La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

PREPARATEVI ALLA GRANDE TOSATURA, IL GOVERNO DEI CURATORI FALLIMENTARI E’ QUI PER QUESTO. BOT, PATRIMONIALE, CONTI CORRENTI: COSI’ RENZI CI TASSERA’

blank
A cura di Davide
Il 25 Febbraio 2014
64 Views

DI MAURO BOTTARELLI
ilsussidiario.net

Non fate l’errore, cari lettori, di credere davvero che quella di Graziano Delrio sia stata la classica scivolata su una buccia di banana frutto dell’inesperienza. Non è così. Perché il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è tutto tranne che un politico inesperto: è furbo, preparato e naviga a vari livelli nei marosi della politica attiva da qualche decennio. Se parla, sa cosa dice. E quando ha parlato di aumentare la tassazione sui Bot dall’attuale 12,5% non ha dato fiato a una voce dal sen sfuggita: ha testato la piazza, su preciso mandato. È come nel rugby: la prima mischia ordinata della partita serve a testare la consistenza del pacchetto avversario. Chi vince la prima, impone le regole tutta la partita. Magari non fisicamente, ma sicuramente psicologicamente.

Non a caso, il comunicato con cui Palazzo Chigi ha tentato di tamponare l’incidente diplomatico alla vigilia del voto di fiducia è la classica toppa peggio del buco: si dice infatti sì che l’intenzione non è quella di imporre nuove tasse bensì di abbassare quelle attuali, ma si parla anche di rimodulazione delle aliquote per finanziare l’abbattimento del cuneo fiscale. Quindi, non si esclude affatto che quel 12,5% possa diventare 15%. O magari 20%. Tanto, come ha detto Delrio, la vecchietta con i suoi Bot non starà male per questo. Tanto più che servirà a qualcosa di importante, ovvero l’abbattimento del costo del lavoro per aiutare i giovani a essere assunti e gli imprenditori ad assumere.

Un bel ricatto morale, fatto alla perfezione. Ce lo chiede l’Europa, mancava nel comunicato. Ma non tarderà a saltare fuori questa formula, perché questo – come vi dico da sempre – è il governo dei curatori fallimentari, i quali – esattamente come i Blues Brothers – sono in missione per conto di qualcuno di molto importante. Nel primo caso era Dio, in questo più prosaicamente la Commissione europea. Ora, al netto del nulla cosmico in cui si è sostanziato il discorso di ieri di Matteo Renzi al Senato, tra bambini che meritano scuole sicure e investimenti esteri mischiati insieme come in un frullato zuccheroso di buone intenzioni senza nemmeno una cifra o un provvedimento concreto, lasciate che faccia un brevissimo salto all’estero per farvi capire cosa ci attende in Italia con questo nuovo governo.

La scorsa settimana, infatti, nel silenzio più assoluto, il governo austriaco ha reso noto attraverso il ministro delle Finanze che i detentori di bond di Hypo-Alde-Adria-Bank, nazionalizzata nel 2009, potrebbero non vedersi ripagato il capitale. Insomma, un bel haircut ai detentori di bond nel cuore dell’Europa core, l’Austria, non a Cipro o in Grecia. Il perché è presto detto: «Chi ha comprato quei bond a poco prezzo, oggi potrebbe voler essere ripagato sulla parità e questo sta agitando la gente». Parole e musica del ministro in persona, Michael Spindelegger, il giorno seguente alle dimissioni del presidente dell’istituto, Liebscher e poco prima che il governo annunciasse ufficialmente una review per decidere quale sarà il tipo di contributo che saranno chiamati a pagare i detentori di obbligazioni: «Dobbiamo trovare un modello che risulti essere il migliore per i contribuenti. Magari non sarà ciò che chiedono i mercati ma sarà necessario»

Certo, la decisione del governo toccherà solo i bond con garanzia della provincia della Carinzia, mentre quelli con garanzia federale pagheranno secondo le regole ma un nuovo modello, dopo quello cipriota del bail-in, sembra giunto in Europa a mostrare la via. Ora, se il governo di un Paese sano come l’Austria arriva a questo nei riguardi di un istituto nazionalizzato, a cosa potrà arrivare quello italiano, Paese dove le banche hanno oltre il 12% di sofferenze sul totale dei prestiti e Monte dei Paschi dovrà essere nazionalizzata entro la fine dell’anno?

D’altronde, signori, il governo Renzi ha una genealogia lunga e tutta compresa nel documento segreto redatto dalla Commissione europea che la Reueters ha intercettato e letto. Eccone il punto fondamentale: «I risparmi dei 500 milioni di cittadini dell’Unione europea saranno usati per finanziare investimenti a lungo termine per stimolare l’economia e contribuire a riempire il vuoto lasciato dalle banche dall’inizio della crisi finanziaria». Ufficialmente, la Commissione vuole «svezzare» le economie dei 28 paesi sudditi «dalla loro pesante dipendenza dai prestiti bancari, e trovare altri mezzi di finanziare le piccole imprese, i progetti infrastrutturali e altri investimenti». Insomma, basta rompere i cosiddetti alle banche, poverine, le quali devono già far fronte agli stress test, che se venissero condotti in maniera seria vedrebbero una serie di bocciature capace gli spedire gli spread reali sulla luna.

C’è poi la ricetta di Davide Serra, sodale di Renzi, suo finanziatore e guru, nonché capo dell’hedge fund Algebris con sede a Londra. Eccone parte del pensiero: «Il primo problema è il debito sbilanciato: troppo debito pubblico, poco privato e poco delle aziende. Questo blocca la crescita». Serra, inoltre, propone anche l’abolizione del contante e il ricalcolo di tutte le pensioni in essere, oggi modulate col sistema retributivo, per rimetterle al magrissimo sistema contributivo: il tutto, per dare i soldi in surplus ricavati alle imprese, sgravando le banche dal loro compito. In qualche modo, una redistribuzione forzosa dai vecchi ai giovani: tu chiamala, se vuoi, rottamazione.

E, in effetti, santa pazienza, cosa vogliamo ancora dalle banche: è da quando hanno preso i soldi dalla aste Ltro della Bce che stanno comprando debito pubblico come se non ci fosse un domani, anche il finanziamento alle imprese è troppo. Ci pensino i cittadini-contribuenti: attraverso le pensioni, la tassazione sui Bot, i tagli sulle detenzioni obbligazionarie e magari domani un bel prelievo forzoso sui conti correnti come suggerito poco tempo fa dal Fmi. Certo, l’aver tenuto in piedi l’euro come moneta, agendo sul debito sovrano, ha comportato un prezzo alto da pagare e non solo per la banche: si è fatto grippare del tutto il motore di creazione di credito in Europa. Il quale oggi è creato dalle banche, che lo fanno indebitandoci: ebbene, la massa monetaria M3 s’è ridotta all’1,5% annuo, ben sotto al target del 4,5% a cui fa riferimento la stessa Bce per mantenere l’inflazione al 2%, come detta il suo mandato.

C’è però un problemino, reso noto ieri da Eurostat: inflazione stabile a gennaio per l’Eurozona (come si vede nel grafico a fondo pagina). L’istituto europeo di statistica ha infatti corretto leggermente al rialzo la stima flash resa nota alla fine del mese scorso (+0,7%), con il tasso annuale che è stato pari al +0,8%, come in dicembre. Nell’Ue a 28 paesi, invece, l’aumento dei prezzi è stato dello 0,9% su base annua, in calo rispetto al +1% di dicembre. Nel gennaio 2013, i prezzi erano saliti del 2% in Eurozona e del 2,1% in Ue a 28 paesi. A influire sull’andamento europeo sono stati da un lato, al rialzo, il tabacco (+0,08 punti percentuali), l’elettricità (+0,05) e il settore “latte, uova e formaggi” (+0,05%), dall’altro, al ribasso, i carburanti per i trasporti (-0,19%), le Tlc (-0,13%) e i combustibili liquidi (-0,05%). In Italia, in gennaio l’inflazione è aumentata dello 0,6% (+0,7% in dicembre).

inflation

La lettura «è più elevata delle stime ma l’inflazione resta ben sotto il tetto del 2% della Bce», sottolinea uno strategist di Newedge, aggiungendo che il dato è fondamentale «alla luce del dibattito sui rischi deflativi e in attesa delle previsioni sull’inflazione fino al 2016» che la Banca centrale europea pubblicherà in occasione del meeting del 6 marzo. «Le speculazioni di un ulteriore intervento di allentamento dell’Eurotower potrebbero aumentare», aggiungeva lo strategist. Signori, a questi ritmi la deflazione è dietro l’angolo in pochi mesi, a gennaio abbiamo vissuto il peggior calo mese-su-mese di sempre e il dato peggiore, guarda caso, riguarda proprio l’Italia, con un calo del 2,1% mese-su-mese, il peggior risultato di tutta l’eurozona. Se non aumenta la massa monetaria, non sale l’inflazione: e Draghi non solo non è stato in grado di mantenere il suo target del 4,5% ma lo ha dimezzato, facendo scendere il tasso inflattivo sotto la metà dell’obiettivo prefissato del 2%.

In queste condizioni, l’Italia muore. E i soldi vanno presi dove ci sono, ovvero nel risparmio dei cittadini, visto che le banche non prestano ad aziende non finanziarie, come mostra questo grafico. Preparatevi alla grande tosatura, cari lettori, il governo dei curatori fallimentari è qui per questo. E Delrio non è affatto lo sprovveduto che vogliono dipingere: ha tastato il polso, su mandato. Ora basterà uno scossone, un’emergenza a livello europeo, uno spavento sullo spread e tutto sarà possibile. Perché ce lo chiede l’Europa e lo farà con la faccia giovane, fresca e rassicurante di Matteo.

grafico1

***********************************

Mauro Bottarelli

Fonte: www.ilsussidiario.net

Link: Bot, patrimoniale, conti correnti: così Renzi ci tasserà

25.02.2014

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
6 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • La forza della debolezza 30 Novembre 2024
    Ultimamente non ho partecipato molto nel forum. Spesso era semplicemente della serie "chi tace acconsente". Altre volte, pur avendo l'impulso di postare qualcosa, sentivo di non avere le ide...
    INTP
  • Ansia di Verità e Tormento dell'Animo 30 Novembre 2024
    AAh, se le cose fossero chiare fin dal principio ! Il centro della comunicazione, ciò che ha di più e di meglio da dire è il cuore NON il cervello, quindi il centro (di tutto) è il cuore......
    GioCo
  • Amnesty International---Palestina, Manifestazione del 5 ottobre a Roma: gravi violazioni dei diritti umani (da parte delle Forze dell' Ordine n.d.r.) 28 Novembre 2024
    Amnesty International Italia ha pubblicato oggi una ricerca che esprime profonde preoccupazioni per le violazioni dei diritti umani, compresi i diritti alla libertà di espressione e di riuni...
    marcopa
  • MILANO BRUCIA 27 Novembre 2024
    Come ea facile prevedere e come ho segnalato io in molti commenti su questo sito la bufala (meglio : Lebenslüge) dell'integrazione degli immigrati si è rivelata nella sua cruda realtà anche ...
    PietroGE
  • Come Out Ye Black And Tans 27 Novembre 2024
    Per il vostro diletto, vi propongo un'altra stupenda interpretazione di Colm McGuinness di una delle più belle canzoni dell'IRA, dedicata in tono di sfida a una milizia paramilitare protesta...
    BrunoWald


blank