DI BRAD DELONG
Il Senato degli Stati Uniti ha rifiutato a grande maggioranza il Fast Track [corsia preferenziale] richiesto dal Presidente Obama per definire rapidamente le clausole del TPP, Trans-Pacific Partneship
Qualcuno può dirmi, per favore, che cosa sta succedendo? Che cosa è successo con l’Amministrazione Obama e la sua volontà di portare avanti il TPP?
Io sono quello che Paul Krugman chiama, sostanzialmente, “Uomo di Davos” [https://it.wikipedia.org/wiki/Forum_economico_mondiale] – un tesserato neoliberale che crede nella globalizzazione e nel libero scambio e che ha visto stupidaggini a sufficienza in luoghi come Berkeley [Università della California] per preoccuparsi se viene definito, di tanto in tanto, un hippy.
Per essere un sostenitore del libero scambio, credo sia importante armonizzare la regolamentazione economica globale. Per ottenere i diritti di “proprietà intellettuale” e quelli di carattere generale dovrei essere, di conseguenza, un forte sostenitore del TPP. Al contrario, mi trovo a dover porre delle importanti domande su questo Trattato:
. Se possiamo concludere che in 10 anni abbiamo ottenuto un buon equilibrio in questa “cosa sbagliata” [l’armonizzazione e la regolamentazione dell’economia globale], come possiamo pensare di modificarlo se non passando ex-novo attraverso l’intero processo di rinegoziazione [che il Fast Track ridurrebbe in modo sostanziale]?
. Quali ragioni ci sono per pensare che la soluzione data alle questioni della “proprietà intellettuale” [dal TPP] sia un buon affare per i popoli del Pacifico nel loro complesso, ma anche per la gente di Stati Uniti, piuttosto che per gli attuali e futuri possessori di una “proprietà intellettuale”?
. Quali ragioni ci sono per pensare che le procedure per la risoluzione delle controversie che sono state previste, a titolo d’esempio, nel NAFTA [North America Free Trade Agreement] abbiano bisogno di essere rafforzate con il TPP, piuttosto che essere semplicemente implementate, come avviene negli altri “accordi” di questo tipo?
. Gli obiettivi geopolitici del TPP non sarebbero meglio serviti da un accordo indirizzato meno fortemente verso gli interessi dei detentori di “proprietà intellettuale” del “primo mondo”?
Se l’Amministrazione Obama ha dato delle risposte serie a queste domande di tipo tecnico, ebbene io me le son perse. E se mi mancano, perché non me le forniscono loro?
C’è in ballo, inoltre, un’altra importante questione: il TPP è, in primo luogo, una priorità dei Repubblicani. Perché un Presidente Democratico si è messo nella posizione di dover elemosinare dei voti Democratici per una priorità Repubblicana, piuttosto che chiedere delle concessioni politiche ai Repubblicani su alcune delle questioni che sono importanti per i Democratici, in cambio della sua firma [al TPP]?
Oppure, per farla breve, e come ho spesso chiesto a Barack Obama e alla sua Amministrazione: “Non c’è proprio nessuno che sappia com’è che si gioca a questo gioco?”. O, forse, bastava chiedere: “A che gioco pensano di giocare coloro che stanno giocando?”.
David Atkins, in “There Are More Reasons to Oppose TPP than Just Jobs” [Ci Sono Molte Ragioni per Opporsi al TPP], scrive:
“””Invece di riformare e porre un limite alle onerose leggi sulla ‘proprietà intellettuale’ in America, il TPP cerca di ampliarle e internazionalizzarle ….. Invece di creare protezioni reali per i lavoratori all’estero, il TPP limita la possibilità di poterle implementare, anche perché consente ad un sistema di ‘Tribunali Aziendali Internazionali’ di non tener conto, anche con effetto retroattivo, delle normative nazionali riguardo il lavoro, la salute e l’ambiente. Opporsi al TPP è in realtà un “chiamata” abbastanza facile …..”””.
Paul Krugman in “Decline and Fall of the Davos Democrats” [Declino e Caduta dei Democratici di Davos], scrive:
“””OK, non l’ho visto arrivare ….. Ma non credo che sia giusto definire tutto questo come una ‘disfunzione’ di Washington. Disfunzione è quando si ottengono risultati che nessuno voleva, o quando non si riescono a fare delle cose che invece tutti volevano ….. Quello che è successo non è un bel modo per fare politica. Chiamarlo ‘disfunzione’ presuppone che questo Trattato sia un buona cosa, ma non lo è ….. Se si parla ai funzionari dell’Amministrazione, questi forniscono una difesa abbastanza sofisticata del Trattato. Si tratta di geopolitica, essi dicono. E’ necessario all’America per timore che altri, compresa ovviamente la Cina, soppiantino la sua influenza …..
Sostengono che gli aspetti preoccupanti del TPP non sono poi così importanti, come potrebbe sembrare a prima vista – la composizione delle controversie è una cosa decente, un po’ meno quella in materia di proprietà intellettuale – e che l’operazione dovrebbe effettivamente migliorare la tutela del lavoro nei paesi poveri …..
La presentazione complessiva del TPP, fatta in una certa misura dall’Amministrazione ma molto di più dai suoi alleati, è consistita in lezioni tenute da ‘Coloro Che Sanno Com’è Che Funziona L’Economia Globale’ – il genere di persone che si reca a Davos per partecipare a dei coscienziosi Congressi sul ‘gap di competenze’ e che ritengono Alan Simpson [Senatore Repubblicano] responsabile di tutto quello che succede nel mondo – in favore di qualche hippy ignorante che non lo sa …..
I ‘Democratici di Davos’ dicevano che potevamo fidarci della finanza non regolamentata e che dovevamo temere, al contrario, gli invisibili ‘bond vigilantes’ [https://en.wikipedia.org/wiki/Bond_vigilante] ….. I sostenitori Democratici del TPP pensavano di poter dettare la linea politica al loro Partito come se fosse ancora il 1999. Ebbene no, non possono più”””.
Brad DeLong
Fonte: www.bradford-delong.com
15.06.2015
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da FRANCO
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