Sono ore concitate in Pakistan, dove il Presidente Arif Alvi, su consiglio del Primo Ministro Khan, è stato costretto a sciogliere l’Assemblea Nazionale, convocata per esprimersi sulla mozione di sfiducia presentata da uno dei leader dell’opposizione Shahbaz Sharif.
Dopo mesi di resistenza del governo Khan, adesso l’opposizione sembra compatta, con Sharif che per la prima volta ha dichiarato nei giorni scorsi di essere in grado di rovesciare il governo, avendo il sostegno di 175 parlamentari su 172 necessari.
La necessità per il Capo dello Stato di sciogliere l’Assemblea questa mattina è scaturita dal rifiuto del vicepresidente di discutere e votare la mozione di sfiducia durante la plenaria, dopo l’iniziale dibattito, definendola incostituzionale. A tal rifiuto Arif Alvi è stato costretto a sciogliere conseguenzialmente anche i due rami del Parlamento.
La Corte Suprema adesso ha annunciato che un tribunale speciale verrà formato per esaminare lo scioglimento dell’Assemblea da parte del presidente del Pakistan, con la previsione inoltre che nuove elezioni dovranno essere svolte entro tre mesi. Durante questi tre mesi, un governo provvisorio svolgerà i compiti di ordinaria amministrazione ed avvierà il processo per le elezioni, ha confermato Khan
Alcuni ministri del governo Khan, durante le discussioni prima dello scioglimento dell’Assemblea Nazionale, hanno affermato che dietro l’azione di rovesciamento del governo c’è la volontà di un Paese straniero.
Massimo A. Cascone, 03.04.2022