PERCHE’ SICKO DI MICHAEL MOORE E’ IL DOCUMENTARIO CHE OGNI AMERICANO…

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DI MIKE ADAMS
Newstarget

Il disastroso sistema sanitario americano sta trascinando il paese a capofitto verso un collasso economico pressoché certo. Ormai quasi ogni cittadino deve affrontare ristrettezze finanziarie o la bancarotta a causa dei costi crescenti delle cure sanitarie: la gente comune, i datori di lavoro, i governi locali e perfino il governo federale. Le aziende multinazionali stanno abbandonando gli Stati Uniti a causa dei costi della salute, portando via con sé lavoro e produttività economica. Nel frattempo, il 50% dei fallimenti individuali degli Stati Uniti è provocato da spese per le cure sanitarie.

Ma non tutti se la passano male. Le compagnie farmaceutiche, i chirurghi, i medici specialisti, le compagnie d’assicurazione sanitarie e gli ospedali privati stanno guadagnando come banditi, garantendo compensi multimilionari agli amministratori delegati e – non me lo sto inventando – aumenti di oltre il 500.000% sui farmaci da prescrizione. E mentre in America la gente si ammala sempre di più, le aziende farmaceutiche, le compagnie d’assicurazione e molti fornitori di “cure” sanitarie (ma sarebbe più giusto dire “fornitori di trattamento per le malattie”) nuotano nell’oro. Le compagnie farmaceutiche sono oggi tra le corporazioni più ricche del mondo e sono arrivate a questo inventando malattie fittizie e vendendo poi farmaci per guarirle a persone che per la maggior parte non ne avevano bisogno. Per saperne di più su questo argomento date un’occhiata alla mia vignetta Disease Mongers Inc. (1) [Seminatori di Malattie, SpA, NdT]. Intanto, il popolo americano è il popolo più malato del mondo nella cerchia delle nazioni avanzate. Spendiamo più di qualunque altro paese nelle cure sanitarie, paghiamo i prezzi più alti del mondo per i medicinali e ci viene detto in continuazione che possediamo la miglior tecnologia medica del mondo. Ma se davvero il nostro sistema sanitario è così buono, perché 50 milioni di americani non possiedono un’assicurazione sanitaria? Perché gli ospedali scaricano letteralmente sulla strada i pazienti privi di assicurazione, abbandonando i pazienti per tutelare i profitti, mentre i nostri politici conducono trattative per conto della Big Pharma allo scopo di assicurarsi che i pazienti americani continuino a pagare i prezzi più alti del mondo per le medicine? (clicca qui per vedere la vignetta di CounterThink sulle trattative condotte dal Presidente Bush con le compagnie farmaceutiche).

Cos’è che non funziona nel sistema sanitario americano?

Sicko: un documentario da vedere

Michael Moore, il regista di Sicko, risponde a questa fondamentale domanda in quello che è a tutt’oggi il suo miglior documentario. Dimenticatevi qualunque critica abbiate sentito su Sicko, questo è il capolavoro di Michael Moore: un documentario coraggioso, potente e agghiacciante che mette a nudo l’arroganza della medicina moderna e il miserabile fallimento del sistema sanitario americano, controllato dalle corporazioni, nel garantire un trattamento sanitario decoroso ai cittadini. Guardare questo film vi lascerà schiumanti di rabbia o in lacrime (o entrambe le cose). Viene rivelata la profonda corruzione del sistema sanitario americano e viene spiegato che l’intero sistema è stato in realtà studiato per negare l’assistenza sanitaria al popolo americano.

Io ho imprecato per anni contro le disfunzioni della sanità americana e, come ho spiegato infinite volte con meraviglia di alcuni, le corporazioni della salute hanno in realtà un programma per far sì che la gente resti malata. Non c’è profitto nella prevenzione delle malattie, specialmente nell’industria del cancro. Cliccate qui per leggere il mio recente rapporto sul rifiuto della American Cancer Society di contribuire alla prevenzione del 77% di tutte le forme di cancro utilizzando integratori di vitamina D affidabili e scientificamente testati.

In Sicko, Michael Moore riesce, con molta efficacia, a presentare questo problema al pubblico di massa, tessendo insieme le storie struggenti di cittadini americani che hanno perso mariti, figlie e altri familiari a causa di malattie che potevano essere prevenute, il tutto grazie a rifiuti di sostegno economico, pianificati e intenzionali, da parte delle compagnie di assicurazione sanitaria. In un brano del film, Moore presenta un filmato d’archivio in cui l’ex presidente Nixon offre la sua piena approvazione ad un progetto sanitario del 1970, noto come “HMO” [Health Maintenance Organization, Organizzazione per il Mantenimento della Salute, NdT], in base al quale più pazienti si vedono negare i servizi sanitari, più denaro entra nelle casse di ospedali e compagnie assicurative!

Per contrasto, Moore fa vedere i sistemi di cura sanitaria generalizzata operanti in paesi come Canada, Inghilterra, Francia e perfino Cuba… tutti paesi in cui le cure sanitarie sono gratuite per chiunque. Si chiama trattamento sanitario pubblico (o “medicina sociale”) ed è un sistema attuato da quasi tutte le nazioni progredite del mondo… e perfino da alcune nazioni non progredite. Solo in America la medicina è ferma al Medio Evo, vincolata ad un sistema irrimediabilmente corrotto di sfruttamento finanziario e controllo monopolistico dei prezzi, dove la Big Pharma diventa più ricca, la FDA più potente e il popolo americano ne paga lo scotto.

Per avere una rappresentazione visiva del pasticcio in cui ci troviamo, potete andarvi a vedere la vignetta di CounterThink , The Disease Economy [L’economia della Malattia, NdT]. Oppure potete leggere il mio libro Le cure naturali e la cospirazione che vi impedisce di conoscerle per capire quanto malefico e corrotto sia in realtà il nostro sistema sanitario.

Perché chi attacca Moore è in malafede

Moore, come al solito, è diventato il bersaglio di ogni genere di critici, ai quali farebbe molto piacere vederlo sparire e smettere di lanciare pietre contro la barca dei Bravi Ragazzi, che sembra navigare alla grande in America (almeno finché fate parte dell’elite dei non ammalati). Tanto per cominciare, alcuni funzionari del governo degli Stati Uniti stanno indagando su Moore per violazione delle restrizioni ai viaggi verso Cuba. Come mai? Perché Moore ha riunito una dozzina di americani che si erano visti rifiutare le cure mediche negli Stati Uniti e li ha portati a Cuba, dove hanno ricevuto cure sanitarie gratuite e di alto livello in un moderno ospedale cubano.

Qui il messaggio è difficile da fraintendere: Cuba si prende cura dei propri cittadini meglio degli americani. Addirittura, Cuba si è offerta di prendersi cura di alcuni cittadini americani che l’America aveva abbandonato! Proprio quel tipo di pubblica umiliazione dei funzionari governativi che non è apprezzata, al giorno d’oggi, in un’America ridotta a stato di polizia, dove chiunque osi mettere in dubbio la saggezza del governo viene marchiato come terrorista. Moore è preso di mira non tanto perché ha portato alcuni eroi dell’11 settembre a Cuba per offrir loro assistenza medica, quanto piuttosto perché ha osato rendere pubblica tutta la faccenda. Umiliare il Re è il modo più rapido per ritrovarsi con la testa su un ceppo. Provate a chiederlo agli scienziati che dissentono pubblicamente dalle teorie sul cambiamento climatico disperatamente pubblicizzate da Bush per fini politici…

A criticare Moore sono anche le corporazioni avide e corrotte denunciate dal suo film (compagnie farmaceutiche, fornitori di assicurazioni sulla salute, ospedali e così via), nonché alcuni puerili critici di internet i quali, standosene a casa sprofondati nelle loro poltrone, non apprezzano Moore per il semplice fatto che osa alzarsi in piedi e gridare “Il Re è nudo!”. Quasi tutte le critiche piovute addosso a Moore sono prive di consistenza. Moore viene attaccato sul piano personale, ma nessuno osa discutere ciò che denuncia nel suo film. Perché? Perché Moore ha ragione. Il sistema sanitario americano è una vergogna per il paese e per il mondo intero. Lo è a tal punto che molti cittadini stranieri bene informati non verrebbero a curarsi in questo paese neanche morti, a meno che non abbiano un incidente mentre sono in visita negli USA e finiscano così nelle mani del sistema sanitario americano.

Personalmente, ho abbandonato il sistema sanitario americano molto tempo fa. Sono un nutrizionista olistico, faccio esercizio, seguo un’alimentazione corretta, prendo molto sole e divoro cibi ipernutrienti e frutta cruda. Non ho bisogno di dottori, medicinali o di una polizza d’assicurazione sulla salute. Non mi sottopongo a controlli medici annuali e il mio rischio di cancro, malattie cardiache, diabete o altre patologie comuni è pari a zero. (Ho pubblicato le statistiche sulla mia salute su www.HealthRanger.org, se vi interessa vedere il lavoro svolto dal mio sangue).

Allo stesso tempo, mi rendo conto che non tutti sono così fortunati riguardo alle condizioni di salute. Molte persone, semplicemente, non si prendono cura della propria salute e per quanto io possa parlare per giorni e giorni delle responsabilità del paziente che si accompagnano a quelle delle corporazioni, la realtà è che le incessanti campagne pubblicitarie delle compagnie farmaceutiche e delle aziende alimentari hanno creato un modo di pensare che favorisce le malattie, il consumo di cibi-spazzatura, la dipendenza dai farmaci e il vittimismo dei pazienti. C’è una crisi della sanità in corso in questo paese e occorreranno riforme davvero radicali per arrivare a una svolta che salvi l’America dall’annichilimento finanziario favorito da una spesa sanitaria fuori controllo.

Cosa manca in “Sicko”

Il materiale che Sicko presenta è di forte impatto e raggiunge l’obiettivo che si prefigge. Ma al film manca qualcosa: una discussione seria sui metodi con i quali una nazione può prevenire le malattie, utilizzando nutrizione, erbe medicinali, luce del sole, acqua pura, messa al bando delle sostanze tossiche, scelte dietetiche intelligenti, nonché vietando la pubblicità di cibi-spazzatura, prodotti farmaceutici, e così via. Certo, non era questo lo scopo di Sicko e per trattare quest’argomento occorrerebbe un film a parte, ma personalmente non mi sarebbe dispiaciuto un accenno più marcato alla possibilità di risolvere i problemi di salute della nostra nazione con una prevenzione efficace (anziché persistere nella politica attuale, che consiste nell’aspettare che la gente si ammali e poi curare i sintomi, ignorando le vere cause della malattia).

Certo, per Moore può essere difficoltoso parlare di prevenzione delle malattie, visto che lui stesso non è esattamente il testimonial pubblicitario ideale per una campagna sulla salute fisica. Del resto, non ha mai detto di esserlo. Perciò ai critici che attaccano Moore aggrappandosi al suo personale stato di salute sfugge quello che è il punto del film. Moore sta semplicemente indicando cosa non funziona nel sistema sanitario americano e lo fa in maniera brillante e convincente, al di là delle sue condizioni di salute personali. Inoltre, se proprio si vuole discutere della salute degli “esperti”, basta farsi un giro in qualsiasi ospedale e dare un’occhiata alla gente che ci lavora. Molti di loro non sono più sani di Moore, e sì che lavorano nel cuore dell’industria! La vita media di un dottore americano è inferiore a quella di un contadino cubano. E non è un modo di dire.

Al di là delle critiche sul suo stato di salute personale, Moore lavora con una buona dose di sano scetticismo sul metodo adoperato oggi negli Stati Uniti. Moore è un pensatore indipendente che semplicemente rifiuta di seguire la folla e con questo film fa il lavoro che il popolo americano avrebbe dovuto fare da tempo: mettere in dubbio l’efficacia del nostro sistema sanitario. Purtroppo, la verità è che molti americani non sono che pecore che seguono il gregge e fanno quel che gli viene detto di fare. Un recente sondaggio ha rivelato che quasi il 45% degli americani si fida ancora della FDA! E’ stupefacente, visto che io ho potuto constatare con certezza che la Food and Drug Administration è ben più dannosa, per la salute e la sicurezza del popolo americano, di tutti i terroristi del mondo messi insieme. Per saperne di più, leggete il mio articolo L’illegalità della FDA, l’immunità della Big Pharma e i crimini contro l’umanità.

Quale ruolo avrà “Sicko”?

Credo che il tempismo di Sicko sia perfetto e che esso svolgerà un ruolo significativo nelle imminenti elezioni del 2008. I politici che presenteranno piattaforme di riforma radicale della sanità avranno la possibilità di ricevere molti più consensi di quelli così poco saggi da cercare di difendere il sistema attuale.

E’ un brutto colpo per i Repubblicani, poiché molti Repubblicani sostengono la Big Pharma e il controllo corporativo sulla medicina moderna, solitamente a spese della popolazione. Tuttavia anche i Democratici sono sul libro paga della Big Pharma, come è risultato evidente nelle votazioni sullo FDA Revitalization Act, co-sponsorizzato dal sen. Edward Kennedy. La verità è che la Big Pharma ha nelle proprie mani quasi tutti i politici di Washington (tranne Ron Paul, ovviamente).

Questo film spingerà l’America a parlare in modo serio delle riforme alla sanità. Ma come ho già fatto notare in un articolo precedente, Dov’è la salute nella riforma della salute?, quasi nessuno è disposto a prendere in considerazione quelle proposte in grado di risolvere davvero il problema della salute nell’America di oggi. Non c’è modo di “trattare” una via di fuga da una nazione divenuta così dipendente dai farmaci, ipernutrita e ipermalata da somministrare droghe anche ai bambini (dette anche “Ritalin”). Quasi il 50% degli americani adulti assume medicinali, molti dei quali sono assolutamente inutili da un punto di vista medico. La pubblicità dei farmaci impazza sui media, la FDA ha soppresso quella delle alternative naturali e la American Medical Association continua a sbolognare al pubblico assurdità tali che ci si meraviglia che non sia ancora stata invitata a far parte del Museo Smithsoniano di Storia Americana Antica.

La American Cancer Society è, a mio avviso, un’associazione d’affari profondamente corrotta, che fa davvero tutto il possibile per garantire la nascita di nuovi casi di cancro “prevenendo la prevenzione”, la American Diabetes Association prende soldi dai fabbricanti di dolciumi e bibite gassate e la American Psychiatric Association è così immersa nel denaro della Big Pharma da esserne divenuta praticamente inseparabile (Qui si può vedere la mia vignetta su questo argomento).

Il futuro dell’America è tetro

E’ chiaro che qualcosa deve cambiare in questo paese se vogliamo sopravvivere come nazione. Con l’attuale sistema di indebitamento massiccio, corruzione politica capillare, culto della guerra e fallimenti sanitari, gli Stati Uniti d’America semplicemente non sopravviveranno per un’altra generazione. Nessuna nazione che abbandoni la salute dei propri cittadini può sperare di avere un futuro. Come Moore evidenzia, esiste comunque una possibilità di salvare l’America, ma solo se saremo capaci di apportare cambiamenti significativi a partire da adesso.

Occorre mettere in atto riforme davvero radicali. Ho offerto molti suggerimenti in un mio noto articolo, La Riforma Legislativa della Sanità che il Congresso dovrebbe attuare, ma non attuerà. Vedete, i legislatori non hanno nessun interesse a salvare l’America dal collasso finanziario. Si preoccupano solo delle prossime elezioni e raccogliere fondi per la rielezione significa doversi inchinare agli interessi delle potenti corporazioni, che sono quelle che comandano davvero a Washington.

Personalmente non credo che riforme significative siano possibili nell’attuale sistema politico americano. I Grandi Profitti dell’industria della malattia hanno messo il cappio al collo del sistema politico e quest’orrida cosa dovrà crollare ed essere riavviata nella sua interezza prima di poter assistere a qualche cambiamento importante.

Ma non preoccupatevi: è proprio questo che sta per succedere. Io prevedo che l’America non sopravviverà alla crisi del suo sistema sanitario. Non sarà il primo impero a crollare sotto il peso dell’arroganza e della corruzione. Anzi, si unirà a una lunga (e crescente) lista di civiltà che sono sorte e cadute, assicurandosi il proprio posto nei libri di storia come ennesima nazione imperialista che credeva di poter dominare il mondo mentre ignorava le necessità dei propri stessi cittadini.

Per chiudere su “Sicko”

E’ un film da vedere assolutamente. E’ sorprendentemente obiettivo e ben documentato, non ricorre mai a voci prive di riscontro al solo scopo di impressionare il pubblico. Anzi, come persona che scrive da quattro anni dei problemi della sanità americana, devo dire di non aver trovato nel film neanche una affermazione che non fosse veritiera. E’ tutto vero e tutto dannatamente spaventoso. Andate a vederlo. Sarà nei cinema a partire dal 29 giugno. [Su internet è reperibile già da un pezzo, NdT].

E se, come una delle persone presentate nel film, mi trovassi mai a dover scegliere tra la chirurgia riconnettiva del mio dito medio per 60.000$ e quella dell’anulare per 12.000$, sceglierei di farmi ricucire il medio per poter mostrare visivamente ai senatori americani che cosa penso del sistema sanitario esistente oggi in America.

Versione originale:

Mike Adams
Fonte: http://www.newstarget.com
Link: http://www.newstarget.com/021906.html
19.06.2007

Versione italiana:

Fonte: http://blogghete.blog.dada.net/
Link

Traduzione di Gianluca Freda

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