DI PAOLO BARNARD
paolobarnard.info
Hey ragazzi, lo stesso giorno in cui Renzi annuncia che gli stipendi medio bassi italiani godranno di un aumento mensile di 80 euro, il premier giapponese Abe annuncia che quelli medio bassi nipponici godranno di un aumento mensile di 13 euro!
Evvaiiiii! Per una volta abbiamo stracciato quelli fighi! Renzi for President! Su la testa piddini! Questa volta ce l’avete più lungo voi!…….
O no?
Ok, è durata poco. No. E vi spiego perché. Le relazioni sindacali in Giappone trovarono già molti anni fa una svolta piuttosto originale. Corporations, governo e sindacalisti uniti nella RENGO si dissero: “Ok, facciamo team. Voi sindacati non ci rompete il cazzo più di tanto (un calo da 11.500 scioperi nel 1974 a 90 nel 2012), e noi Corporations vi teniamo i lavoratori al posto per tutta la vita. Flessibilità e puttanate del genere no. Stretta di mano?”. E così fu.
Sappiate che il patto comprendeva anche: meno aziende che andassero a cercare lavoro più economico delocalizzando in Cina o altrove; la sicurezza dell’impiego per i giapponesi, che ha tenuto la disoccupazione a livelli da sogno del 4,4% per più di dieci anni, oggi al 3,7.
Lo sapevate che il Giappone, non certo un Paese arretrato e dove la competitività è scarsa, ha una delle legislazioni sui licenziamenti più protettive (del lavoratore) del mondo? Secondo le stime del World Economic Forum che io mi vado sempre a guardare, nella graduatoria dei Paesi dove è più facile licenziare, il Giappone si pone al 134esimo posto su 148 nazioni esaminate. Alla faccia (da cazzo) di quella criminale della Fornero che ci martellava la testa dicendoci che la flessibilità in entrata e uscita era fondamentale per diventare un Paese moderno come… il Giappone.
Ok Renzino, hai fatto la tua sparata da 80 euro per i gonzi, ma prima di qualificarti come salvatore del diritto al lavoro dignitoso devi farti una luuuunga nuotata fino a Tokio e imparare qualcosa. (La CGIL dovrebbe fare la stessa nuotata ma possibilmente affogare al largo di Cattolica, please)
Paolo Barnard
Fonte: http://paolobarnard.info
Link: http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=804
13.03.2014
Pubblicato per gentile concessione dell’autore