DI BRUNO
goofynomics.blogspot.it
A proposito di Grecia (e dell’ipotetico piano B), ho provato a guardare oltre il default greco, immaginandomi un paio di scenari opposti. Il primo (A), più ottimista, vede il paese verso un ritorno ordinato alla dracma, magari supportato da nuovi partner economici come Cina e Russia, non troppo ostacolato dalla UE e/o dalla NATO, mentre concorda con i creditori (BCE, FMI e UEM) una realistica ristrutturazione del suo debito, avviato verso la ripresa economica, tenendo grosso modo fede al programma politico di Syriza.
Il secondo (B), più pessimista, contempla la fine della liquidità nel paese, la chiusura delle banche, l’insorgere di disordini spontanei e fomentati da fuori, la maggioranza politica che si spacca e Tsipras costretto a dimettersi, elezioni anticipate, rischio altissimo dell’affermazione di Alba Dorata, intervento in extremis dell’esercito, utile anche per far ingoiare al popolo greco i diktat della troika, oltre che pentire amaramente di aver votato Syriza.
Per quale scenario tifereste se foste la BCE, il FMI, la UEM o la NATO? Quale esempio migliore da offrire ai popoli stanchi di austerità recessiva e sempre più recalcitranti alle regole ?
Ribellarsi è peggio, perché THERE IS NO ALTERNATIVE.
Bruno
1.05.2015
commento all’articolo: Non sono un politico (il mio primo maggio)