DI GIANLUCA FREDA
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Un lettore mi scrive:
Gianluca, volevo farti notare come su Comedonchisciotte il tuo articolo abbia ricevuto critiche puntuali su argomenti da te citati (tipo la confusione fra gas-dotti/oleo-dotti o l’allargamento della superficie dei ghiacciai, ancora di più sui soldi dati a Mann per il climategate o sulla questione AIDS). Sicuramente avrai già letto i commenti (si è scatenato un bel putiferio) e siccome trovo le tue argomentazioni ineccepibili a livello di “meta-impostazione”, si sente il bisogno da parte tua di più attenzione e rigorosità nei dati e nelle fonti a sostegno delle innumerevoli parentesi che apri in post come questo. Te lo dico perchè mi frustra terribilmente vederti offrire il fianco a debunker che non aspettano altro che un qualche segno di debolezza argomentativa o di scarsa attinenza a fatti condivisi e “verificabili” (o falsificabili, se preferisci). E’ in queste caratteristiche che consiste a mio parere il tratto spregiativo dell’aggettivo “complottisti” utilizzato dai tuoi detrattori.
Non prenderla come una lamentela, d’altronde mica ti pago, non “esigo un servizio” da te.
E non voglio neanche metterla sulla “fiducia” dato che, memore del tuo (in realtà vecchio come il cucco) insegnamento sulla verifica e sul setaccio delle notizie, potrei anche verificare da solo (come in parte ho già fatto) e finirla lì. E’ che mi dispiacerebbe realizzare che uno dei bloggher che stimo di più in realtà spara cazzate. Tutto qua.
Saluti
Gentile lettore, non vorrei con questo sminuire la fiducia che Lei, assai cortesemente, ripone nei miei confronti, ma devo confessarle che non sono davvero in grado di leggere TUTTI i commenti che i lettori di altri siti web dedicano ai miei articoli man mano che essi vengono ripresi e pubblicati altrove. E anche se fossi Superman e avessi il dono della lettura a supervelocità, una gran parte di questi commenti, più che “critiche puntuali”, come lei ha la gentilezza di definirli, sono sparate così inverosimili che occorrerebbe uno sforzo supremo di volontà non dico per rispondere ad essi, ma anche solo per degnarli di considerazione. Sono andato a cercarmi su ComeDonChisciotte il commento che mi ha segnalato. Immagino si riferisca a questo:
“La sua osservazione su Nabucco e South Stream e’ sbagliata. Tanto per cominciare si tratta di gasdotti e non oleodotti.
In secondo luogo il fatto che la lotta per i pozzi si inasprisca avvalora la teoria del picco imminente (o superato, visto che se non ricordo male il picco della produzione di petrolio convenzionale e’ stato nel 2006).
Michael Mann ricevere milioni di dollari per falsificare i dati “scientifici” sull’imminente scioglimento dei ghiacciai himalayani.
Nemmeno i sostenitori del climategate sostenevano che ci fossero in ballo dei soldi. Per non parlare del contenuto delle email. Non e’ che nell’articolo potrebbe inserire dei link?
E figuriamoci, poi, se un miserabile peccatore come me osasse produrre un’osservazione del tutto ruspante e antiscientifica, come ad esempio che il Riscaldamento Globale non ha impedito, quest’anno, che sulle spiagge di Sestri Levante si gelasse nella settimana di Ferragosto, né la sospensione anticipata delle ferie a cui sono stato costretto per evitare che le bambine, stando sul bagnasciuga, prendessero la polmonite anziché l’abbronzatura.
Qui lei confonde il clima (che e’ un fenomeno globale) con “il tempo che fa”, che dipende da innumerevoli fattori geografici. E’ possibile ad esempio avere l’inverno globalmente caldissimo (2010, con tanto di neve artificiale alle olimpiadi invernali in Canada) anche se in alcuni (etnocentrici) luoghi come l’Europa le temperature sono state piu’ basse che negli anni precedenti”.
Ora, mi scusi, ma cosa dovrei fare quando mi trovo di fronte a commenti del genere? Rispondere a tutti? E dove lo trovo il tempo? E a che scopo?
Questo signore è convinto sul serio che il gas naturale che i gasdotti russo e americano dovranno trasportare arrivi da Plutone? Può darsi che sia così. In fondo, come ripeto spesso, la realtà è un ente ad alta percentuale di soggettività. Ma nella realtà in cui vivo io, il gas naturale si trova normalmente allo stato fossile in presenza di giacimenti di petrolio (o di carbone). In particolare, il gasdotto Nabucco avrà come principale risorsa estrattiva il giacimento petrolifero azero di Shah Deniz, le cui riserve sono stimate tra gli 1,5 e i 3 miliardi di barili. Il giacimento di Shah Deniz, con incredibile faccia tosta, si è lasciato scoprire nel 1999, in piena teorizzazione del picco petrolifero, nonostante i ripetuti ed accorati inviti degli insigni studiosi a restarsene nascosto per non infastidire le loro millenaristiche divinazioni.
E i gasdotti North e South Stream sfrutteranno il gas dei molti giacimenti petroliferi che, nonostante le proteste dei picchisti, in Russia non smettono di saltar fuori; come quelli di Sakhalin (da Sakhalin-1 a Sakhalin-6, finora) che sembrano avere una potenzialità di almeno 14 miliardi di barili.
Che dire poi dell’idea secondo la quale “il fatto che la lotta per i pozzi si inasprisca avvalora la teoria del picco imminente”? Si deve proprio commentare una proposizione del genere? Il tizio di cui sopra non ha capito che la lotta non è certo per i pozzi (che sono abbondanti e volentieri forniti in concessione a chi paga meglio), ma per il posizionamento geostrategico delle infrastrutture di trasporto e collegamento, che permetteranno di fornire i prodotti petroliferi alla vecchia Europa e (soprattutto) alle potenze in irruente ascesa industriale. Cosa che permetterà, a chi riuscirà a vincere il braccio di ferro, di esercitare uno stretto controllo sull’economia e sul futuro sviluppo di questi nuovi protagonisti della geopolitica prossima ventura.
Il lettore di ComeDonChisciotte dice che nessuno ha mai detto che Michael Mann abbia preso dei soldi per raccontare frottole all’opinione pubblica. Forse intendeva dire “nessuno, tranne Michael Mann stesso”. Infatti in un’intervista allo scienziato e documentarista Randy Olson, Michael Mann ha così commentato le affermazioni del suo collega:
Olson: “Gira così tanto denaro nel mondo della scienza, così tanto denaro nelle fondazioni, ci sono così tanti soldi a disposizione per questa storia del mutamento climatico e del riscaldamento globale… Al Gore ha raccolto 300 milioni di dollari per fare comunicazione sul cambiamento climatico”.
Mann: “Mettiamola così: tutto ciò che hai detto è vero…”.
In ogni caso, se anche Mann avesse mentito gratis, ciò non toglierebbe che abbia mentito. Ha abusato della propria autorità all’interno della Climatic Research Unit per zittire i molti colleghi che nutrivano dubbi sulla reale esistenza del riscaldamento globale e/o sulla sua vera natura. A questo indirizzo ci si può fare una cultura sui contenuti delle mail che gli adoratori della Terra Bollita si scambiavano fra di loro. Il lettore di ComeDonChisciotte è probabilmente convinto che un mentitore ideologico sia meno dannoso di un mentitore prezzolato. Non saprei esprimere un’opinione su questo argomento. Diciamo che, in generale, non mi piacciono i mentitori, in nessun caso, soprattutto quando le loro bubbole si ammantano dei paramenti della “scientificità” e quando sono rivolte a mezzo stampa a un’umanità che non possiede gli strumenti conoscitivi necessari per smascherarle.
Il lettore scrive anche: “E’ possibile ad esempio avere l’inverno globalmente caldissimo (2010, con tanto di neve artificiale alle olimpiadi invernali in Canada) anche se in alcuni (etnocentrici) luoghi come l’Europa le temperature sono state piu’ basse che negli anni precedenti”. Probabilmente non sono stato sufficientemente chiaro. Qui non si sta parlando di luoghi “etnocentrici” (?). Si sta parlando di metà del mondo – l’intero emisfero australe – che non vuole saperne di obbedire alle ingiunzioni dei catastrofisti del clima e continua imperterrito ad avere inverni freddissimi, a costringere argentini, sudafricani e brasiliani a mettersi il cappotto, a permettere all’Oceano Antartico di ricoprirsi di una coltre di ghiaccio d’inaudita estensione… Se almeno i catastrofisti si degnassero di cambiare la loro terminologia! Potrebbero chiamare la loro religione “Riscaldamento Emi-Globale”, così sapremmo che riguarda solo la nostra metà del pianeta, potremmo facilmente rievocare i molti momenti della storia in cui questi naturali fenomeni sono già ciclicamente avvenuti, non saremmo costretti a scomodare i gas serra, la deforestazione e altre simili amenità per trovarne ragione e arriveremmo a metterci tutti d’accordo, una buona volta! E’ proprio necessario che io mi metta a scrivere piccati articoli di replica per rispondere a queste corbellerie? I lettori con un po’ di sale in zucca sanno valutarle benissimo da soli e riescono a scorgerne i limiti meglio di quanto potrebbero fare se permettessi a me stesso di entrare a gamba tesa in ogni pubblico battibecco. E se non sanno farlo, non importa. Li si lasci pure in santa pace ai loro picchi petroliferi, alle loro cosmiche friggitorie, alle loro fini del mondo per profezia maya o per invasione venusiana. Non possono certo far danno. L’umanità ha visto in ogni epoca antesignani dei Testimoni di Geova strillare a squarciagola ad ogni passante di pentirsi perché il mondo stava per finire. Normalmente finiscono molto prima loro che il mondo. L’unico aspetto inquietante è che i più sfacciati tra loro, di tanto in tanto, si permettano di dare dei “totalitaristi del complotto” agli altri, palesando l’appartenenza ad un’ignota dimensione alternativa in cui le superfici riflettenti non sono ancora state inventate.
Gianluca Freda
Fonte: http://blogghete.blog.dada.net/
Link: http://blogghete.blog.dada.net/archivi/2010-09-03
4.09.2010
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