DI GEORGIOS
comedonchisciotte.org
“L’incubo europeo”. Questo sta scritto sulla prima pagina de Der Spiegel. L’incubo sarebbe Alexis Tsipras di cui appare una foto a 3/4 un po’ diversa da quelle abituali. Interessante anche il resto delle fotografie che accompagnano l’articolo nel quale il premier greco e’ paragonato all’autista, un po’ incosciente un po’ matto, che entra in autostrada in senso contrario. (1)
Questi giorni hanno avuto luogo due incontri importanti ad Atene. Uno tra il premier Tsipras ed il presidente dell’europarlamento Martin Schulz e l’altro tra il ministro dell’economia greco Varoufakis ed il presidente delll’eurogruppo Jeoren Dijsselbloem (JD di qua in poi).
Il primo incontro ha lasciato una vaga impressione di cordialità e di buona volontà ufficiale affinché “i nostri problemi comuni siano superati per il bene reciproco”. Il secondo ha provocato un abbassamento di temperatura nella sala della conferenza stampa a livelli polari. Pare che ad un certo momento JD abbia sussurrato a Varoufakis “hai appena ucciso la troika” e se ne e’ andato in fretta forse per non sentire altro. (2)
Quello che l’olandese si era appena sentito dire e’ stato in sostanza che “la troika e’ finita”. (3) “Non chiediamo più un prolungamento ma un nuovo accordo” e “non vogliamo più i rimanenti 7 miliardi del prestito”. Queste sono le linee sulle quali si muove il nuovo governo greco. (4)
E ora come la mettiamo? Non ci eravamo abituati ad una visione della politica in bianco e nero? Di qua i buoni di là i cattivi?
E invece arriva questo Tsipras che non dimentica mai di farci ricordare che “non c’è altra via che l’euro” e la spara davvero grossa sia a Schulz che a JD: “I miei predecessori una volta arrivati al potere si sono dimostrati dei voltagabbana. Io voglio essere più originale”. (5)
Il premier greco ha anche sottolineato che il valore più alto in Europa e’ l’accettazione della volontà popolare e che lui non può ignorare il motivo per cui e’ stato scelto dal popolo greco il quale per 4 anni consecutivi ha pagato il fallimento di un programma di svalutazione interna. “E’ tempo che si metta fine all’intreccio indecente tra politica ed oligarchia economica” ha detto a Schulz. (6)
Dal canto suo Schulz si e’ limitato ad esprimere la speranza che la Grecia, che “ha dato molto all’Europa”, rimanga fedele al corso europeo anche se “ci saranno degli scontri”, ha aggiunto, “come e’ stato sentito anche nel nostro incontro”. Non si e’ dimenticato di lamentarsi circa le recenti complicazioni con le sanzioni contro la Russia e da buon diplomatico ha stimolato l’incontro facendo notare che Alexis non portava la cravatta. Alexis non ha ricambiato la battuta. (6)
Poi però, il presidente dell’europarlamento e’ andato a far visita al vicepresidente (ormai ex) del governo precedente, quella montagna di lardo di nome Venizelos (PASOK 4,6% alle elezioni) e dopo averlo ringraziato per la collaborazione e la fiducia dimostrata e che hanno “servito gli interessi della Grecia nel miglior modo possibile” hanno insieme espresso il bisogno di “una politica di compromesso e di responsabilità che il nuovo governo deve dimostrare affinché lo sviluppo e l’occupazione tornino al paese”. (7)
Ha anche parlato al canale privato SKAI uno dei tanti che da 5 anni servono gli interessi della troika, per ricordare che “i paesi dell’UE hanno ceduto delle responsabilità all’unione per cui non godono più di una assoluta sovranità nazionale” (7)
Tornato in patria ha concesso un’intervista al primo canale della televisione pubblica tedesca dove ha dichiarato: “Non sono il maestro di Tsipras”, (bontà sua), “ma dopo due ore di colloquio ho la sensazione che lui abbia capito il messaggio. Non so se lo accetti ma gli ho detto chiaramente che se preferisce questo corso di scontro e lo persegue alla fine perderà. Perciò e’ meglio per lui seguire un percorso di compromesso”. Certo, la sfacciataggine di Schulz non conosce limiti: “Gli europei non finanzieranno le sue promesse elettorali.” (8).
Non lo sa Schulz che la Germania ha prestato alla Grecia 15,2 miliardi di euro nel quadro del cosiddetto “salvataggio” ma allo stesso tempo ha guadagnato 75 miliardi solo a causa della differenza dei tassi d’interesse? Sarebbero i suoi tassi vicini allo zero se la Grecia e il resto del sud europeo non si trovassero in queste condizioni pietose? (9)
Certamente siamo in una fase molto incerta e fluida. “Loro” faranno di tutto pur di continuare col loro programma da Auschwitz in Grecia. Più li vedi sorridere più spuntano i canini.
D’altra parte, l’ho sempre sostenuto, il maggior peso sulla bilancia si chiama popolo. Se Tsipras vorrà attuare le sue nobili intenzioni (gli vogliamo concedere che forse esistono, no?) c’è solo la strada del popolo. Se avrà il popolo, come adesso, dalla sua, non c’e Schulz, Merkel o Obama che possono interrompere il suo cammino.
Cammino che però si trova fuori dall’euro. Se ancora non l’ha capito glielo insegnerà Schulz per forza di cose.
Georgios
Fonte: www.comedonchisciotte.org
31.01.2015
NOTE
(2) http://www.thepressproject.gr/article/72243/Baroufakis-Den-zitame-paratasi-theloume-alli-sumfonia
(3) http://www.efsyn.gr/arthro/telos-tis-troikas-ston-diethni-typo
(5) http://www.avgi.gr/article/5273697/al-tsipras-g-baroufakis-se-ntaiselmploum-oute-bima-piso
(6) http://kartesios.com/?p=180845
(7) http://prezatv.blogspot.gr/2015/01/blog-post_954.html
(9) http://dimitriskazakis.blogspot.gr/2015/01/blog-post_27.html