DI PAOLO BARNARD
hawiyya.org
Mi sbilancio in una previsione a lungo termine sulla Palestina. E’ in atto la Nicaraguizzazione dei palestinesi, i segnali sono chiari e i parallelismi fra i due popoli sono evidenti. E’ un processo che funziona così:
Un popolo viene oppresso e massacrato da una potenza esterna soverchiante per decenni (USA/Somoza in Nicaragua – Israele in Palestina) fino all’insorgere spontaneo di resistenze armate al suo interno (Sandinisti – Olp/Hamas).
L’oppressione del regime si fa quindi ancor più severa, con la classica scusa di combattere i ‘terroristi’ destabilizzatori. Scoppia la guerra civile (di fatto), e le sofferenze della popolazione aumentano ancora. La potenza esterna soverchiante inizia a finanziare una contro-resistenza interna (Contras in Nicaragua appoggiati dagli USA – Hamas prima e i mukhtar corrotti di Fatah poi appoggiati da Israele).
Gli orrori patiti dai civili aumentano ancora e arrivano a livelli inimmaginabili, cosa che, nota bene, è precisamente voluta per i fini evidenti fra poco. Può capitare che i resistenti riescano anche ad affermarsi (Ortega in Nicaragua – Haniyeh a Gaza), ma questo non altera il quadro dell’oppressione generale e delle sofferenze inflitte ai civili, cui si aggiungono le sanzioni economiche (quelle USA contro il Nicaragua – quelle USA/UE contro Hamas). Al punto di massima esasperazione, la comunità internazionale (gli USA di Bush senior e il Costa Rica in Nicaragua – gli Usa di Bush jr e il Quartetto in Palestina) interviene e finge di volere la pace e il ritorno della giustizia.
Ai civili stremati oltre ogni possibile immaginazione, viene svantolata sotto il naso la prospettiva della fine dell’orrore e di un nuovo benessere economico, sotto forma della scelta di un leader moderato che ha alle spalle il peso della potenza esterna di cui sopra (Violeta Chamorro in Nicaragua – Abbas in Palestina).
Qui inizia la mia previsione: come accadde in Nicaragua, dove la gente traumatizzata dalla violenza e terrorizzata al solo pensiero di riviverla votò per la Chammorro nelle elezioni del 1990, così accadrà in Palestina, dove Abbas arriverà a una pace fantoccio e Hamas subirà una cocente perdita di consensi (sia di pubblica opinione che, se ci saranno le elezioni, elettorale). Ed ecco che il trucco è riuscito. In sintesi: li torturi talmente tanto che alla fine abbracciano il torturatore purché cessi di scarnificarli.
Questa verrà chiamata democrazia (eleggere non per consenso ma per raggiunti limiti di sofferenza) e giustizia (nessun riconoscimento dei crimini che causarono tale sofferenza).
Un capolavoro studiato a tavolino e sperimentato appunto in Nicaragua prima di essere esportato in Palestina.
Paolo Barnard
Fonte: www.hawiyya.org
Link: http://www.hawiyya.org/wordpress/2007/12/06/pace-per-raggiunti-limiti-di-sofferenza-paolo-barnard/
6.12.07