La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

QUELLI CHE: ABBIAMO VISSUTO AL DI SOPRA DEI NOSTRI MEZZI

blank
A cura di Davide
Il 21 Agosto 2012
58 Views

DI ALBERTO BAGNAI
ilfattoquotidiano.it

Uno spettro si aggira per l’Italia: lo spettro del luogocomunismo. Sapete quelli che “abbiamovissutoaldisopradeinostrimezzi”? Le grandi frasi che non dicono nulla (direbbe Flaiano), ma dicono molto su chi le pronuncia (aggiungo sommessamente io). Sono quelli che dalle colonne dell’informazione di regime ci accusano di avere “nostalgia della lira” ( Gramellini, caro, lo so che i capelli non li ho persi per colpa dell’euro, grazie, il problema è un altro, e te lo spiegherei se tu non pensassi di saperne più di un premio Nobel, o anche di uno studente del primo anno. Sai, fai un po’ tenerezza anche tu…).

Il paradosso è che loro, quelli che “guardano avanti”, in realtà esprimono una patetica, perdente nostalgia per i sani principi patriarcali che reggevano l’Italia contadina. Carissimi: purtroppo siamo in una moderna economia capitalistica e finanziaria! E la finanza, caso mai non lo aveste capito (non è mai troppo tardi) serve proprio a vivere al di sopra dei propri mezzi, che non è necessariamente una cattiva idea, perché in economia esiste una cosa che si chiama “tempo”: il debito è un modo per raccordare il presente al futuro (questa è la forza del capitalismo) e non è detto che sia un modo sbagliato. Dipende da cosa si fa coi soldi che si prendono in prestito.

Per fortuna Alesina e Giavazzi ci danno un assist inaspettato nella lotta contro le orde luogocomuniste. Eh già! Perché nel disegnare un’ampia sintesi dell’accaduto, i funamboli dell’austerità espansiva, presi da un irreprimibile accesso di sincerità, cosa ci dicono? “Le banche, dopo aver concesso mutui con grande leggerezza, senza chiedersi se il debitore sarebbe stato in grado di sostenere le rate, subiscono perdite ingenti e devono ricapitalizzarsi… se interviene lo Stato, il debito pubblico esplode”.

Ma va là! Allora se tante imprese e tante famiglie hanno contratto mutui insostenibili la colpa non è tutta e solo loro? Allora è come dico io ( litigando, da un anno a questa parte, sul mio blog, con i vostri accesi ammiratori): in un’economia capitalistica il creditore deve essere accorto, deve valutare i progetti da finanziare! Quando il raccordo fra presente e futuro si inceppa, la responsabilità è anche e soprattutto di chi ha dato, non solo di chi ha preso. Grazie, colleghi.

Vogliamo fare un passettino in più? Vogliamo chiederci perché le banche paiono così “leggere” al vento della globalizzazione (quali colombe dal disio chiamate)? Voi, pudichi e ritrosi, la domanda non la fate, ma la risposta ve la do lo stesso, e gratis: le banche hanno prestato incautamente perché avevano la tronfia e spudorata certezza che al momento opportuno sarebbero state tirate fuori dai guai dai governi, i quali avrebbero fatto carne di porco dei loro cittadini pur di salvare le riverite terga dei banchieri. Cosa che sta puntualmente accadendo ad opera dei tanti garzoni di bottega inviati a riscuotere i sospesi, i quali, sapendo che l’euro sta per saltare, strozzano i cittadini per rimborsare i propri mandanti in moneta “buona”, prima dell’inevitabile svalutazione. E i cittadini accettano (per ora) di essere strozzati anche perché tanti lungimiranti e progressisti informatori ripetono loro: avetevissutoaldisopradeivostrimezzi. Penitenziagite!

Come ogni ideologia, anche il luogocomunismo è finalizzato a controllare le masse, e fallirà. E dopo, cari Solone e Licurgo, per risolvere i problemi di moral hazard della finanza ci sarà bisogno non di meno, ma di più Stato: di spezzare le reni non alla Grecia (vergogna!), ma alla finanza, dividendo le banche sia funzionalmente sia dimensionalmente (il ring fencing del quale si parla in paesi più liberi del nostro) e limitando i movimenti internazionali di capitali. Perché tanto da qui non si scappa: negli ultimi trent’anni, tutti i paesi andati a gambe per aria erano stati prima sommersi da un diluvio di capitali esteri. I soldi che le banche prestavano “con grande leggerezza” venivano da fuori.

Ve lo spiegano questo Reinhart e Rogoff? Perché eventualmente c’è un amico mio che potrebbe spiegarvelo. Le crisi finanziarie non sono catastrofi naturali: forse non ci crederete, ma le crisi avvengono perché qualcuno ci guadagna (sì, lo so: l’esempio non è buono: purtroppo in Italia c’è chi ci guadagna anche dai terremoti: ma almeno ancora non può provocarli…). Sempre a proposito di letture consigliate, lo studio di Reinhart e Rogoff sui rapporti fra debito pubblico e crescita non servirebbe a nulla nemmeno se fosse stampato sulla carta igienica. Ma per fortuna chi fa ricerca seria su questi temi in Europa c’è: Panizza e Presbitero è una lettura consigliata per voi.

E a tutti consiglio Oltre l’austerità.

Alberto Bagnai
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
Link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/26/quelli-che-abbiamo-vissuto-al-di-sopra-dei-nostri-mezzi/307141/
26.07.2012

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
37 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

1 / 146 Pagine


blank