PERCHE' NON SOSTENERE ALF, PERCHE'?

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Il mondo va avanti solo grazie a quelli che si oppongono” Goethe

Io sostengo il Fronte di Liberazione Animale (ALF). Io sostengo la distruzione della proprietà che appartiene alle industrie che massacrano animali e violentano il pianeta. Da quando gli attrezzi di morte e di devastazione cadono al di fuori del campo di azione di un attacco legittimo? Io non credo che la distruzione di proprietà sia violenza, ma anche se lo fosse, questa violenza è difendibile in certi casi ed io difenderò sempre la violenza minore rispetto a quella più grande.

Origini e filosofia di ALF

Noi siamo una organizzazione di guerriglia non violenta, che si dedica alla liberazione degli animali da tutte le forme di crudeltà e persecuzione causate dall’umanità.” Ronnie Lee, fondatore di ALF
Non fare del male al nostro umile fratello è il nostro primo dovere, ma stare fermi non è sufficiente. Noi abbiamo una missione più alta – essere al loro servizio ogni volta che lo richiedono” Francesco di Assisi

ALF prende origine in Inghilterra, negli anni settanta, dal movimento che si era prefisso lo scopo di sabotare la caccia. Gli attivisti anticaccia, sistematicamente aggrediti e incarcerati, modificarono il loro tipo di azione, passando da forme legali di lotta a forme illegali di sabotaggio.

Un raggruppamento di ‘sabotatori della caccia’, noto come la “Band of Mercy” (Banda della Pietà), ampliò i propri obbiettivi prendendo di mira anche altre industrie di sfruttamento degli animali come quelle che attuavano la vivisezione ed iniziò ad usare l’incendio doloso come un mezzo efficace per distruggere queste proprietà. Nel 1974, due dei suoi leader furono arrestati e rilasciati un anno più tardi. Uno collaborò e lasciò il movimento, mentre l’altro, Ronnie Lee, elaborò ulteriormente il suo pensiero di condanna dando origine ad un nuovo gruppo militante-estremista, chiamato Fronte di Liberazione Animale, che avrebbe cambiato per sempre l’immagine della lotta di azione diretta. ALF emigrò negli Stati Uniti nei primi anni 80 ed è ora un movimento internazionale presente in più di venti paesi.

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ALF è un insieme scarsamente associato di gruppetti di persone che agiscono in incognita violando la legge in favore degli animali. Irrompono nelle “prigioni” (un termine eufemistico impiegato per designare i ” laboratori” di ricerca e cose simili) per liberare gli animali, e distruggono anche la proprietà al fine di prevenire un ulteriore danno agli animali e indebolire economicamente le industrie dello sfruttamento. Gli orientamenti ufficiali di ALF sono:

(1) liberare gli animali dai luoghi di abuso;

(2) infliggere un danno economico alle industrie che traggono profitto dallo sfruttamento degli animali;

(3) rivelare gli orrori e le atrocità commesse contro gli animali dietro le porte chiuse, e

(4) cautelarsi contro eventuali danneggiamenti di esseri umani o degli animali non umani. Chiunque segua questi orientamenti, ed è vegan, appartiene ad ALF.

Nonostante le incriminazioni delle industrie che sfruttano gli animali, dello stato, e dei mass media, ALF non è un’organizzazione “terrorista”; piuttosto è un’arma contro-terrorista e la forma più nuova di combattenti per la libertà. Non si comprendono affatto se li si paragona ad Al Qaeda o alla guardia repubblicana di Saddam Hussein, in quanto somigliano piuttosto alla “Underground Railroad”, ai combattenti ebrei della resistenza anti-nazista, o agli attuali movimenti pacifisti e per la giustizia.
Offrendo cure veterinarie e casa per molti degli animali che vengono da loro liberati (come ad esempio i visoni che liberati dalle gabbie tornano nell’ambiente selvatico), ALF si modella come il movimento americano della Underground Railroad che ha aiutato gli schiavi fuggitivi a raggiungere gli Stati Liberi ed il Canada, o come i combattenti per la libertà nella Germania nazista che liberarono prigionieri di guerra e vittime dell’olocausto e distrussero le attrezzature che i nazisti usavano per torturare ed uccidere le loro vittime. Allo stesso tempo, ALF somiglia decisamente ad alcuni dei grandi movimenti di combattenti per la libertà dei due secoli passati, ed è simile ai pacifisti contemporanei e ai movimenti per la giustizia nel loro tentativo di porre fine allo spargimento di sangue e alla violenza verso la vita, cercando così di portare giustizia per ogni specie.

Ci sono realmente veri terroristi nel mondo di oggi, ma non sono gli ALF. I criminali più violenti e pericolosi occupano la posiziona di vertice negli uffici statali e nelle corporazioni degli Stati Uniti; loro sono i maggiori responsabili dello sfruttamento delle persone, del massacro di animali e del saccheggio del pianeta.

Una Storia di Due Sistemi

Il potere non concede niente senza una richiesta. Non lo ha mai fatto e non lo farà mai” Frederick Douglass

Anche votare per la cosa giusta è come far niente per essa. E’ solo esprimere debolmente ad altri uomini il tuo desiderio di ciò che dovrebbe prevalere. Un uomo saggio non lascerà la cosa che ritiene giusta in balia della misericordia dell’opportunismo, né si augura di ottenerla attraverso il potere della maggioranza” Enrico David Thoreau

La storia americana ha due tradizioni politiche principali.

In primo luogo, c’è il sistema “indiretto” della democrazia rappresentativa” per mezzo della quale i cittadini delegano le loro necessità e volontà a funzionari, statali e locali, eletti, la cui sola funzione è “rappresentarli” nel sistema politico e legale. I “dati di uscita” del sistema – le leggi – riflettono i “dati di ingresso” – interessi e volontà del popolo. Questa immagine vignettistica della democrazia liberale, riprodotta fedelmente di generazione in generazione, in manuali e in dissertazioni di apologisti dello stato e dei media, è in realtà un falso in quanto le forze economiche e politiche più potenti cooptano gli eletti che finiscono con il rappresentare gli interessi del potente invece che del debole.

Dall’aver compreso che lo stato non è proprio un arbitro neutrale nella competizione tra interessi diversi ma viceversa esiste per far avanzare gli interessi di élite economiche e politiche, e che la “democrazia pluralistica” è il miglior sistema che il denaro può comprare, è emersa una seconda tradizione politica, quella dell’azione diretta.

I fautori dell’azione diretta sostengono che il sistema indiretto della democrazia rappresentativa è irrimediabilmente corrotto dal denaro, dal potere, dal nepotismo, e dal privilegio. Facendo appello alle lezioni che la storia ci fornisce, gli “attivisti diretti” insistono nel sostenere che uno non può vincere le lotte di liberazione attraverso l’istruzione, la persuasione morale, le campagne politiche, le dimostrazioni, o mettendo solo in campo qualsiasi altra forma di azione legale e pubblicizzata. I movimenti di azione diretta inoltre ignorano ogni sforzo teso ad influenzare lo Stato e che ha come fine quello di confrontarsi con personaggi del potere sociale e dell’oppressione con i quali è in atto una sfida.

Le tattiche di azione diretta possono variare estesamente, spaziando da sit-in, scioperi, boicottaggi, attacchi a siti web, attacchi tramite e-mail e telefoni, dimostrazioni, incendi. L’azione diretta può essere legale come con le dimostrazioni contro un vivisettore, o illegale come nel caso delle tattiche di disubbidienza civile tipo quelle attuate da Mohandas Gandhi e da Martin Luther King Jr. L’azione diretta illegale inoltre può essere non violenta o violenta; può rispettare la proprietà privata o distruggerla.

Mentre l’azione indiretta può determinare l’insorgere di forme di passività e di dipendenza da altri al fine di ottenere un qualche desiderato cambiamento, l’azione diretta tende a essere più coinvolgente e ad autopotenziarsi. Nelle parole di un anarchico del diciannovesimo secolo, Voltairine de Cleyre, “Il male di riporre la propria fiducia nell’azione indiretta è di gran lunga maggiore di qualsiasi minimo risultato ottenibile. Il principale male è che essa distrugge l’iniziativa, estingue lo spirito individuale ribelle, ed insegna alle persone a contare su qualcun altro per fare quello che loro stessi dovrebbero fare. Le persone devono imparare che il loro potere non giace nella forza del loro voto ma nella loro capacità di fermare la produzione“.

Chiunque condanni in modo rapido le tattiche poste in atto da ALF avrebbe bisogno di una lezione di storia e di un controllo sulle sue capacità di logica. Come lo scrittore James Goodman sottolinea “L’edificio intero della democrazia liberale occidentale – dai diritti democratici al parlamento rappresentativo, alla libertà di parola – si fonda su precedenti atti di disubbidienza civile. Gli anti-colonialisti americani nel 1770 coniando il motto “nessuna tassa senza rappresentatività”, i rivoluzionari francesi nel 1780 che richiedevano ‘fraternità, uguaglianza e libertà’; i Cartisti inglese nel 1830 che richiedevano la “Carta del Popolo”, le suffragette del 1900 che richiedevano il voto alle donne, il movimento di disubbidienza di Gandhi che richiedeva lo “Swaraj auto-governo”, tutti questi erano movimenti di disubbidienza civile, e hanno plasmato le tradizioni politiche che noi viviamo oggi

Dalla Boston Tea Party alla Underground Railroad, dalle suffragette al Movimento per i Diritti civili; dalla resistenza alla Guerra nel Vietnam alla Battaglia di Seattle, le lotte e i movimenti fondamentali nella storia americana hanno messo in atto tattiche di azione diretta ed illegale per richiedere diritti umani e libertà. Più che rappresentare una rottura nella tradizione bucolica della Legge Naturale che guida la Ragione degli uomini e delle donne di oggi e più che portare la Giustizia sulla Terra in modo pacato e graduale, gli attuali movimenti per la liberazione degli animali e della Terra sono una continuazione della tradizione americana sui diritti, sulla democrazia, sulla disubbidienza civile, e sull’azione diretta, in quanto diffondono la lotta ad un vasto gruppo di sostenitori.

Il progresso morale non funziona soltanto attraverso spinte gentili o azioni di persuasione. La società è intrinsecamente conservatrice, e il cambiamento è bloccato dalla corruzione dei potenti o dall’apatia dei deboli. La società deve talora essere spinta nel futuro, e la giustizia deve essere spinta forzatamente oltre le barricate dell’ignoranza e del compiacimento dalle persone più illuminate del tempo. All’interno di questa struttura, l’azione diretta e la disubbidienza civile sono i catalizzatori fondamentali per il cambiamento.

Il Razionale della Resistenza

Il Fronte di Liberazione della Terra comprende che la spinta al profitto, causata e rinforzata dalla società capitalista, sta distruggendo ogni vita su questo pianeta. L’unico modo, a questo punto, per fermare questa progressiva distruzione della vita è, con tutti i mezzi necessari, slegare la spinta al profitto dall’assassinio” ELF Website

Noi siamo filosoficamente molto pericolosi. Parte del pericolo è che noi non viviamo nell’illusione che la proprietà vale più della vita. Noi portiamo questa pazza priorità alla luce e questo è qualcosa a cui il sistema non può sopravvivere” David Barbarash, primo portavoce di ALF

Il Dott. Martin Luther King Jr. parlò dell’azione diretta come della “nuova e meravigliosa militanza del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti”. Nel suo celebre discorso del 1963 “I have a dream”, attaccò la “droga tranquillizzante della gradualità” ed esortò all’azione diretta non violenta, immediata e forte. Essendo stato definito molte volte con l’etichetta di “estremista”, King imparò a portarla come un distintivo di onore, proclamandosi un estremista dell’amore ed un passionista della giustizia.

La difesa dell’azione diretta e della disubbidienza civile si base sulla distinzione tra quello che è legale e quello che è etico, tra la Legge e il Diritto.

C’è una moltitudine di testi dove i codici legali violano i codici dell’etica e della giustizia, come quelli della Germania nazista, della schiavitù americana, e della segregazione razziale nel Sud Africa. In tali situazioni, non solo è legittimo contravvenire alla legge, ma obbligatorio. Nelle parole del Dott. King: “io mi convinsi che la non cooperazione con il male è un obbligo morale tanto quanto la cooperazione con il bene“.

Le vere forze dell’etica e della giustizia hanno determinato il costituirsi di gruppi come la resistenza ebraica, Harriet Tubman e la Underground Railroad, Gandhi ed il movimento di indipendenza indiano, le Sufragette, Rosa Parks, Martin Luther King ed il movimento per i diritti civili, e Nelson Mandela ed il Congresso Nazionale africano (ANC). Tutti quanti hanno rotto con la legge, ed hanno distrutto le proprietà del nemico; gli attivisti furono colpiti, incarcerati, uccisi, e denunciati come estremisti o perfino come “terroristi”.

E ora chi obbietta che le loro azioni erano sbagliate? Oggi abbiamo acclamato Nelson Mandela come un grande eroe, ma lui e l’ANC usarono la violenza per vincere la battaglia per la loro libertà. Molte persone dimenticano che le famose sufragette inglesi usarono l’incendio doloso in Inghilterra e impiegarono l’uso di ordigni in America per giungere all’emancipazione delle donne. Nessun movimento che ha lottato per un cambiamento sociale ha avuto successo senza che esistesse una frangia integrale, senza disubbidienza civile, senza distruzione di proprietà, e allora perché dovremmo aspettarci qualcosa di diverso nella lotta per la liberazione degli animali?

Seguendo la filosofia non violenta di Gandhi ed il movimento americano per i diritti civili, ALF ritiene che vi sia un diritto superiore e una legge morale che trascende i capisaldi corrotti e parziali del sistema politico. Quando la legge è sbagliata, la cosa corretta da fare è trasgredirla. Questo è il modo con cui spesso si è ottenuto progresso sociale nella storia, dalla sfida degli schiavi americani ai sit-in contro i ‘locali per soli bianchi’ in Alabama. Distruggendo la proprietà di chi opprime gli animali, ALF contrasta la futura distruzione della vita e rende più costosa l’opera delle industrie del salasso.

Gli oppositori all’azione diretta, tipicamente quelli con interessi rivestiti dai paramenti sacri dello status quo, credono che le azioni illegali minino la regola imposta dalla legge e vedono la disubbidienza civile come una minaccia all’ordine sociale. Fra l’altro, questa loro visione presuppone che il sistema in atto sia legittimo o che non possa essere migliorato. Dipingono gli attivisti diretti come persone che non hanno alcun rispetto verso la legge, mentre sono proprio gli attivisti quelli che hanno maggior riguardo per lo spirito della Legge e per la sua relazione con la Giustizia rispetto a quelli che amano feticisticamente l’ordine politico per proprio tornaconto. I campioni del rifiuto dell’azione diretta sono quelli fedeli verso l’ordinamento giuridico in modo acritico. La legge è, per parafrasare Karl Marx, l’oppio del popolo, e l’obbedienza cieca alle leggi e al decoro sociale condusse milioni di ebrei tedeschi alla loro morte con pressoché nessuna resistenza. L’ordinamento giuridico è una struttura per assorbire l’opposizione ed incitare alla paralisi per dilazione.

Così, è importante riconoscere che l’azione diretta non è una carta bianca per l'”anarchia politica” nel senso stereotipato del disordine e della completa mancanza di leggi. La massima di Thoreau secondo la quale uno dovrebbe rispettare la propria coscienza piuttosto che una legge ingiusta è un buon inizio per il pensiero critico e autonomo, sebbene possa anche rappresentare una formula per l’uso della violenza e per legittimare l’omicidio per una causa. ALF è invece retta dal pensiero che comunque grande sia la propria rabbia, nessun essere umano debba mai essere danneggiato nella lotta per la liberazione di altri, e che solo il danneggiamento della proprietà rappresenti un mezzo necessario per raggiungere il fine della liberazione animale.

Siamo onesti: i veri delinquenti sono le società per azioni come la Enron e lo stesso governo americano, che non solo trasgredisce determinate leggi ma perfino la stessa Costituzione in nome della Sicurezza Interna. Per quelli che si dilettano a scoprire le attuali correnti anti-americaniste si tengano lontani da ALF e rivolgano invece lo sguardo ai più grandi mediatori legali della terra come John Ashcroft e il presidente Giorgio W. Bush.

Azione diretta e ALF

La pompa non funziona perché i vandali hanno preso i manici.” Bob Dylan “Subterranean Homesick Blues”

Attivisti di ALF e di ELF hanno adottato ed espanso le tradizioni nobili dell’azione diretta e della distruzione della proprietà nelle lotte americane per la libertà e la democrazia. Oltre alle forze che si oppongono alla globalizzazione, le battaglie più calde oggi si combattono sul fronte della politica ambientale. C’è un nuovo tumulto sociale negli Stati Uniti perché i movimenti ecologisti e per i diritti degli animali hanno trovato la loro propria “nuova e meravigliosa militanza”.

I nuovi movimenti di azione diretta sono emersi a causa di una situazione di grave peggioramento delle condizioni di vita degli animali e dell’ambiente, oltre che per dinamiche interne che hanno portato ad un maggior radicalismo nei movimenti ambientalistici e di liberazione degli animali. All’interno del movimento per la difesa degli animali, si può notare uno spostamento dell’asse dalla richiesta di diritti alle azioni di ALF; come nel movimento ecologista vi è una transizione dalla ricerca di riforme all’ecologia radicale di ELF. Inoltre, in ogni movimento si stanno sviluppando nuove fazioni che ora difendono apertamente la violenza, come noi abbiamo visto negli attentati del 2003 contro le industrie Chiron e Shaklee da parte delle Cellule Rivoluzionarie che avvertirono che “questo rappresentava la fine dei giochi per gli assassini degli animali, e che non saranno più prese mezze misure”.

Noi stiamo assistendo all’alba di una nuova guerra civile tra quelli che uccideranno fino all’ultimo
ogni cosa vivente per il loro potere e profitto, e quelli che si stanno preparando a lottare contro questi maniaci assassini con i denti e le unghie. Questa è una guerriglia, combattuta da eco-guerrieri che vanno nascosti, con maschera e passamontagna, di notte, a colpire con il sabotaggio. Come risulta evidente dalla guerra in Vietnam e da quella in corso in Iraq, non è una guerra che il governo americano sa affrontare e che forse non può vincere. Attraverso la guerriglia, David può sconfiggere Golia.

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PRIMA

DOPO

ALF sostiene che gli animali hanno diritti, e che questi diritti superino quelle della proprietà. Così, ALF non “ruba” gli animali dei laboratori in quanto essi non possono avere proprietari. Il vero furto avviene quando gli sfruttatori rubano la loro libertà e la loro vita, mentre ALF salva, ripristina, e libera.
ALF non commette un’ingiustizia; anzi elimina un’ingiustizia verso la vita. Per ALF, se la proprietà è usata per recare danno o porre fine alla vita, è legittimo distruggerla per proteggere quella vita. Questo non è vandalismo o teppismo perché ha un scopo alto e morale — è sabotaggio etico.

Per ALF, la vita ha più valore della proprietà, mentre la proprietà dal punto di vista capitalista è sacra e la vita è profana. Le industrie e i rispettabili uomini d’affari che sfruttano gli animali e la terra possono massacrare miliardi di animali e possono abbattere foreste tropicali, mentre coloro che sfidano il loro diritto vengono vilipesi come “terroristi”. Attraverso la nazione, sono state promulgate nuove leggi che permettono la registrazione video degli abusi nei laboratori e i crimini vergognosi commessi dagli allevatori, ma i legislatori trovano perfettamente accettabile la barbara crudeltà verso gli animali e difendono il diritto delle industrie a torturare ed assassinare la loro “proprietà vivente.”

Secondo la definizione ufficiale dell’FBI,” l’eco-terrorismo è un crimine commesso per salvare la natura.” Questa frase parla più di qualsiasi altro lungo discorso riguardo la società capitalistica e la sua mentalità di dominio: le azioni per salvare la natura sono classificate come azioni criminali mentre quelle che distruggono la natura sono santificate da Dio e dalla Bandiera.

Per il fatto che gli animali hanno diritti e che questi diritti sono superiori a quelli della proprietà, io ritengo che quelli di ALF non siano “terroristi” come demonizzato dalle industrie di sfruttamento degli animali, dallo stato e dai mass media, ma piuttosto degli anti-terroristi e che rappresentino la forma più recente di combattenti per la libertà.
Come il movimento di resistenza ai nazisti, distruggono le attrezzature per la tortura e l’omicidio; come la Ferrovia Sotterranea, liberano schiavi e li trasportano nella libertà. Come altri attuali movimenti di lotta per i diritti umani, cercano la pace e la giustizia.

Mentre gli abolizionisti bianchi raggiunsero rapporti di empatia e solidarietà tra razze diverse, così ALF lo raggiunge tra specie diverse. A causa di istituzioni trincerate nello sfruttamento e nello specismo, questa sarà la più difficile lotta di liberazione mai intrapresa. Ma è indiscutibilmente la più importante perché gli steccati trascendono gli interessi specifici di gruppo per coinvolgere tutte le specie ed il futuro della vita su questo pianeta.

Sulla violenza ed il terrorismo

È uno strano tipo di organizzazione terroristica quella che non ha ucciso nessuno” The Observer

Un uomo che dovesse chiamare tutte le cose con il loro giusto nome attraverserebbe difficilmente le strade senza essere abbattuto come un comune nemico” Giorgio Savile, Marchese di Halifax

Ma ALF non è un’organizzazione violenta? Non perpetuano infatti il “terrorismo”? I termini “violenza” e “terrorismo” non sono quasi mai definiti dai critici di ALF, e quando ne specificano in qualche modo il significato, le definizioni sono chiaramente errate e di comodo, tanto che la vera violenza ed il vero terrorismo – atti commessi e sostenuti dal complesso stato-corporazioni – sono tagliati fuori per mezzo di considerazioni e trucchi semantici.

Se violenza è infliggere intenzionalmente un danno fisico ad un’altra persona, allora come può uno “far male”, “abusare” o “ferire” una cosa non-senziente, che non sente il dolore o che non ha consapevolezza di alcun genere? Come si può essere “violenti” verso un furgone o un “terrorista” contro dei beni strumentali? Come si può far male o terrorizzare un laboratorio o un industria della pelliccia con la vernice spray o con bombe incendiarie?

Assolutamente impossibile – a meno che uno non ne sia proprietario o in qualche modo interessato. Le persone le cui case, macchine, o uffici sono danneggiate possono avvertire paura, ansia, e trauma. Gli affari, la ricerca, o le carriere possono essere rovinati, e possono subire danni psicologici, economici, professionali, e di altro tipo.

Ovviamente, ciò non è una buona cosa dal punto di vista di una vittima di ALF come un vivisettore, un allevatore o un industriale della pelliccia. Ma è giusto chiamare violenza un sabotaggio? Forse se si vuole comprendere nella definizione anche aspetti generali e psicologici, qualcosa come i “traumi mentali”, ma chiunque può tranquillamente obiettare che quel sabotaggio è una minima violenza comparata a quello che cerca di prevenire, o che non è semplicemente violenza, o che certa violenza, incluso attacchi fisici contro persone umane, è accettabile e legittima in una guerra contro i guerrafondai.

Perché sia accettabile una definizione di violenza, essa deve considerare il concetto di “persona” – qualsiasi essere senziente e qualsiasi “soggetto di una vita”. Siccome gli animali sono non solo senzienti, ma anche esseri psicologicamente e socialmente complessi, ne risulta che sono dei soggetti in modo significativo come lo sono gli esseri umani. Così, ogni danno ad un animale dovrebbe essere considerato danno ad una persona, e quindi violenza.

Come il termine “comunismo” negli anni cinquanta, “terrorismo” è la parola oggi più abusata nel vocabolario inglese. Nell’era del Patriot Act dove tutte le forme di dissenso sono denunciate come terrorismo, ed il terrorismo è definito come un tentativo di intimidire o influenzare il governo, il termine corre il rischio di perdere qualsiasi significato. Definito obiettivamente, il terrorismo comporta tre condizioni chiave, e cioé: (1) un atto intenzionale di violenza fisica, (2) diretto contro civili innocenti, non-combattenti, o “persone” (umane e non-umane) (3) per scopi ideologici, politici, o economici.

Tipicamente, tutti quelli che vilipendono i sabotatori come dei “violenti” giungono a legare il concetto a quello di “terroristi”, non riuscendo a comprendere che ci sono importanti differenze nell’usare la violenza in modi moralmente legittimi, che vanno dall’autodifesa ad una “guerra giusta”.

ALF non è un’organizzazione terrorista perché (1) non feriscono mai fisicamente le persone, e (2) non designano mai come bersaglio una persona qualunque ma solo quelli coinvolti direttamente nella guerra contro gli animali.

Diciamoci pure la verità, uno può usare la violenza in modi moralmente legittimi in condizioni che variano dall’autodifesa ad una” guerra giusta.” Uno potrebbe dire plausibilmente che ALF agisce in difesa dell’indifeso, che sono combattenti di una guerra giusta, e che gli sfruttatori di animali sono obiettivi militari e legittimi. I pacifisti ritengono che i metodi non violenti di resistenza possono risolvere tutti i principali conflitti sociali (gli animali non possono) e che una vita umana ha un valore assoluto (quella degli animali no). Filosoficamente parlando, uno deve chiedersi che genere di valore assoluto è legato alla vita di un assassino vizioso come un membro dell’infame Club Safari che vince premi per “mettere nel carniere” specie in via d’estinzione in confronto alla vita degli elefanti rari, leoni, e gorilla uccisi da questo bastardo. Perché dovrebbe essere protetto il diritto ad uccidere e non il diritto ad un animale di vivere, e questo secondo il codice della nonviolenza?

Con superficialità, il complesso stato-corporazioni usa termini quali “violenza” e “terrorista” come una cortina fumogena, così da mascherare la vera violenza e il terrorismo, diretti dai loro quartieri generali, e legittimare la loro guerra contro il dissenso. Una volta che lo stato cattura il suo bersaglio nel reticolo semantico, possono tirare il grilletto della repressione politica.

Contro l’ipocrisia

Nel nostro tempo, i discorsi e gli scritti politici sono in gran parte la difesa dell’indifendibile.” Giorgio Orwell

La domanda non è se saremo estremisti, ma che genere di estremisti saremo. La nazione ed il mondo hanno un pressante bisogno di estremisti creativi” Dott. Martin Luther King Jr.

Crimini di proporzione enorme sono commessi contro gli animali, crimini che l’ordinamento giuridico ignora. ALF esiste perché il dialogo pacato non funziona per portare ad un cambiamento sociale; sono persone che diffidano del sistema, che arrecano danno quando la vita arreca danno, e che sentono l’urgenza della crisi e vogliono rapidamente agire.

Saresti contento di scrivere lettere ai parlamentari o ai giornali se un membro della tua famiglia fosse chiuso a chiave e torturato in un laboratorio? Non irromperesti per liberarlo se tu potessi e non distruggeresti la proprietà così da impedire che altri subiscano la stessa sorte? Non libereresti il cane del tuo vicino di casa se fosse maltrattato e la polizia locale fosse indifferente? Non cercheresti e distruggeresti le trappole messe da un sadico che uccide gatti per piacere? Ti opporresti alla distruzione di miglia e miglia di reti che uccidevano tutto nel mare compreso i delfini?

Vuoi attribuire delle colpe agli ebrei della resistenza che colpivano i nazisti e distruggevano i forni come potevano? Se si sostiene quel genere di lotta e quella distruzione della proprietà, perché non sostenere ALF? Il motivo è che quelli erano gli anni quaranta mentre adesso siamo nell’oggi? E’ perché quella era la Germania e noi siamo gli Stati Uniti? O è perché quegli atti erano messi in atto in difesa delle persone umane mentre ALF difende persone non-umane? È perché ti consideri uno specista che privilegia gli interessi umani su quelli non-umani senza alcun motivo logico per far questo? È veramente con la tattica che non sei d’accordo o con la specie che viene difesa?

Così come i carnivori pagano i lavoratori dei macelli per fare per loro il lavoro sporco, gli attivisti per i diritti animali hanno ALF che fa per loro il lavoro pericoloso. ALF dovrebbe essere rispettata e apprezzata per i soldati coraggiosi che la costituiscono.

Mutamenti sociali significativi non possono essere il risultato di una o più tattiche da sole, bensì di tutte le strategie e tattiche possibili. Il movimento per i diritti degli animali ha bisogno di persone che scrivano lettere, che lavorino con “rappresentanti” locali e statali, che educhino gli studenti, che propagandino l’alimentazione vegan, che dimostrino, protestino e così via. E ha bisogno anche di una sottostante azione diretta.

Se vuoi bene agli animali, se rispetti i valori della pace, della libertà e della giustizia, se hai a cuore il progresso morale umano, se apprezzi la logica, allora dovresti sostenere ALF.

Professor Steven Best
Fonte: http://www.drstevebest.org/
Link: http://www.animalliberationfront.com/ALFront/Best–Support%20ALF.htm

Traduzione per www.comedonchisciotte.org

(*)Steven Best, Associate Professor and Chair of Philosophy, earned his B.A. in philosophy at the University of Illinois, Champaign-Urbana, his M.A. at the University of Chicago, and his Ph.D. at the University of Texas, Austin. He teaches modern humanities, critical thinking, ethics, social philosophy, nineteenth and twentieth century philosophy, animal rights, environmental theory, postmodern theory, and philosophy of science and technology. He has published books and dozens of articles and reviews in the areas of philosophy, cultural criticism, mass media, social theory, postmodern theory, and animal rights. He serves on the editorial board of numerous journals such as Democracy and Nature, Organization and Environment, and the Journal of Organizational Change Management. He is a featured writer for Impact Press. He is a founding member of the Center on Animal Liberation Affairs. He is also very active with community groups. He is President of Stop Animal Neglect and Exploitation (SANE), Vice President of the Vegetarian Society of El Paso, and has his own radio show, Animal Concerns of Texas (ACT).

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