Ci scusiamo per non aver riportato immediatamente un’intervista che può essere definita un vero e proprio abominio. Mi riferisco alle dichiarazioni rilasciate da Sergio Abrignani, membro del CTS, al Corriere della Sera il 7 febbraio scorso.
In particolare Abrignani, parlando di varie questioni legate alla gestione pandemica, ha affrontato anche situazione della vaccinazione per la fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni…e quello che ha dichiarato è da far rizzare i capelli.
Utilizzando tutt’altre espressioni, distorcendo quindi il linguaggio stesso, il membro del CTS ha affermato praticamente che la vaccinazione in quella fascia d’età è stata un flop e per questo il governo, con la nuova normativa introdotta dal 5 febbraio 2022, ha deciso di ricattare con la DAD genitori e bambini restii:
“Speranza è che, con le nuove norme sulla scuola, le famiglie si sentano incentivate. I bambini immunizzati non andranno in didattica a distanza, una specie di premio per loro stessi e per i genitori”
Insomma, per tutti i bravi genitori che sottopongono il proprio figlio alla sperimentazione, come premio la possibilità di non averlo tra i piedi e poterlo mandare a scuola, ecco la nazione in cui viviamo!
Massimo A. Cascone, 14.02.2022