il diritto di espellere altri paesi.
Wang Wenbin infatti, alla specifica domanda di un giornalista “Gli Stati Uniti e gli alleati occidentali stanno valutando se la Russia è adatta a rimanere nel G20. La Cina pensa che la Russia dovrebbe continuare a mantenere la sua presenza al G20, e Putin può ancora partecipare alla riunione del G20 che si terrà in Indonesia alla fine dell’anno?” ha risposto che il G20 dovrebbe praticare un vero multilateralismo, non soffermandosi sui singoli processi storici contingenti, per concentrarsi a rafforzare la solidarietà e la cooperazione tra gli Stati, al fine di affrontare le sfide economiche future, e in un tale contesto è impensabile escludere paesi così importanti.
Per questo motivo la Cina sosterrà la presenza necessaria della Russia al prossimo incontro indonesiano, in conformità con l’agenda stabilita sul tema della ripresa economica comune.
Massimo A. Cascone, 23.03.2022