Kit Knightly – OffGuardian – 22 luglio 2022
La Covid è tornata in tutti i titoli dei giornali. Mentre la cosca del Nuovo Normale cerca disperatamente di spaventare la gente per farle accettare il Grande Reset, torna a usare il suo vecchio slogan preferito per farci abituare all’eterna pandemia.
I “casi di Covid” nel Regno Unito hanno (apparentemente) raggiunto 3,8 milioni, secondo l’Office of National Statistics. La situazione è altrettanto grave nell’UE dove (presuntivamente) i “casi” sarebbero triplicati in sei settimane.
Anche dall’altra parte dell’oceano la situazione è piuttosto negativa, con “casi” in aumento in tutti gli Stati Uniti.
La situazione non è migliore dall’altra parte della (presunta) divisione ideologica. Anche Russia, Cina e India – nonostante siano coraggiosi guerrieri multipolari impegnati in una lotta a scacchi in 5D contro le macchinazioni dell’élite globalista – hanno registrato “casi” della “nuova variante”.
Non importa dove si vive, i “casi” sono in aumento. Ma, come tutti sappiamo, “casi” significa in realtà “persone che sono risultate positive al test“, ed è una statistica farlocca utilizzata interamente a fini propagandistici.
La nuova “ondata,” in realtà, ha solo lo scopo di vendere una grande idea: La pandemia non finirà mai.
Marketwatch è in prima linea per quanto riguarda i titoli ad effetto, con:
“Gli Stati Uniti sono in testa al mondo per quanto riguarda i nuovi casi di COVID, mentre il BA.5 continua a diffondersi e a dimostrare che la pandemia è tutt’altro che conclusa.”
La pandemia è tutt’altro che finita: questo è il messaggio codificato che sta girando in questo momento, e non è affatto sottile. L’OMS lo ha detto letteralmente, praticamente parola per parola:
“L’OMS avverte che la Covid “non è affatto finita” mentre le varianti aumentano negli Stati Uniti e in Europa.”
Anche i sintomi sono cambiati: la “sottovariante BA.5” produce nuovi sintomi che includono “mal di gola e voce rauca“.
Con un colpo di genio hanno anche aggiunto alla lista dei sintomi della Covid la sudorazione notturna e la difficoltà a prendere sonno… nel bel mezzo di un’ondata di caldo. Roba da matti.
È probabile che questa “ondata” continui a crescere, dato che i funzionari dell’OMS chiedono alle nazioni di “aumentare il monitoraggio”, il che significa più test, il che significa più casi. È un gioco che conosciamo bene e che non ha alcun senso.
Altrettanto privo di significato è il discorso sulla nuova variante “centaurus”.
Dovevano scegliere “centaurus”, o qualcosa di nuovo, perché la lettera greca successiva all’omicron è il pi greco, e nessuno si sarebbe spaventato della variante torta (gioco di parole con Pie, torta, N.d.T.).
In cosa è diversa la “variante centauro”? A quanto pare, potrebbe essere più infettiva e più grave. Ma soprattutto..:
“ha il potenziale per aiutare il virus a sfuggire agli anticorpi sviluppati dai vaccini attuali”
Questo, ovviamente, è fondamentale se si vogliono incassare quei bei dollaroni per i richiami.
Per sottolineare questo punto con il pubblico, il povero vecchio Sleepy Joe è risultato positivo alla Covid, nonostante sia stato “vaccinato” fino agli occhi.
Resta da vedere cosa questo significhi per il suo futuro a lungo termine. Forse Joe sta per andare – ahem – in pensione, chi lo sa.
Ricordiamo che le notizie sono una costruzione e se Joe fosse risultato positivo e non fosse stato conveniente per la narrazione, semplicemente non ne avremmo mai sentito parlare.
Diavolo, sappiamo che non indossano mascherine quando le telecamere non sono puntate su di loro, e non c’è motivo di pensare che si preoccupino di testarsi. Voglio dire, perché dovrebbero?
Semplicemente annunciano un “test positivo” per qualsiasi politico che abbia bisogno di prendersi un po’ di tempo libero, generare simpatia o rafforzare la verosimiglianza della storia.
È sempre interessante la strada che percorrono quando iniziano a far risultare positivi i “completamente vaccinati”. Da un lato, hanno bisogno che i “vaccini” funzionino per convincere i non vaccinati a fare l’iniezione… ma, dall’altro, hanno bisogno che i “vaccini” non funzionino, per convincere i vaccinati a fare il richiamo.
Chiaramente, in questo momento, vedono più soldi nei richiami che nella nuova vaccinazione. Il che ha senso, dato che i non vaccinati duri e puri sono probabilmente una causa persa dal loro punto di vista.
Ora, in termini di quadro generale, cosa significa questo?
Beh, potenzialmente, significa tornare all’obbligo delle mascherine, all’allontanamento sociale e all’aggiunta del 5°/6°/7° “richiamo,” al calendario vaccinale già piuttosto affollato (forse vi faranno uno sconto se prenderete contemporaneamente polio, vaiolo delle scimmie e 2 o 3 vaccini Covid).
Forse ci sarà un bel lockdown autunnale e le scuole ritarderanno l’apertura dopo le vacanze estive. Forse c’è una narrazione più ampia in arrivo. Il giornale “I” sta già preparando il terreno per un “brutto inverno”.
Più in generale, il piano è semplicemente quello di normalizzare la “pandemia” semi-permanente.
Il Guardian dice già che quest’onda sta “calando” e che dobbiamo “prepararci alla prossima”. Il New York Times è più diretto:
“La Covid-19 endemica sembra piuttosto brutale”
L’Atlantic ha scelto una variante (eh già) dello stesso titolo:
“L’ondata BA.5 è la normalità della Covid”
Mentre il San Francisco Chronicle usa senza ironia l’espressione “nuovo normale” nel suo titolo.
Nel frattempo, sia Bloomberg che il Washington Post hanno messo al centro dell’attenzione il test positivo di Biden, sostenendo che “dimostra la capacità di resistenza della pandemia” e “mette alla prova la sua strategia di ritorno alla normalità“.
Il messaggio è piuttosto chiaro: non si torna alla normalità. La Covid endemica, una guerra perennemente senza via d’uscita, questo è lo scenario finale.
Per quanto riguarda la speranza, il ritorno della Covid significa probabilmente che la cosca del Grande Reset sta diventando un po’ disperata.
Il vaiolo delle scimmie è una stupidaggine, la poliomielite è morta all’arrivo, l’ondata di calore è già finita e la gente è praticamente stufa dell’Ucraina. Devono tornare alla Covid perché non hanno altro.
È come se un gruppo rock invecchiato tornasse a malincuore ai suoi successi classici a fine concerto, dopo che il pubblico ha sonnecchiato per tutto il nuovo album sperimentale.
È quasi triste, onestamente.
Link: https://off-guardian.org/2022/07/22/theyre-bringing-covid-back-this-time-its-permanent/
Scelto da Markus e tradotto (IMC) da Arrigo de Angeli per ComeDonChisciotte