DI FEDERICO DEZZANI
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Notte fonda per la politica italiana: smarrita da anni qualsiasi capacità di propulsione per la società, oggi è il principale freno all’uscita dall’interminabile depressione economica, di cui finge di ignorare le cause. I partiti sono impiegati per allungare il più possibile lo status quo difendendo vecchi assetti, internazionali ed interni, vicini al capolinea. Compito ingrato che, mese dopo mese, divora un esponente politico dopo l’altro: bruciato Mario Monti, archiviato l’effimero Enrico Letta, si avvicina l’epilogo dell’ex-enfant prodige Matteo Renzi. I sogni di grandezza del renzismo hanno alte probabilità di schiantarsi contro il referendum di ottobre: l’establishment si prepara così a calare l’ultima, disperata, carta. Il Movimento 5 Stelle.
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