DI PAUL CRAIG ROBERTS
thetruthseeker.co.uk
Se dovesse capitare che qualche lettore mi chiedesse di scrivere una buona notizia, la risposta sarebbe: NO – a meno che tu non voglia sentire delle bugie, come quelle che raccontano il “governo del tuo paese” e i media mainstream. Se vuoi ascoltare solo dell “buona notizie-fasulle”, ti basta sentire quello che si sente in giro. Si campa certo meglio, con meno stress e meno preoccupazioni, anche se si viene accompagnati inconsapevolmente verso la rovina delle finanze e verso un armageddon nucleare. Se invece vuoi essere informato, e possibilmente essere preparato, per conoscere dove ti sta – veramente – portando il “tuo” governo e avere qualche piccola possibilità di riorientare il corso degli eventi, continua a leggere …
Putin demonizzato come un Nuovo Hitler.
La propaganda Anti–Russia ha raggiunto il suo culmine quando Putin è stato definito “Nuovo Hitler“. Daniel Zubov riferisce su una conferenza congiunta tenuta da tre think tanks USA, in cui si accusò la Russia per i fallimenti della politica estera di Washington. Leggi questo articolo: sputniknews.com/columnists/20141205 per vedere come si muovono i neoconservatori per controllare le spiegazioni che vengono fornite sui fatti. Anche Henry Kissinger è stato messo sotto accusa per aver affermato la verità evidente che la Russia ha un interesse legittimo in Ucraina, perché una parte di terra Ucraina si trova lungo i confini russi e quindi nella legittima sfera di influenza della Russia. Dal tempo del regime di Clinton, Washington ha agito sempre contro gli interessi russi. Nel suo libro di prossima pubblicazione, The Globalization of War: La lunga guerra dell’America contro l’umanità, il professor Michel Chossudovsky presenta una valutazione realistica su quanto Washington abbia portato il mondo vicino alla sua disfatta con una guerra nucleare.
Questo è un passaggio tratto dalla prefazione: “La globalizzazione della guerra è un progetto egemonico. Le principali operazioni di intelligence militare in corso sono state segretamente prese in modo da produrre effetti simultanei in Medio Oriente, in Europa orientale, nell’Africa sub–sahariana, in Asia centrale e in Estremo Oriente. L’agenda militare USA combina i teatri bellici delle operazioni più importanti con delle operazioni segrete, volte alla destabilizzazione di Stati sovrani.“ Sotto una unica agenda militare globale, tutte le azioni intraprese dalla alleanza militare occidentale (USA–NATO–Israele) in Afghanistan, Pakistan, Palestina, Ucraina, Siria e Iraq sono coordinate ai più alti livelli della gerarchia militare. Non si tratta di operazioni militari e di intelligence frammentarie.
L’attacco a Gaza di luglio-agosto scorso da parte delle forze israeliane è stato effettuato in stretta consultazione con USA e NATO. A loro volta, le azioni in Ucraina e la loro tempistica hanno coinciso con l’assalto sferrato per l’attacco a Gaza. “A loro volta, le imprese militari sono strettamente coordinate con un processo di guerra economica che consiste non solo nell’imporre sanzioni a paesi sovrani, ma anche in atti deliberati di destabilizzazione dei mercati finanziari e valutari, con l’obiettivo di minare le economie nazionali dei nemici.”
“Gli Stati Uniti ed i loro alleati si sono slanciati in un’avventura militare che minaccia il futuro dell’umanità. Mentre andiamo in stampa, le forze americane e quelle della NATO sono state dispiegate in Europa orientale. Un intervento militare su mandato umanitario sta procedendo nell’Africa sub-sahariana. Gli Stati Uniti e i loro alleati stanno minacciando la Cina con la politico ‘Pivot in Asia‘ del Presidente Obama. A sua volta, sono in corso manovre militari alle porte della Russia, e questo potrebbe spingere verso una escalation.” Gli attacchi aerei americani cominciati a settembre 2014 contro l’Iraq e la Siria con il pretesto di combattere lo Stato Islamico fanno parte di uno scenario di escalation militare che si estende dal Nord Africa e dal Mediterraneo orientale verso Asia centrale e meridionale.
L’alleanza militare occidentale è già molto avanti nella preparazione. “Ma anche la Russia è molto avanti nella preparazione.” Come ho più volte sottolineato, gli americani sono un popolo tranquillo, distratto, anzi sono semplicemente inconsapevoli. Supponiamo che gli americani possano prendere consapevolezza di quello che sta succedendo, supponiamo che l’intera popolazione possa comprendere il pericolo: potrebbe fare qualcosa ? o questi americani “distratti” sono caduti sotto il controllo di uno stato di polizia che Washington ha creato intorno a loro?
Non credo che ci sia molta speranza per il popolo americano.
Il popolo americano non può esprimere qualcosa di autentico se la sua leadership mente, e se il governo di una élite di privati non permetterà che dei veri leader possano emergere.Inoltre, non c’è nessun movimento organizzato che faccia opposizione ai neoconservatori. La speranza viene dal di fuori del sistema politico.
La speranza è che il castello di carte e i mercati truccati eretti dai responsabili politici a beneficio del famoso 1% finalmente crolli da solo. David Stockman considera questo come un risultato altamente probabile ed il crollo che Stockman vede è lo stesso crollo di cui io ho già parlato. Per di più il numero di cigni neri che possono dare origine a questo crollo sono ancora più numerosi di quelli che Stockman ha correttamente elencato. Parecchie organizzazioni finanziarie sono preoccupate per la mancanza di liquidità nel reddito fisso (obbligazioni) e sui mercati dei derivati. Barbara Novack, co-presidente di Black Rock, sta facendo forti pressioni per far approvare un meccanismo di salvataggio per i derivati.
L’articolo di David Stockman è importante. Sarebbe bene leggerlo fino a dove si può capire, e si riuscirà a capire, si saprà molto più di quello che conosce la maggior parte delle persone.
http://www.lewrockwell.com/2014/12/david-stockman/duck-and-cover%E2%80%A8/ Molti si chiederanno: Ma s
e la ricchezza dell’ 1% risulta essere vulnerabile per un crollo dell’economia, comincerà una guerra per proteggere questa ricchezza e per addossare ai russi e ai cinesi tutta la colpa per i disagi che sommergeranno la popolazione americana ?
La mia risposta è che il tipo di crollo che io mi aspetto – e che David Stockman e senza dubbio anche altri si aspettano – si manifesterà per i governi con movimenti che provocheranno tanta insicurezza sociale, politica ed economica che organizzarsi per una grande guerra diventerà impossibile. Considerando quanta sia l’impotenza politica del popolo americano e quale sia il livello di vassallaggio del mondo occidentale che non possono imporre nessun vincolo a Washington, solo un crollo dell’economia porterebbe a rivoluzioni e alla scomparsa dell’ordine esistente. Per quanto potrà essere duro per le persone sopravvivere ad un crollo dell’economia, le possibilità di sopravvivenza saranno sempre più alte di quelle che resterebbero in caso di una guerra nucleare.
Paul Craig Roberts è economista, commentatore ed ex-Assistant Secretary of the U.S. Treasury 12.12.2014