In appoggio al mio sindaco
DI GILAD ATZMON
Londra
Ken Livingstone è stato sospeso ieri per un mese dal suo incarico come sindaco di Londra per aver paragonato un giornalista ebreo ad una guardia di un campo di concentramento. Ancora una volta vengono sacrificate delle elementari libertà umane in difesa della dignità ebraica. E bisogna chiedersi per quale motivo cediamo i nostri diritti elementari con tanta facilità? Perché un cane da guardia del governo britannico sospende l’adorabile sindaco di Londra solo per aver ferito i sentimenti di un giornalista, che accidentalmente è anche ebreo?
E infatti il sindaco aveva proprio ragione quando ha espresso la sua indignazione, “Questa decisione colpisce il cuore della democrazia. I politici eletti dovrebbero essere sospesi solo dagli elettori o per aver violato la legge,” ed ha continuato, “Non dovrebbe essere permesso a tre membri di un organismo che nessuno ha mai eletto di sovvertire i voti di milioni di londinesi”. Mio carissimo sindaco, probabilmente hai ragione, questi tre individui non esprimono la volontà del popolo e la democrazia britannica ha subito davvero un duro colpo. Però, come ormai avrai capito, gli interessi e la suscettibilità ebraici sono extragiudiziali. Inoltre sono molto al di sopra di qualsiasi ordine democratico riconosciuto.
Il sindaco ha svolto bene il suo compito. I londinesi lo amano, lo hanno rieletto per un secondo mandato e probabilmente lo rifaranno anche per un terzo. E il sindaco non solo ha fatto benissimo il suo lavoro ma è anche uno straordinario pedagogo. Quando il Primo Ministro Blair ha fatto del suo meglio per far avanzare il cosiddetto ‘conflitto culturale’ [‘cultural clash’] verso una condizione di guerra mondiale, è stato il sindaco Livingstone che ha diffuso un messaggio di pace e speranza. Pochi mesi dopo, quando Londra è stata colpita da una devastante onda di terrore è stato Livingstone che si è alzato ed ha espresso un messaggio di riconciliazione e di amore. E allo stesso modo è stato Ken Livingstone l’unico e solo politico britannico che è riuscito ad interiorizzare il vero significato di multietnicità e pluralismo culturale. Per essere quello che è e dire quello che dice, il sindaco si è davvero creato molti nemici nel mondo della politica inglese che si sta oscurando rapidamente.
Tuttavia al sindaco piace l’appoggio delle persone e sono assolutamente convinto che i londinesi porranno le domande necessarie: Perché esattamente il nostro sindaco è stato sospeso? Ha commesso un crimine? Se lo ha fatto qual’è stato esattamente questo crimine? Quei londinesi che sono ancora capaci di un pensiero ideologico critico si chiederanno per quale motivo gettiamo via i nostri cosidetti valori democratici per un rozzo giornalista idiota che accidentalmente è anche ebreo?
Mentre alcuni dei miei colleghi intellettuali sosterrebbero che l’ultimo atto non democratico nel cuore della democrazia britannica prova al di là di ogni dubbio che il ‘potere ebraico’ ha preso il sopravvento, io rimango perplesso. Non sono convinto che l’Inghilterra sia guidata dagli ebrei, tuttavia credo che il governo britannico si sia imposto di difendere gli ebrei e gli interessi ebraici.
Tendo a credere che le azioni proebraiche di cui siamo stati testimoni ieri a Londra e la settimana scorsa in Austria non siano esattamente la manifestazione di un sano sentimento proebraico. In realtà è esattamente il contrario: servono a coprire un grave antagonismo. L’occidentale comune disapprova lo stato ebraico che sta colonizzando la Palestina, e più disapprova il sionismo, più sospetta la narrativa storica sionista ufficiale, più si sente in colpa per la sua disistima. In un certo qual modo più dentro di noi odiamo, più in pubblico diamo sostegno e mostriamo empatia. Il supporto agli interessi ebraici serve a mascherare un crescente malessere. Ricorda il modello della Germania prenazista. Nel caso qualcuno insista a dire che la storia insegna, questa è una chiara lezione della storia.
Mentre i leader ebraici inglesi si lamentano dell’antisemitismo emergente nel Regno Unito, in generale suggerirei loro di essere doppiamente preoccupati per la loro ultima vittoria.
Gilad Atzmon
Fonte: http://www.counterpunch.org/
Link: http://www.counterpunch.org/atzmon02252006.html
25/26.02.06
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di OLIMPIA BERTOLDINI