DI DIEGO FUSARO
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Il megadirettore permette a Fantozzi l’ingresso nell’agognato paradiso dei lavoratori rivolgendogli le seguenti emblematiche parole: “Mi raccomando: sia sempre rispettoso e fedele”. In queste scene è narrata, con un registro a cavaliere tra il tragico e il comico, la disgregazione storica del proletariato come classe in sé e per sé e il suo transito dal sogno di una cosa marxiano al sogno delle cose mercatistico.
L’economicizzazione del conflitto segna, ancora una volta, la necessaria premessa per la riconversione del Servo in docile cultore delle sue stesse catene, in soggetto addomesticato che sogna l’ingresso nell’acquario degli impiegati e non più il rovesciamento dell’ordine ingiusto della società classista. E’ il nostro presente. Grazie Paolo Villaggio per avercelo descritto magnificamente.
Diego Fusaro
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3.07.2017