Domenica 10 aprile in Francia si terranno le elezioni presidenziali. A sfidarsi per il ruolo di Presidente della Repubblica ben dodici candidati, ma a pochi giorni di distanza dal voto è oramai chiaro che la vera sfida è a due, massimo a tre.
Macron contro Le Pen, europeismo contro nazionalismo, uno scontro che si ripete dopo le presidenziali del 2017, e che attualmente vede vincitore ancora una volta Macron, almeno secondo i sondaggi. Terzo incomodo, pronto ad approfittare di qualsiasi indecisione degli avversari, Jean-Luc Mélenchon, candidato del partito di sinistra radicale La France Insoumise (tradotto, ‘La Francia Ribelle’).
Nonostante neanche un singolo sondaggio veda la Le Pen vincitrice – d’altronde chi sosterrebbe la vittoria del nazionalismo nel cuore dell’Europa oggi come oggi? – appare chiaro che un distacco così piccolo è sintomo di un elettorato spaccato e nervoso, impaurito soprattutto dall’invasione russa dell’Ucraina, un evento che ha monopolizzato il dibattito pubblico in Francia nell’ultimo mese.
Macron è sicuramente una certezza per coloro che ancora credono in un’Europa compatta nelle sue strategie di politica estera. La Le Pen potrebbe invece rappresentare una spaccatura rispetto all’egemonia culturale europeista, riportando al centro del dibattito i problemi quotidiani che i cittadini francesi dovranno affrontare se si continuerà con questo braccio di ferro con Putin.
Non a caso, mentre Macron era impegnato a parlare con il presidente russo e a incontrare i leader mondiali, Le Pen ha continuato la sua campagna elettorale parlando dei problemi della vita quotidiana, come il prezzo del carburante e il potere d’acquisto delle persone.
“Le Pen ha fatto una campagna di prossimità, visitando molte piccole città e villaggi. I suoi viaggi non sono stati molto seguiti dalla stampa nazionale, ma hanno avuto una grande eco nei media locali”, ha affermato Mathieu Gallard, direttore della ricerca presso la società di sondaggi Ipsos. “Ha dato un’impressione di vicinanza, che è molto importante per gli elettori francesi. Ha davvero rotto con lo stile delle sue precedenti campagne e quelle di suo padre. Ha condotto una campagna incentrata sul potere d’acquisto e non sulla migrazione e sulla sicurezza”, ha continuato Gallard, secondo cui i problemi economici sono di gran lunga la principale preoccupazione degli elettori francesi, soprattutto in questo periodo storico così turbolento.
Insomma, al di là dei sondaggi e sondaggisti che lasciano il tempo che trovano, anche se per ora non sembra essere abbastanza per portarla all’Eliseo, la Le Pen sta dando a Macron più di una preoccupazione.
D’altronde, se non ora, quando?
Massimo A. Cascone, 08.04.2022
Fonte: https://www.politico.eu/article/le-pen-close-gap-macron-polls-france-election/