Un dirigente ebreo denuncia la scelta del cardinale Ratzinger come nuovo Papa.
DEL RABBINO MICHAEL LERNER
Secondo il rabbino Lerner sin da quando era in servizio con l’esercito nazista in Germania, attraverso il suo ruolo di capo delle forze che hanno annullato gli aspetti libertari del Vaticano II e hanno eliminato o ridotto al silenzio i suoi componenti più creativi (compreso i teologi tedeschi Eugene Drewermann e Hans Kung, il brasiliano Leonardo Boff, e numerosi altri eminenti pensatori sudamericani) a oggi, quando è stato riconosciuto come la guida che più si è immedesimata con le forze della reazione e la soppressione del dissenso all’interno della Chiesa, il Cardinale Joseph Ratzinger si è distinto come uomo su cui si può contare per fiancheggiare le forze più disumane e repressive, in opposizione a quelli che cercano di dare la priorità a un mondo di pace e di giustizia.
Sebbene di regola gli ebrei dovrebbero dare il benvenuto a qualunque scelta del suo capo fatta dalla nostra religione sorella questa volta abbiamo dei motivi particolari per commentare questa scelta.
“Gli ebrei trovano che il loro impegno per cercare di ridurre la povertà e l’oppressione nel mondo sia molto pesante e che comunque ne valga la pena. Siamo del parere che in un mondo pieno di dolore e crudeltà spesso la rabbia che ne deriva viene deviata in direzione del razzismo, del sessismo e dell’omofobia. Gli ebrei, sia per principio, basato sull’impegno derivante dalla visione profetica, sia per interesse proprio, si sono impegnati più che proporzionalmente per sostenere i cambiamenti liberali e progressisti per cercare di porre fine alle guerre e alla povertà.
E’ quindi con grande dolore che abbiamo assistito come, negli ultimi venticinque anni, il Cardinal Ratzinger si sia avviato sulla strada di opporsi a ogni forma di informazione sul controllo delle nascite per i poveri del mondo, assicurando così, in tal modo, che l’AIDS spargesse il suo contagio uccidendo milioni di persone in Africa.
Con ancor maggior dolore abbiamo assistito al fatto che il Cardinale si sforzasse di convincere la Chiesa a prendere le distanze da quei candidati o leader politici che non erano d’accordo con lei sull’aborto o sui diritti dei gay, dando la priorità a queste materie rispetto al fatto se il candidato fosse o meno d’accordo con la Chiesa sulle questioni della pace e della giustizia sociale. Di conseguenza il Cardinale ha staccato la Chiesa dalla sua naturale alleanza con gli ebrei a proposito della lotta per la pace e la giustizia portandosi vicina invece ai politici più reazionari, che preferiscono politiche militaristiche e sono sempre dalla parte dei ricchi.
Non possiamo fare a meno di notare che sotto il Cardinale Ratzinger la Chiesa ha cercato di elevare il non lodevole Papa Pio XII agli altari della santità. Invece di pentirsi per il fallimento della Chiesa nel mandare un messaggio non equivoco di scomunica a tutti i cattolici se avessero collaborato o cooperato in qualche modo con i Nazisti, oppure per non essere riusciti a proteggere o nascondere gli ebrei che erano segnati per lo sterminio, Ratzinger ha cercato di cancellare questa pagina nera della storia della Chiesa. Molti ebrei sono indignati per il fatto che si nega la comunione a chi si sposa più volte o a quelli che si oppongono all’illegalità dell’aborto, mentre non viene riservato uguale trattamento a coloro che partecipano a crimini contro l’umanità.
Al contrario, il Cardinale Ratzinger ha pubblicamente lodato il movimento fascista della Chiesa, noto come Opus Dei e ne ha anche appoggiato la canonizzazione di Josemaria Escriva, suo fondatore, fascista dichiarato che è stato al governo del dittatore spagnolo Franco, ed ha lodato pubblicamente anche Hitler.
Mentre molti di noi sono d’accordo con la critica di Ratzinger al relativismo morale, bisogna notare che egli estende tale critica in campi non leciti e pericolosi, paragonando il secolarismo con il relativismo morale, suggerendo quindi che oggi il secolarismo stia perseguitando la religione. Ratzinger è anche critico nei confronti di chi, all’interno della Chiesa, è tanto tollerante da pensare che le altre religioni abbiano la stessa validità, quale percorso verso Dio. Si tratta di una strada che può scivolare verso l’anti-semitismo per tornare al punto di vista sciovinistico e trionfante che ha portato la Chiesa, quando ne aveva i mezzi, alle deprecate crociate e alle inquisizioni. Nel 1997 Ratzinger ha definito il Buddismo uno “spiritualismo autoerotico” che offre “la trascendenza senza imporre nessun obbligo religioso concreto.” “L’induismo – ha continuato – offre una falsa speranza” in quanto garantisce “purificazione” basata sun concetto “moralmente crudele” di reincarnazione che assomiglia a un “ciclo infernale continuo.” All’epoca, secondo Ratzinger, il Buddismo avrebbe sostituito il Marxismo come principale nemico della Chiesa cattolica.
Ratzinger viene falsamente rappresentato come conservatore, quando invece si tratta, malgrado i suoi modi pubblicamente gentili, uno reazionario del peggior stampo. A differenza di molti reazionari americani che sono contrari alle pratiche sessuali dei gay ma non ai loro diritti legali, Ratzinger nel 1992 aveva parlato contro i diritti umani dei gay, mettendo in evidenza come le loro libertà civili dovessero essere “legittimamente limitate.”
Tutti noi ebrei che abbiamo un enorme rispetto per la Cristianità e per la saggezza e bellezza delle tradizioni cattoliche oggi siamo in lutto perché la chiesa ha ribadito la strada distruttiva che non solo sarà nociva per i cattolici ma anche per tutti coloro che cercano la pace e la giustizia nel mondo.
Noi speriamo che il nuovo Papa ritorni alle sue posizioni progressiste iniziali (pre-1968) e si renda conto che il mondo ha bisogno di una Chiesa che possa rispondere con misericordia e saggezza a quello che serve piuttosto che rimanere attaccata a un dogma così distruttivo. In una dichiarazione di qualche anno fa Ratzinger è sembrato molto d’accordo con la nostra critica dell’egoismo e del materialismo del mondo contemporaneo. Speriamo che cessi di incolpare il secolarismo per questi difetti e capisca che anche i secolaristi, come i fedeli di altre religioni, possono diventare degli alleati nella lotta per un nuovo ethos di amore e generosità. Preghiamo che possa trovare per la Chiesa una serie di obiettivi migliori, meno duri, più misericordiosi e amorevoli. E’ proprio per questo motivo che continuiamo a sentirci alleati con la Chiesa.
Nel frattempo riaffermiamo la nostra solidarietà ai molti milioni di cattolici che hanno sperato per un Papa molto diverso, un Papa che avrebbe reso la Chiesa più disponibile alle cariche per le donne, che avrebbe dato priorità alla giustizia sociale e che sarebbe tornato allo spirito del Concilio Vaticano II. Esprimiamo pubblicamente quello che molti di noi esprimono solo in privato, e cioè che questo Papa non rappresenta ciò che vi è di più bello e sacro negli insegnamenti di Gesù.
FONTE: www.tikkun.org/
link:http://www.tikkun.org/rabbi_lerner/news_item.2005-04-19.4230239892
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Vichi