L’8 Febbraio 2022 è uscito l’ultimo rapporto della Pfizer, relativo ai risultati economici del quarto trimestre e dell’esercizio 2021.
A pagina 38, nel capitolo intitolato “Rischi relativi alla nostra attività, industria e operazioni e sviluppo aziendale” viene dichiarato ufficialmente il timore dell’azienda rispetto alla diffusione dei dati sull’efficacia e sugli effetti collaterali del vaccino anti-Covid.
Una dichiarazione assolutamente preoccupante, se consideriamo la propaganda vaccinista che gli Stati stanno adottando da un anno a questa parte!
A pagina 39 potete leggere “(Vi è) il rischio che un uso più diffuso del vaccino o del Paxlovid (farmaco anti-Covid) porti a nuove informazioni sull’efficacia, la sicurezza o altri sviluppi, compreso il rischio di ulteriori reazioni avverse, alcune delle quali possono essere gravi”.
In sostanza il colosso farmaceutico ha ammesso che, nel caso venisse fatta un’indagine sui prodotti in questione, c’è il rischio di ripercussioni legali di natura penale, anche molto gravi, soprattutto se si pensa alla somministrazione smodata e a tutte le fasce d’età che si è fatta in questi due anni.
Ciò per la Pfizer è una grande preoccupazione, ma non è l’unica, infatti qualche riga più in basso viene riportato addirittura che tra i rischi a cui l’azienda può andare incontro c’è “la possibilità che il COVID-19 diminuisca di gravità o prevalenza, o scompaia del tutto”. Quindi praticamente niente più contratti milionari per distribuire sieri in tutto il mondo
Il paradosso di tutta questa situazione è che chi si dovrebbe occupare di creare prodotti utili alla nostra salute, sottolinea nel rapporto che tra i suoi primi interessi ci sia considerare soprattutto i rischi della fine di una pandemia. Insomma non gli è bastato a Pfizer di aver avuto la leadership in questi due anni, registrando una crescita del 92% rispetto all’anno precedente e ciò, quasi esclusivamente, grazie alla vendita dei vaccini anti-Covid.
In base a tutto ciò, sappiamo che sarebbe doveroso un intervento dei governi, al fine di cancellare qualsiasi conflitto d’interesse e mettere al primo posto la salute dei cittadini, operando solo per il bene dell’individuo e della collettività, ma sappiamo che i bonifici di BigPharma sono troppi invitanti per chiedergli ciò.
Aggiungiamo che sempre a pagina 39 del documento, viene messo nero su bianco che i richiami di dosi saranno la nuova normalità! Per questo vi riportiamo ciò che è stato ulteriormente asserito: “[…] per una dose di richiamo per Comirnaty o per qualsiasi potenziale futuro vaccino (inclusi potenziali futuri richiami annuali o rivaccinazione) […]”
Insomma, quando vogliamo far finire questa storia?
PDF – PFIZER RISULTATI DEL QUARTO TRIMESTRE E DELL’ESERCIZIO 2021
Massimo A. Cascone, 15.02.2022