FONTE: DEDEFENSA.ORG
Le ricerche su Google di una parola, o di un’espressione, strettamente connessa a una situazione di emergenza, possono avere valore di ordine “scientifico”, o addirittura “oggettivo”, come per esempio i sondaggi? Ma noi sappiamo che un sondaggio non ha nulla di completamente “oggettivo”, né di “scientifico”, e che, tra l’altro, le stesse parole “oggettivo” e “scientifico” hanno un valore così altamente “soggettivo”, così ampiamente contestabile…. Alla luce degli eventi di questa grande crisi del Sistema, possiamo avanzare l’ipotesi che la soggettività e la contestabilità sono appurate. Se le cose stanno così, allora, naturalmente, una ricerca su Google vale come sondaggio, e indicazione se però…
Il fatto è che secondo il conteggio, negli Stati-Uniti, l’espressione “bank run”, “corsa agli sportelli” (o più precisamente, “corsa agli sportelli bancari”), è stata consultata su Google quasi come nei primi mesi del 2009, – ovvero, oggi più che nei mesi di settembre-ottobre del 2008, dopo il fallimento di Lehman Brothers e il crollo del sistema finanziario statunitense e poi mondiale, anche se in linea di principio la cosa riguarderebbe solo la situazione greca. Il fatto è che, sempre secondo lo stesso conteggio estrapolato, l’espressione non è mai stata tanto consultata nel mondo, che lo è stata anche di più che all’inizio del 2009, e nell’ordine, da paesi come Singapore, Hong Kong, gli Stati-Uniti e la Grecia. In effetti, la Grecia è solo al quarto posto, nonostante sia la situazione greca a scatenare il panico, e nonostante in Grecia il “bank run” sia in atto da più di una settimana.
È Infowars.com a diffondere queste stime, in data 25 maggio 2010. Il sito aggiunge anche alcuni commenti di vari esperti che, di fronte alla crisi greca, alla sua percezione (ri)diventata di una crisi europea e mondiale, di fronte alle possibilità e alle speculazioni sull’eventuale fuoriuscita della Grecia dalla zona euro che aggravano questa percezione mediante la pressione psicologica esercitata, vanno nella direzione catastrofista suggeritaci dai risultati delle ricerche su Google. Andiamo quindi a valutare la capacità delle banche di adempiere i loro obblighi nei confronti dei risparmiatori.
«Anche i principali analisti finanziari, come Jim Cramer del CNBC (Consumer News and Business Channel), preannunciano “anarchia finanziaria” e bank run in altri paesi europei come la Spagna e l’Italia nelle settimane a venire.»
«Se la Grecia torna alla Dracma, i leader europei faranno fatica a convincere gli investitori che gli altri paesi dell’eurozona non ne seguiranno l’esempio. “Più i responsabili politici continuano a discutere apertamente di un’uscita, più la maggior parte delle persone in Spagna, Irlanda, e Portogallo ritireranno i soldi dalle loro banche”, ha detto a Bloomberg Andrew Stimpson, analista della Keef, Bruyette & Woods,. »
« Negli Stati-Uniti la paura dei bank run è tornata nel 2010, quando la terza maggiore banca d’America, Citibank, ha informato i propri clienti di una nuova politica che le riserva il diritto di bloccare i prelievi di contanti per un periodo di 7 giorni. “A partire dal 1° aprile 2010, ci riserviamo il diritto di richiedere un preavviso di (7) giorni prima di autorizzare un prelievo da tutti i conti correnti. Anche se al momento non esercitiamo questo diritto e non l’abbiamo esercitato nel passato, siamo tenuti per legge ad informare l’utente di questo cambiamento”. Ha dichiarato il comitato consultivo»
«La controversia alimenta nuovi dubbi sulla garanzia traballante della FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation) di poter assicurare i depositi in caso di un corsa agli sportelli, evidenziando il fatto che, grazie al sistema della moneta legale in cui il debito viene sfruttato più volte, le banche sono ben lontane dall’avere le riserve per far fronte a uno scenario simile. Gli esperti finanziari hanno previsto che il fallimento di 300-500 banche statunitensi assorbirebbe interamente il fondo di assicurazione della FDIC. Per questo motivo vi è una vera e propria paura che la FDIC sia totalmente incapace di contenere un corsa alle banche.»
Pronostici, previsioni ? Inutili, come sempre… Siamo, almeno dal 2008, sommersi da un oceano di previsioni che non si sono verificate, e ancor meno al sicuro in un altro oceano di catastrofi che non sono state annunciate. Così va avanti la grande crisi, più a modo suo che in base alla nostra razionale attività di previsione. C’è, però, un fattore molto potente che non smette d’imporsi e di rafforzarsi, di cui segnaliamo l’insorgenza sotto forma di una constatazione generale originata dalla riflessione ( il 22 maggio 2012 ), che è la percezione sempre più diffusa delle dimensioni fondamentali della crisi. Si tratta della percezione che la riflessione a questo proposito «comincia a raggiungere i limiti del Sistema stesso, quindi il Sistema stesso, quindi la nostra civiltà, o “contro-civiltà” come noi la designiamo…». Quanto alla sequenza attuale che ha seguito le prime elezioni del 6 maggio, gli esperti e i dirigenti politici del Sistema avevano inizialmente sposato la tendenza rassicurante di considerare la crisi greca come un fatto trascurabile, per lo più con un atteggiamento di condiscendenza e disprezzo per questo paese; il 15 maggio tale sentimento si è rovesciato dinnanzi all’evidenza dell’ampiezza della cosa (vedi il 16 maggio 2012 ), e la crisi greca è diventata una torcia incandescente che infiamma le psiche da ogni parte del mondo, che agisce come un boato che annuncia l’apocalisse.
…un boato d’apocalisse in più, naturalmente, come non ne sono mancati durante gli ultimi quattro anni. Ma tutto questo, questo accumulo davanti all’impotenza dei dirigenti del Sistema, modifica profondamente le psiche, le rende sensibili ai vari segni come ai boati annunciatori, e di continuo in questo mondo apocalittico, al punto che le psiche stesse diventano annunciatrici dell’apocalisse. Il punto è questo: non c’è affatto bisogno di un vero “bank run” generalizzato (tranne in Grecia, dove la cosa tuttavia non genera panico, ma partecipa alla costruzione e all’affermazione della nuova espansione della crisi), bisogna soltanto registrare le mille consultazioni dell’espressione su Google. Ed eccoci avvertiti che le psiche hanno già deciso, attraverso i misteri della loro percezione, che la Grecia prenderà il suo posto nella corsa della grande crisi verso il suo compimento. Il segnale interessante, a questo proposito, è che gli eventi greci si sono ripercossi, secondo il ciclo di conteggio su Google qui menzionato, in primo luogo nello stato del Michigan (stato in cui la consultazione dell’espressione “bank run” è proporzionalmente maggiore), e in particolare nella città di Rockford, dove la consultazione batte ogni record. – Rockford, città in cui la situazione finanziaria è talmente disastrosa che l’illuminazione pubblica è interrotta dalle ore 22 per economizzare l’elettricità, come in tempi di guerra…
Così gli echi della battaglia della Grecia contro l’euro hanno raggiunto Rockford e il suo coprifuoco economico, e questo è il segno dell’interazione globalizzata della crisi, ovvero un altro modo di esprimere che tutte le psiche sanno ormai, senza una necessaria coscienza della cosa, e ancor prima di aver coscienza della cosa, che è l’intero Sistema ad essere chiamato in causa.
Fonte: www.dedefensa.org
Link: http://www.dedefensa.org/article-panique-gr_ce_panique-google_la_crise_au_galop__26_05_2012.html
26.05.2012
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FRANCESCA B.