Come rivelato dalla Quinta Flotta degli Stati Uniti, ieri, lunedì 20 giugno, due navi della Marina statunitense sono quasi arrivate allo scontro con tre imbarcazioni veloci d’attacco appartenenti alla Guardia Rivoluzionaria iraniana.
Nella sua nota, la Marina statunitense ha dichiarato che lo scontro, durato un’ora, ha avuto luogo nello Stretto di Hormuz, nel Golfo Persico, e il rapporto ha descritto le azioni dei motoscafi iraniani come “non sicure e non professionali”.
La USS Sirocco e la nave da trasporto veloce USNS Choctaw County “stavano effettuando un transito di routine in acque internazionali quando tre mezzi d’attacco costieri veloci iraniani si sono avvicinati”, afferma la nota.
Three vessels from Iran’s IRGCN interacted in an unsafe & unprofessional manner as U.S. Navy ships transited the Strait of Hormuz, June 20. U.S. naval forces remain vigilant & will continue to operate where international law allows.
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— U.S. Naval Forces Central Command/U.S. 5th Fleet (@US5thFleet) June 21, 2022
Una delle imbarcazioni iraniane “si è avvicinata frontalmente alla USS Sirocco a una velocità pericolosamente elevata e ha modificato la rotta solo dopo che la nave statunitense ha emesso segnali acustici di avvertimento per evitare una collisione”, costringendo la stessa USS Sirocco anche a lanciare un razzo di avvertimento quando l’imbarcazione iraniana è arrivata a meno di 50 iarde.
Alla fine, i tre motoscafi delle Guardie Rivoluzionarie hanno lasciato l’area, mentre le navi statunitensi hanno continuato il loro transito, si legge nel comunicato.
La Quinta flotta statunitense ha accusato i marinai iraniani di non aver “rispettato gli standard internazionali di comportamento marittimo professionale o sicuro” e di aver “aumentato il rischio di errori di calcolo e collisioni”.
La Marina statunitense ha inoltre sottolineato che le sue forze continueranno a operare in aria e in mare “ovunque il diritto internazionale lo consenta”.
Massimo A. Cascone, 21.06.2022