DI ROI TOV
I media ebraici parlano di guerra psicologica palestinese nei confronti di Israele, ma le cose non vanno nel verso che speravano i palestinesi, perché i video-messaggi registrati in ebraico dagli arabi di Gaza, sono diventati una “barzelletta”.
Nel primo weekend dopo l’ultimo attacco di Israele a Gaza,* l ‘operazione è arrivata al punto di dover fare qualche scelta. Le Forze di Difesa israeliane IDF sostengono di aver distrutto un terzo dei razzi di media gittata Palestinesi, 500 testate a lunga gittata e altri 2.000 missili. Per fare qualcosa di ancora più bello, ai generali della IDF piacerebbe solo che l’esercito entrasse a Gaza con le forze di terra.
Giovedì, il Security Cabinet si è riunito per sette ore per parlare di questo argomento. Sabato 12, tutti i media erano pieni delle stesse vecchie immagini dei carri armati e dei militari che aspettano di entrare nella Striscia. Ma non è stata presa nessuna decisione. Dal Sinai sono arrivati cinque missili su Israele. Nell’ottica della guerra, non contano niente, particolarmente perché non hanno fatto nessun danno. |
File di carri armati dell’IDF si avviano verso Gaza |
Questa immagine quasi-pastorale mi era sembrata un invito a cercare un nuovo argomento per l’articolo di oggi. Per un po’, avevo preso in considerazione di parlare di questioni più urgenti, come l‘influenza di Chalfi sulla poesia ebraica, infatti dopo 34 anni dalla sua morte sarebbe stata ora, ma i lettori si sono stati salvati da questo strazio grazie alle notizie sulla guerra psicologica che si leggono sui media israeliani. E’ arrivato il Derror e i derroristi ci minacciano.
Guerre al telefono
Negli ultimi due giorni, ho parlato due volte di eventi sulla guerra psicologica fatta da entrambe le parti. Hamas Respinge la politica di Israele che “Bussa sui tetti” , quella politica che costituisce il tentativo israeliano di manipolare la mente di chi abita a Gaza, inducendo la gente ad abbandonare le loro case anche prima che siano bombardate dalla IDF, se solo si informano bene chiamando un numero gratuito della IDF. Considerando quelle che sono state le reazioni selvagge, anche se indirette, arrivate da Israele, l’articolo è stato più efficace di un missile.
Ieri, a Gaza la Maledizione di Givat Amal, è stata come un colpo inaspettato di Hamas che ha spiegato quale è il collante che tiene insieme la società Israeliana. Altre notizie parlano dei tanti abitanti di Gaza che hanno ricevuto telefonate per avvertirli di imminenti attacchi del IDF, in un tentativo di guerra psicologica per creare panico e caos. |
Non tutto quello che succede però merita un articolo. Questo fine settimana, gli abitanti del nord di Gaza hanno ricevuto messaggi telefonici dall’IDF che chiedevano di lasciare le loro case in vista di una prossima invasione via terra. I messaggi sono stati ugualmente ignorati sia dagli abitanti che da me, eccetto questo breve paragrafo.
Ecco come vanno le cose quando eventi pubblici si intrecciano con un pezzetto di guerra: dopo che se ne è parlato la prima volta, sembra che sia sempre stato così, anche perché Hamas ha fatto errori altrettanto gravi rivolgendosi ai cittadini israeliani.
La guerra psicologica palestinese
Questo fine settimana, i media ebraici parlano di guerra psicologica palestinese nei confronti di Israele, ma non nel verso che speravano i palestinesi.
Dall’inizio dell’operazione, gli israeliani dicono di aver ricevuto degli strani messaggi telefonici. Uno diceva di dove fare un sondaggio per conto della IDF; molti hanno pensato che fosse un trucco di Hamas e l’hanno segnalato alla polizia.
Altri messaggi hanno tentato di imitare le email della IDF, vedi qui sotto.
Messaggi palestinesi mandati a telefoni iraeliani Vedi anche : Gaza Hits the Curse of Givat Amal |
Uno dei messaggi dice ” lascia casa subito” in inglese. L’altro è scritto in un misto di ebraico e inglese. In inglese si legge “Last Warning!” in ebraico dice “Stanno per arrivare i missili su casa tua.” A parte possibili errori che possono essere trasmessi con le varie traduzioni, c’è un uso di parole straniere come “rocket” che sembra strano. Qualsiasi israeliano che ricevesse questo messaggio capirebbe sicuramente che è stato mandato da una forza-non-amica. Per quale motivo le forze di difesa israeliane dovrebbero mettere in allerta un ebreo, parlandogli in inglese ?
La pubblicazione di questo articolo sui media ebraici è stato un invito alla popolazione per non temere i messaggi.
Tuttavia, i palestinesi hanno pubblicato diversi video brevi in ebraico con messaggi destinati agli israeliani e al loro governo e tutti hanno avuto una eco da parte dei media ebraici, del tutto inattesa da chi li aveva mandati.
La lingua ebraica e quella araba si scrivono da destra a sinistra e non tutti i computer sono adattati per questa funzione. Certi programmi usano linguaggi di codificazione non standard; lo stesso vale per alcuni siti web. Se si salva una pagina di Canale 7, la TV dei coloni ebrei, su un computer non-ebraico e poi si riapre la stessa pagina, apparirà qualcosa di indecifrabile con dei caratteri ebraici codificati per DOS – 20 anni dopo che Microsoft ha già affrontato e risolto questo problema.
Uno degli errori più comuni è che i programmi si possono impostare per la tastiera ebraica, ma il PC scriverà a rovescio, da sinistra a destra. In Bolivia, ho questo problema tutti i giorni. La maggior parte delle pagine ebraiche che salvo vengono visualizzate dalla versione spagnola di Windows con un titolo a rovescio: “eltit sdrawkcab“.
Hamas sta pubblicando un video con un ebraico scritto al contrario e con errori di ortografia che rendono ancora più difficile comprenderli. “Ledder to Israele Govirnment” scritto a rovescio è qualcosa di improponibile, che non si può prendere sul serio, neanche da parte di Netanyahu, che parla di un pessimo ebraico. Sia per lui che è un repubblicano a Gerusalemme, sia per un inglese a New York.
Video di Hamas video ripubblicato da Yediot Ahronot. Tra le virgolette “Ledder to Israel Govirnment” scritto a rovescio. |
L’ebraico parlato nei video ha una forte pronuncia araba. Come si rileva in dettaglio dal servizio sui Coloni Ebrei che cacciano i Palestinesi mandato su una TV ebraica in Israele, l’ebraico e l’arabo sono simili, ma a Gaza, in certe occasioni si possono notare delle sostanziali differenze di pronuncia.
I beduini di Israele possono andare volontari nel IDF e lo fanno in molti, la maggior parte dei reclutati vengono impiegati come cacciatori nelle unità di ricognizione; non ci sono altri gruppi che fanno queste cose. In ebraico questo lavoro si chiama “gashash”, che significa grosso modo “naso“, come per indicare qualcuno che cerca a tentoni nel buio.
Nonostante questo i beduini non vengono mai completamente integrati nella società. Il Prawer Law Affair l’anno scorso ne è stato un triste ricordo. Il governo israeliano ha deciso di confiscare una gran quantità di terra dei beduini, costringendoli a trasferirsi in città, malgrado il loro stile di vita nomade.
I palestinesi si trovano in tutte le principali città ebree, non i Beduini. Parte del problema è il razzismo degli ebrei.
Dal 1963 al 2000, c’era un gruppo di comici che si chiamava “HaGashash HaHiver,” “I cacciatori pallidi.” Ai Beduini non piaceva l’allusione al colore della loro pelle. Ma gli ebrei ne ridevano fino alle lacrime. |
Il LODO di HaGashash HaHiver |
La conquista del Premio Israele per questo gruppo non ha lasciato spazio a dubbi sul fatto che l’atteggiamento israeliano era diverso. I testi di questo gruppo di comici erano quasi sembre basati su una forma di umorismo non-sense, come nella scenetta di Mao Zedong a Beehive: sul nichilismo Israeliano.
Una delle loro gag raffigura un ebreo israeliano che si avvicina a un check-point e scopre che le due guardie sono di lingua araba, comincia così una commedia degli equivoci. In arabo manca il suono “p” che di solito viene pronunciato “b”.
“Il capo sta giocando a “Boker” dicono le guardie. “Boker? ” chiede l‘Ebreo, In ebraico “boker” significa “mattina“. Si –“Boker, klavim “ spiegano le guardie, ma questo confonde ancora di più lìebreo, perché in ebraico questo significa “Buongiorno, cani.”
Poker era stato pronunciato “boker” mentre “klavim” era un suono che somigliava molto a “klafim,” che significa “carte”. Chi parla Arabo non ha problemi a pronunciare la “f,” ma in Ebraico la stessa parola si scrive “klapim,” e la pronuncia della “p” può essere sia “p” che “f” a seconda della sua posizione nella parola, ma le guardie non lo sapevano e gli Israeliani trovavano questa forma di razzismo molto divertente.
I Media israeliani adesso si stanno divertendo molto con i video mandati da Hamas. In ebraico, “pigu’im” è una forma potenziata di “colpo”, che ha lo stesso significato che gli anglofoni definiscono con “attacco terroristico”. Nei video gli arabi dicono “bigu’im”, che non è una parola. Così, invece di spaventarsi, il pubblico ride.
La stessa cosa succede con “dachpor”, una parola composta da “dach =push” e “por =scavare” e si usa tante volte nei video per dire “bulldozer”, ma Hamas dice “dachbor” con la “b” e non esiste questa parola, con cui Hamas fa le sue rivendicazioni. “A quale buco si riferiscono ?“ – commenta ironica lo speaker ebreo – riconoscendo che “bor” è il buco, ma facendo finta di non comprendere “Dach” che invece è una parola che esiste.
Il cacciatore Pallido è tornato.
Un errore mortale è stata per Hamas la sua scelta di mandare messaggi in ebraico, perché si indirizzano verso gente che ha una cultura differente e il messaggio da trasmettere dovrebbe tenerne conto. Un video commentato in un buon Ebraico trasmette (inconsciamente) un messaggio sbagliato.
Un video di Hamas ri-pubblicato da Yediot Ahronot. « Stiamo preparando una nuova generazione di guerrieri che si attacca alla morte come i nemici si attaccano alla vita.» Questo il sottotitolo in ebraico. |
Come fa un ebreo a comprenderne il significato? La migliore spiegazione è il titolo che ha scelto Yediot Ahronot: “E’ nato un Hamasnik“. Intendendo con “Hamasnik” uno di Hamas e chiamandolo in un misto di arabo e russo.
Quello che è nato veramente qui è una versione popolare delle guerre psicologiche. Né Israele, né l’Occidente possono averne il monopolio. BSYWAR 1.0 può sembrare una battuta divertente di lingua ebraica, ma LAP (acronimo ebraico per la guerra psicologica) 2.0 sarà fatto bene e sarà spaventoso, come un vero e proprio Prankenstein.
Roi Tov
Font: http://www.roitov.com
Link: http://www.roitov.com/articles/lp.htm
14.07.2014
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario.