DI MARCELLO PAMIO
Cari amici, siamo in piena recessione!
Il Pil, cioè il prodotto interno lordo del nostro paese, quest’anno è sceso.
Lo afferma nientepopodimenochè l’Istat, l’istituto nazionale di statistica, non so se mi spiego… Lo stesso istituto che ha sempre e ufficialmente negato il raddoppio dei prezzi al consumo da quando c’è l’euro, spiegandolo invece come una semplice percezione; lo stesso istituto secondo il quale, “le retribuzioni dei dipendenti – ultimamente – sono cresciute più dell’inflazione”.
Adesso però gli stessi esperti ci avvertono a denti stretti che “siamo in piena recessione”.
Ma come…fino a ieri le cose andavano benissimo, eravamo tutti più ricchi, i prodotti costavano sempre meno, l’inflazione era in calo, e oggi siamo in recessione? Cos’è successo nel frattempo? Ovviamente per coloro che seguono questo sito e che non bevono le panzane sparate dai media di regime e dal regime dei media, o dagli istituti preposti sempre dal regime, questa notizia non è una doccia fredda, ma la conferma di una situazione denunciata da molto tempo. Tutti sanno infatti, ad eccezione dei finti mezzobusti televisivi, che l’economia italiana – come quella mondiale – sta navigando in cattive e molto profonde acque…
La cosa interessante da capire è come abbiamo fatto ad arrivare fino a questo punto e quali sono le eventuali soluzioni!
Nella disamina eviteremo d’incolpare questo o quel partito, questo o quel governo, questa o quella marionetta, perché NON esiste la destra e neppure la sinistra, non esistono i colori di partito, ma solamente il Potere Economico. Registratelo mi raccomando nel microchip neurale!
E’ il potere economico che gestisce tutto, ed infatti i politici sono “i camerieri dei banchieri” (Ezra Pound). Non è un caso che a Mayer Amschel Bauer interessava solamente il controllo della moneta e non chi faceva le leggi… Il capostipite dell’impero dei Rothschild, già nel XVIII secolo aveva capito – forse meglio di chiunque altro – che controllare l’emissione valutaria, cioè l’emissione della moneta di uno Stato, era il potere più grande! Un potere che adesso vedremo essere nelle mani di aziende private…
In soldoni al Rothschild interessava più l’Antonio Fazio (Governatore a vita della Banca d’Italia) o il Jean-Claude Trichet (Presidente della Banca Centrale Europea) di turno, piuttosto che il Berlusconi o il Prodi. E adesso capiremo anche perché.
Jean-Claude Trichet
Prima di addentrarci però nei meandri del Vero Potere, cerchiamo di capire cosa significa recessione. Con questo termine s’intende una crescita negativa del prodotto interno lordo, cioè della ricchezza del paese; in pratica indica il rallentamento o ristagno dell’attività produttiva. I periodi di recessione hanno sempre visto aumentare il numero di licenziamenti, questo perché le aziende che producono entrano in crisi e non hanno più soldi per gli stipendi. Con questi licenziamenti vengono a mancare però i soldi per acquistare i beni (prodotti dalle aziende) e quindi le aziende aumentano la loro crisi licenziando ancora… e via così in un circolo vizioso pericolosamente instabile.
Cosa allora bisogna fare durante una recessione? Abbassare i tassi di sconto delle banche, ridurre i tassi sui prestiti, immettere nuova moneta o sottrarne, ridurre gli stipendi, abbassare le tasse, aumentare gli stipendi? Spunti interessanti forse per qualche economista da tubo catodico, ma non per noi.
Basterebbe che il Signoraggio sulla moneta andasse allo stato e non alle banche private! Tutto qua. Semplice, vero? Ricetta indolore (per noi e non per i banchieri) e applicabile in pochissimo tempo. L’unico problema è che nessuno dei Signori della grande truffa vuole perdere il proprio potere, soprattutto i banchieri! Chi abbandonerebbe infatti, per il bene dello Stato e dei sudditi, un potere enorme come quello che fornisce la Sovranità Monetaria ?
Se un orafo-banchiere, qualche secolo fa (quando il metallo prezioso era la moneta di scambio) avesse scoperto la ricetta alchemica per produrre oro dal piombo, secondo voi, avrebbe regalato la ricetta allo Stato per amore del popolo o se la sarebbe tenuta ben stretta e nascosta? Oggi è lo stesso: le banche centrali (che sono tutte private) hanno la ricetta – poco alchemica ma molto pratica – per stampare a gratis la moneta di scambio, l’euro, e tenersi tutti i soldi. Una ricetta così scottante e delicata che per essa hanno messo a tacere qualche presidente degli statunitensi…
Ma che cos’è allora questo Signoraggio?
Il Signoraggio è la più grande truffa mai realizzata alla faccia nostra: un illecito che viene operato sistematicamente dalla Banca centrale italiana prima, e oggi europea.
In pratica il Signoraggio è la differenza di valore tra i costi tipografici spesi per stampare la carta-moneta e il valore di facciata, cioè il valore numerico scritto sulla banconota stessa!
Una differenza, se ci pensate abissale: cosa infatti potrà mai costare un foglietto di carta bianca con un po’ d’inchiostro e una filigrana? Qualche centesimo di euro! Assolutamente nulla se confrontato col numero stampigliato sopra. Eppure la banca che stampa questo foglietto lo affitta allo Stato facendosi pagare non la carta e gli inchiostri che ha consumati, ma il numero scritto sopra! E’ incredibile, ma purtroppo è così!
E’ come se l’azienda privata che gestisce un casinò, mettesse nel registro spese sostenute, quindi in passivo, non i costi della stampa fisica delle fiches di plastica, ma il valore numerico scritto sopra le stesse fiches (10, 20, 100, 500, 1000, 10.000 euro, ecc.)!
Con questo la banca centrale invece di cedere le monete che stampa, allo Stato e quindi a noi popolo sovrano, all’irrisorio costo di stampa (i soldi effettivamente spesi per la carta filigranata, gli inchiostri, ecc.), lo affitta al valore di facciata (il numero scritto sopra) più addirittura un interesse annuo denominato “tasso di sconto” (2,5,%).
Una piccola banconota da 100,00 euro invece di essere ceduta allo Stato a soli 0,05 euro (questo è più o meno il vero costo che la banca spende per stamparlo), viene a costare alla comunità ben 102,50 euro (valore nominale 100,00 euro + 2,50 euro per il tasso di sconto). Più del valore di facciata, ma vi rendete conto dell’immensità colossale di tale truffa?
Se è vero, come è vero, che la stampa di una moneta da 100,00 euro costa solamente 0,05 euro, ma la banca si fa pagare dallo Stato (sottoforma di Titoli, BOT, ecc.) ben 102,50, da dove saltano fuori questi soldi? E quanti soldi incassano le banche per una simile operazione di tipografia?
I soldi che lo Stato usa (titoli, ecc.) per affittare le banconote ovviamente sono i nostri soldi che paghiamo con le tasse! Ecco la recessione. Ecco l’inflazione. Ecco la crisi delle aziende, ecc.
Il Signoraggio delle banche centrali di emettere biglietti con un valore nominale superiore a quello intrinseco è la madre di tutti i mali economici di un paese e del mondo intero. Il tutto perché, non è lo Stato che incamera il Signoraggio ma una banca privata, magari con sede alle Cayman o in Lussemburgo.
In Europa per esempio la BCE , la banca centrale europea con sede a Francoforte, è costituita dalle quindici banche centrali degli stati appartenenti, e siccome le banche centrali degli stati sono tutte private, anche la BCE è una banca privata. Avete capito? La BCE è una banca privata gestita da banche private!
Possiamo allora concludere che le banche sono la causa di tutti i mali? Assolutamente sì!
Hanno il potere di stampare le monete a prezzi irrisori facendosi però pagare al prezzo scritto sopra; hanno il potere di togliere dalla circolazione o immettere denaro creando o riducendo l’inflazione. Insomma le banche oggi hanno il potere che avevano gli orafi nel XVII-XVIII secolo.
Un potere enorme.
Nel momento infatti in cui la banca centrale stampa questa moneta a prezzo nullo e compra le cose che noi facciamo lavorando ottiene un potere d’acquisto inaudito. Quando noi lavoriamo mettiamo a disposizione il nostro tempo, la nostra professionalità, la nostra esperienza, mentre loro cosa fanno? Accendono i macchinari, giorno e notte, e stampano a prezzo ridicolo la moneta facendosela poi pagare a prezzo altissimo allo Stato, il quale successivamente si rifà su di noi con le tasse per sopperire il debito. Ecco il giochetto mortale del debito perenne. Il debito degli stati con le banche private NON potrà mai essere cancellato, fintantoché la Sovranità Monetaria è nelle mani delle banche.
Questa è la triste e amara realtà della società capitalistica! Loro comprano le cose che noi facciamo e/o costruiamo, con dei pezzi di carta il cui valore (per loro) è irrisorio e per noi è debito!
Se il Signoraggio fosse dello Stato, NON esisterebbero le tasse!
Le tasse allora servono solamente per farci credere a noi pollastri che non c’è denaro sufficiente, per darci l’illusione che non c’è denaro per tutti. Purtroppo la realtà è molto lontana: di denaro ce n’è quanto si vuole, basterebbe che lo Stato, tirasse fuori le…leggi!
Ovviamente sarà molto difficile tutto ciò, perché il massonico sistema bancario è potentissimo e ben compenetrato in quello politico. Un esempio per tutti è il nostro Presidente della Repubblica, che prima di entrare nel Colle è stato Governatore della Banca d’Italia (la banca privata che stampava le lire e che si prendeva il Signoraggio)! Nonostante conosca alla perfezione questo giochetto, ha mai detto qualcosa dall’alto della sua carica?
Quindi in conclusione a proposito della recessione non posso che ringraziare i Signori della grande truffa, perché grazie alla loro cupidigia – e alle entità che li manovrano – le persone saranno costrette a prendere coscienza di questo mafioso sistema.
D’altronde se le cose andassero bene a chi interesserebbe parlare di Signoraggio e di monete alternative? A chi interesserebbe ritornare in possesso della Sovranità Monetaria? E soprattutto chi accetterebbe valute complementari, che oggi stanno prendendo sempre più piede nel mondo intero? Queste monete-materasso serviranno per passare, attutendone l’urto, da questo sistema monetario destinato a crollare, ad un altro molto più etico e umano. Traghetteranno in definitiva la nostra società da un sistema ad un altro.
Chi ha orecchie per intendere…intenda, gli altri in banca!
Marcello Pamio
Fonte:www.disinformazione.it
20.O5.05