DI LAURENT PINSOLLE
marianne2.fr
Deprezzare la moneta rilancia la crescita, è quello che comunque mostra l’esempio della Gran Bretagna. Un nuovo schiaffo inflitto alla moneta unica, che non permette questo tipo di aggiustamento.
La notizia è passata relativamente inosservata ma la Gran Bretagna ha registrato una crescita dell’1,1% nel secondo trimestre (4,4% il ritmo annuo!!!): una dimostrazione lampante dell’interesse a deprezzare una moneta, per rilanciare la crescita.
Il deprezzamento della moneta, strumento di crescita
La Gran Bretagna è stata uno dei paesi europei che più ha sofferto la crisi, registrando per poco meno di sei semestri consecutivi una flessione del suo PIL e una recessione annuale del 5% nel 2009. Solo la Germania è andata peggio l’anno scorso, a causa del crollo delle sue esportazioni (e si, la Germania, di cui tanto ci viene decantato il modello, ha registrato la più forte recessione della zona euro nel 2009…) Bisogna dire che il peso del settore finanziario è qui più importante che altrove.
Ma Londra ha avuto la grande intelligenza di lasciare scivolare consapevolmente il valore della sua moneta, la sterlina, che è passata da 1,45 euro circa fino a metà del 2007 a solo 1,05 euro all’inizio del 2009, ovvero un deprezzamento del 30% in soli 18 mesi, prima di rimontare attorno all’ 1,2 euro delle ultime settimane. Questa flessione della moneta britannica, spiega senza alcun dubbio la buona performance dell’economia britannica in questo inizio d’anno.
La dimostrazione dei limiti della moneta unica
Effettivamente, è sorprendente che la crescita riprenda molto più velocemente nel Regno Unito che nella zona euro, dal momento che l’economia britannica ha subito un più forte ribasso del mercato immobiliare e fallimenti a cascata nel settore bancario. Ma la forte svalutazione della sterlina ha permesso di migliorare nettamente i termini del cambio per il nostro vicino d’oltre manica, favorendo le sue esportazioni e frenando le importazioni, in particolare con la zona euro …
Per contro, questo mostra tutti i limiti di una moneta unica che non permette questo tipo di aggiustamenti. Nessun dubbio che la Grecia starebbe molto meglio se avesse la possibilità di fare abbassare il valore della moneta congiuntamente con il piano di austerità. Oggi, l’euro impone ai paesi europei un cocktail disastroso di autorità budgetaria e di moneta troppo cara. Senza l’euro, potremmo almeno compensare in parte con una moneta a miglior prezzo.
La Gran Bretagna, come già gli Stati Uniti, ha ben compreso l’interesse di giocare con il valore della sua moneta. Oggi, non rimangono che i sostenitori dell’Europa di Lisbona a rallegrarsi di una ripresa dell’euro che penalizza una volta di più l’economia produttiva della zona euro e dunque l’occupazione.
Laurent Pinsolle
Fonte: www.marianne2.fr
Link: http://www.marianne2.fr/Plus-la-monnaie-baisse-plus-la-croissance-augmente_a195990.html
4.08.2010
Traduzuione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICOL BARBA